Questo post doveva essere l'ultimo del 2014, come una sorta di pseudo-proposta trucco per l'ultimo dell'anno. Le foto erano pronte quando...niente, ho pensato fosse piuttosto il caso di scriverlo ora, in un periodo (prevedibile! Vi saluto con accanto la sessione invernale) dall''assenza quasi totale di tempo libero. In fin dei conti il makeup si può adattare ad una qualunque occasione, no? Facciamo di sì.
Maria Galland è un marchio ancora abbastanza di nicchia, non distribuito nelle grandi catene ma solo in qualche profumeria meno "inflazionata" e svariate SPA (qui i punti vendita). Questo nonostante non si tratti di un qualcosa di nuovo, bensì di un marchio nato negli anni '60 dalla mente della signora Galland che punta soprattutto alla skincare e ad una filosofia di "skincare personalizzata". L'entrata in gamma del makeup, a quanto ho capito, è una cosa molto più recente.
Era un marchio che conoscevo appunto solo per i prodotti per la cura del viso e non avevo nemmeno idea che producessero anche makeup. Tuttavia, non avevo mai provato qualcosa non sapevo bene cosa aspettarmi. La selezione cromatica resta sul classico e oserei buttare nel mucchio anche la parola "chic". Nel senso che tra il makeup della "guru" americana media su Instagram ed il makeup in stile Lisa Eldridge, mi fa pensare decisamente più a quest'ultimo.
Maria Galland Ombre Unique (eyeshadows)
Vengono descritti come "ombretti dalla texture setosa e leggera ma allo stesso tempo coprente, che donano agli occhi straordinari effetti metallici". E più o meno è così.
Il primo a sinistra è Eclat Doré che, piuttosto che un dorato, descriverei come un color champagne infuso di micro glitter bianco-argentei.
Il secondo è invece Taupe Argent , un ombretto dalla base taupe ma con un riflesso argenteo, adatto anche a chi (come me) non si vede poi così splendidamente con gli ombretti argento puro. La sua base taupe gli permette di essere scaldato e abbinato anche ad ombretti sui toni del marrone o, viceversa, il marcato riflesso argenteo può fare il pari con ombretti più freddi. Lo vedo insomma versatile sul fronte "abbinamento cromatico". Anche lui contiene dei micro glitter sull'argento ma sono microscopici e perfettamente amalgamati alla polvere, molto più di quelli in Eclat Doré.
La texture è sottile, leggera, non sabbiosa e la pigmentazione è buona anche se può essere costruita fino all'intensità desiderata: per ottenere un effetto pienamente metallico, come nel makeup che ho realizzato, consiglio di applicarli con la loro spugnetta. Io sono un'iscritta al club "aboliamo gli applicatori in spugna", eppure mi sono ritrovata ad usare questi qui con soddisfazione. La forma è stretta e allungata e permettono una stesura senza problemi anche nell'angolo interno.
Prezzo consigliato: 21€ per 2g.
Eclat Doré è quello che meno preferisco tra i due, ma più per un fattore di gusto personale.
Non lo vedo troppo bene a tutta palpebra, meglio nell'angolo interno o - come da suggerimento di Beatrice di Strawberry Makeup Bag, che proverò - al centro della palpebra sopra altri ombretti per aggiungere dimensione e luminosità.
Non ho riscontrato grandi problemi di fallout, ma non è un ombretto che onestamente applicherei con un pennello, a tutta palpebra, prima di realizzare la base viso. Secondo me il rischio 'caduta glitter' in quelle condizioni un po' sussiste (la spugnetta invece aggrappa meglio il prodotto).
Taupe Argent come preannunciato è il mio preferito tra i due per tutti i motivi sopra elencati. Aww.
Un altro suo plus è la durata: è rimasto intenso come nella foto d'apertura per ore e ore. Non s'è spento (cosa che invece mi aspettavo) e non si è infilato nelle pieghe della palpebra.
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Taupe Argent 94, Eclat Doré 93 |
Non sono ciò che ritengo "ombretti da giorno" per via del finish che li rende, dal mio punto di vista, un po' troppo importanti per una giornata di studio-lavoro-commissioni. Ma per un'uscita o una qualunque serata, le cose cambiano.
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Taupe Argent 94, Eclat Doré 93 |
Maria Galland eyeshadow primer
Il primer occhi è un nuovo arrivo nella linea e in merito al quale, lo ammetto, non posso dare un'impressione approfondita quanto vorrei.
La confezione è un comodo tubetto che permette di regolare facilmente la quantità in uscita e, a differenza di moltissimi altri primer, ha una spugnetta all'estremità che presenta dei pro e dei contro:
il pro teorico sarebbe quello di poter stendere il primer senza sporcarsi le dita.
Il contro pratico è che io comunque preferisco sfumarlo con le dita, quindi perdo l'utilità dell'applicatore; ma è una mia preferenza.
Un altro pro è che la spugnetta si stacca senza fatica (basta tirare) per poter essere lavata.
Il contro è che la sua presenza tende a far depositare un po' di prodotto a livello della fessura e va quindi tenuta d'occhio.
La consistenza non è quella di un primer siliconico pesante ed ha una base leggermente gialla che corregge sottilmente le discromie minori ma che sul mio occhio (con parecchie discromie) risulta praticamente trasparente. Appena steso, il primer ha una consistenza un po' appiccicosa ma dopo pochi secondi si asciuga e diventa liscio al tatto.
Quando si tratta di primer il mio termine di paragone è il Shadow Insurance di Too Faced, che regge anche in agosto con 40°C sulla mia palpebra oleosa su cui non resiste nemmeno il paint pot Soft Ochre di Mac. Non ho potuto provare a fondo questo primer Maria Galland, ma finora lo ritengo un primer nella media che non eguaglia il mio preferito.
Regge e non mi fa crollare gli ombretti anche dopo 7-8 ore, però con la base Too Faced mi sembrano leggermente più brillanti. Però, anche fossero uguali, nel mio cuore cosmetico il prezzo farebbe comunque vincere la Too Faced.
Prezzo consigliato: 24,50€ per 8ml.
Maria Galland Le Rouge Infini | Lipstick 129 Rouge Pour
Questo per me è il pezzo forte della collezione. Sì, Taupe Argent è bellissimo, però il richiamo di un rossetto rosso matte vince. Se in più si aggiunge la qualità della formulazione, vince ad occhi chiusi.
Rouge Pour è un rosso dalle note un po' rétro, con una sfumatura che definirei neutra, anche se a tratti al mio occhio sembra virare verso una componente un po' più calda.
Il finish viene descritto come "matt satinato" ed è proprio così: è matte e opaco ma al contempo non è piatto e ha dimensione. Non c'è da aspettarsi quindi l'effetto matte di una matita o di un Retro Matte di Mac ma, come spero si noti nello swatch più sotto, la bellezza di questo finish dà comunque del filo da torcere a Ruby Woo (di Mac appunto).
La texture a me sta piacendo davvero molto e oserei addirittura dire che è tra le formule matte che più preferisco in assoluto (al primo posto c'è un marchio from the UK di cui vorrei parlare a breve, stay tuned!). I Retromatte di Mac li trovo stupendi, ma non sono i matte più semplici da gestire per tutti né per tutte le temperature dell'anno - quando l'aria scende a 0 gradi le mie labbra implorano pietà e tregua dal 90% dei rossetti matte. Questo qui invece ha una formula che mi permette di indossare l'effetto opaco indipendentemente dal clima e dalla condizione delle labbra perché è confortevole e non secca, anzi. Non mi azzardo a definite idratante un rossetto matte, ma la cera candelilla, la lecitina e la vitamina E al suo interno aiutano nell'intento e a creare un comfort eccellente (ciao, sayonara, adieu alle labbra di cartapesta).
Il colore va costruito con 3-4 passate; non perché lo stick sia secco o faccia resistenza perché anzi è cremoso, ma è a causa della modulabilità del colore e della texture sottile, che non risulta pastosa nemmeno quando stratificata. Si arriva comunque ad un risultato intenso, come si vede nelle foto.
La durata non è di mezza giornata, ma è comunque buona, di qualche ora e dopo un pasto leggero o delle tazze di the posso ancora non riapplicarlo.
Prezzo consigliato: 28€ per 3,3g.
Non possiedo un rosso identico ma ho pensato di confrontarlo con Ruby Woo e Garçonne per rendere meglio l'idea del punto di calore/freddezza che ha la sfumatura e per un paragone nel finish.
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Makeup Look
Makeup Look
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(Tiratela menooo. Torna la posa da pubblicità dei profumi poraccia!) |
Il makeup occhi che ho realizzato è semplicissimo ma ho voluto dare tutta la scena all'ombretto Taupe Argent*, steso su tutta la palpebra, con un po' di Narciso* (color biscotto) e Camelot di Nabla (marrone matte) nella piega, sfumato (male, ma sorvoliamo) leggermente anche sotto l'occhio.
Nell'angolo interno e nella prima porzione interna della palpebra ho steso Eclat Doré*.
Mi rendo conto che in foto Taupe Argent sembri finito tutto nelle pieghe e a chiazze ma vi assicuro che nonè assolutamente così: è un problema del rendere in foto quei colori metallici che "fanno tutto da soli" e creano chiaroscuri a seconda della posizione della palpebra e di come li colpisce la luce (quindi avendo io una palpebra geneticamente non distesa, va da sé che nel millimetro di piega più incavato del resto si crei un'ombra maggiore - questo però si nota solo in foto, dal vivo l'effetto degli ombretti metallici è molto più uniforme anche su di me, olé).
Non volevo una riga troppo importante di eyeliner che distraesse dalla luminosità dell'ombretto e ho quindi optato per un tratto sottile e leggero che mi portasse solo maggior definizione e mi fosse d'aiuto a camuffare l'attaccatura delle ciglia finte (le Natural di Kiko).
Sulle labbra Le Rouge Infini 129*, sempre Maria Galland.
Et voilà, c'est fini!
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Credo che le mie preferenze si siano colte ancor prima di tirare le somme. Taupe Argent è un ombretto valido, longevo ed d'effetto ma che si mantiene entro un range di "raffinatezza" e non va a strafare. Però se la domanda fosse: "il costo non è basso, in cosa mi conviene spendere tra i prodotti presenti?" la mia risposta ricadrebbe sicuramente su "il rossetto". Se vi piace il finish matte ma fate fatica a sopportare formule più dure come i Retro Matte di Mac, questo rossetto può essere una valida alternativa. Thumbs up!I prodotti citati sono dei PR sample inviatimi a scopo valutativo. Non sono stata obbligata a scrivere questo post, non ricevo alcun compenso per averlo scritto e quanto espresso è la mia onesta opinione, al solito.