Nuovo appuntamento coi preferiti del mese e stavolta, strano ma vero, siamo in orario anziché in ritardo a metà mese come al solito (quindi non temete, nonostante sia marzo, probabilmente nevicherà).
Armani Luminous Silk foundation nº2
Ormai ho questo fondotinta da un anno o poco meno e, nonostante ne avessi sentito parlare molto bene, all'inizio non lo capivo: un bell'effetto, certo, ma non c'era feeling tra noi. La scintilla con Armani Luminous Silk (46€) s'è accesa solo dopo parecchio tempo ed ora mi ritrovo a tanto così dall'inserirlo tra i migliori fondotinta luminosi e dalla coprenza leggera che abbia mai provato. L'effetto è radioso ma nella giusta quantità (non lucido!), la coprenza è medio-bassa ma efficace e l'effetto è estremamente naturale: perfeziona la pelle in modo credibile e anche da vicino sembra quasi di non indossare fondotinta.
The icing on the cake: è tra le basi più adatte alla mia pelle (secca) in inverno ed evita di enfatizzare le zone più aride ancor meglio del Bourjois Healthy Mix Serum.
Lo sto amando molto soprattutto per le uscite quotidiane, dove mi piace essere presentabile per il mondo esterno ma al contempo voglio che il mio non sembri un restauro troppo studiato. Insomma la sto facendo lunga e poetica per dire che: quando passi ore seduta con persone a 50cm, un fondotinta dall'effetto naturale per me vince sempre.
L'unica pecca, prezzo a parte, è il colore, che è adatto ma potrebbe essere ancor più perfetto, ovvero un po' meno neutro e più giallo secondo i miei gusti: suppongo che il n°3 sarebbe meglio ma purtroppo non sembra essere commercializzato in Italia (Giorgio, tu quoque, nonostante siamo nella tua terra natia!).
L'unica pecca, prezzo a parte, è il colore, che è adatto ma potrebbe essere ancor più perfetto, ovvero un po' meno neutro e più giallo secondo i miei gusti: suppongo che il n°3 sarebbe meglio ma purtroppo non sembra essere commercializzato in Italia (Giorgio, tu quoque, nonostante siamo nella tua terra natia!).
nota a margine: la boccetta nella foto è più piccola (18ml) rispetto a quella regolare (30ml) perché si tratta di un tester (ah!)(ma non l'ho rubato dall'espositore).
Omorovicza thermal cleansing balm
Questo balsamo detergente è la trasposizione cosmetica di quei capi costosi che provi tanto per fare, solo per sfizio, con la consapevolezza che resteranno in negozio ma lo fai comunque perché "Così vedo che non sono nulla di che". Ti illudi. Perché poi, neanche a dirlo, scopri di volerli più di prima (l'ultima volta mi è successo in un outlet con un paio di stivaletti Givenchy. Mannaggia Riccardo Tisci ai tuoi 300€ prezzo outlet). Ma sto divagando. Dicevo, vorrei che questo Thermal Cleansing balm Omorovicza (60€) non mi piacesse, visto il costo non indifferente (quella in foto è solo una mini taglia però), ma la verità è che lo sto apprezzando davvero molto, soprattutto le sere in cui la pelle è più arida del solito. Contiene infatti olio di jojoba e olio di mandorle ma anche una percentuale di fango (termale ungherese, e vabbè) per detergere. Quindi mi aiuta a sciogliere eventuali ultimi residui di trucco, scampati al balsamo The Body Shop che uso come primo step, ma nello stesso tempo deterge e nutre un po'.
La sensazione che mi lascia è di pelle pulita ma al contempo morbida, nutrita, elastica. Spero di cambiare idea quando arriverò alla fine della confezione di prova perché è vero che ne basta una quantità infinitesimale e che la full size da 50ml probabilmente mi durerebbe un anno intero, ma è comunque una spesa non indifferente e, per ammortizzarla, dovrei essere certa di non acquistare nessun altro detergente viso per i 365 giorni seguenti.
Hourglass Ambient Lighting powder in Diffused Light
Una cipria che non ha più bisogno di presentazioni. Forse nemmeno di review, ma non ho ancora abbandonato l'idea di scriverne una (questo lo dico da mesi però...).
Più passa il tempo, più l'apprezzo e sicuramente mi piace tre volte di più ora rispetto agli inizi.
Illumina nel modo giusto, senza essere invadente né artificiale e senza contenere shimmer ovvi e molesti (sto guardando te, cipria di Guerlain...). È come l'effetto di una di quelle maschere viso ravvivanti, ma che si può applicare in qualunque momento e sopra al fondotinta. In più, aiuta a migliorare otticamente la texture della pelle e la fa sembrare più levigata, perfezionata, ma sempre all'interno di un effetto naturale e decisamente credibile. Tanti cuori per l'Hourglass Ambient Lighting (50€).
Più passa il tempo, più l'apprezzo e sicuramente mi piace tre volte di più ora rispetto agli inizi.
Illumina nel modo giusto, senza essere invadente né artificiale e senza contenere shimmer ovvi e molesti (sto guardando te, cipria di Guerlain...). È come l'effetto di una di quelle maschere viso ravvivanti, ma che si può applicare in qualunque momento e sopra al fondotinta. In più, aiuta a migliorare otticamente la texture della pelle e la fa sembrare più levigata, perfezionata, ma sempre all'interno di un effetto naturale e decisamente credibile. Tanti cuori per l'Hourglass Ambient Lighting (50€).
Mulac Bambi blush
Ultimamente la mia routine non mi lascia molto tempo per pensare e realizzare il makeup e quindi mi sto dirigendo su prodotti dall'effetto naturale (come sopra) e da colori facili che possano essere sfruttati per le occasioni più disparate, senza pensare ad abbinamenti, applicazioni e crucci vari.
Per variare dal mio amato blush Pink Cult di Mac, ho voluto buttarmi su un acquisto Mulac: dalle anteprime Bambi (12,90€) sembrava quel colore di blush che per me producono sempre troppo poco spesso e in pochi marchi, che cercavo da un po' e che, utilizzando enormi tecnicismi, definirei easy. Quei blush che puoi mettere (quasi) senza specchio, col primo pennello che capita in mano, anche di corsa sulle scale di casa mentre si sta uscendo e che sta bene con tutto, in qualunque occasione. E che piuttosto di "bel blush, qual è?" ricrea l'effetto naturale da "bel colorito stamattina".
Se Pink Cult corrisponde ad ogni punto di questa descrizione virando al rosa, Mulac corrisponde ad ogni punto virando al caldo e praticamente non ho usato altro blush da quando mi è arrivato.
Anche la texture non è affatto male: è modulabile, sottile, non la definirei nemmeno polverosa e si sfuma senza grandi problemi. Non è il più longevo, non arriva intatto dopo 10h e andrebbe ritoccato a metà giornata, ma glielo perdono per tutto ciò che è stato detto prima.
nota a margine: il colore più reale è quello della prima foto.
Per variare dal mio amato blush Pink Cult di Mac, ho voluto buttarmi su un acquisto Mulac: dalle anteprime Bambi (12,90€) sembrava quel colore di blush che per me producono sempre troppo poco spesso e in pochi marchi, che cercavo da un po' e che, utilizzando enormi tecnicismi, definirei easy. Quei blush che puoi mettere (quasi) senza specchio, col primo pennello che capita in mano, anche di corsa sulle scale di casa mentre si sta uscendo e che sta bene con tutto, in qualunque occasione. E che piuttosto di "bel blush, qual è?" ricrea l'effetto naturale da "bel colorito stamattina".
Se Pink Cult corrisponde ad ogni punto di questa descrizione virando al rosa, Mulac corrisponde ad ogni punto virando al caldo e praticamente non ho usato altro blush da quando mi è arrivato.
Anche la texture non è affatto male: è modulabile, sottile, non la definirei nemmeno polverosa e si sfuma senza grandi problemi. Non è il più longevo, non arriva intatto dopo 10h e andrebbe ritoccato a metà giornata, ma glielo perdono per tutto ciò che è stato detto prima.
nota a margine: il colore più reale è quello della prima foto.
Charlotte Tilbury matte revolution lipstick in Bond Girl
Finalmente posso inserirlo ufficialmente nei preferiti. L'avrei voluto citare già a dicembre...se fossi riuscita a scrivere un post di Monthly Favorites, s'intende.
Mac Mehr ha ora un rivale che gli tiene testa. Con questo non intendo dire che siano simili, non lo sono affatto, ma che c'è un nuovo rossetto facile, da ogni occasione e con una formula eccelsa con cui alternarlo. Bond Girl (27,60€) per molte persone potrebbe essere uno di quei colori my lips but better e probabilmente lo sarebbe anche per me, se le mie labbra non fossero color #FFFFFF in Photoshop. Quindi quello che fa su di me è ricreare un effetto di labbra colorate, naturali e definite.
Se fossimo negli anni '60 probabilmente ci starebbe bene lo slogan "è chic e non impegna".
Bond Girl non è marrone, non è rosa, non è rosso e Charlotte Tilbury lo descrive come un "chic natural berry". In realtà è un po' troppo caldo per essere ciò che considero berry ed è forse più simile al colore delle rose essiccate, ma tant'è. Sulla formula vorrei parlarne in un post dedicato visto che, senza mezze misure, la ritengo la formula matte migliore che ci sia attualmente in commercio. Oh, sicuramente non le ho provate tutte, ma tra le molte che ho provato, hands down, vince Charlotte.
Mac Mehr ha ora un rivale che gli tiene testa. Con questo non intendo dire che siano simili, non lo sono affatto, ma che c'è un nuovo rossetto facile, da ogni occasione e con una formula eccelsa con cui alternarlo. Bond Girl (27,60€) per molte persone potrebbe essere uno di quei colori my lips but better e probabilmente lo sarebbe anche per me, se le mie labbra non fossero color #FFFFFF in Photoshop. Quindi quello che fa su di me è ricreare un effetto di labbra colorate, naturali e definite.
Se fossimo negli anni '60 probabilmente ci starebbe bene lo slogan "è chic e non impegna".
Bond Girl non è marrone, non è rosa, non è rosso e Charlotte Tilbury lo descrive come un "chic natural berry". In realtà è un po' troppo caldo per essere ciò che considero berry ed è forse più simile al colore delle rose essiccate, ma tant'è. Sulla formula vorrei parlarne in un post dedicato visto che, senza mezze misure, la ritengo la formula matte migliore che ci sia attualmente in commercio. Oh, sicuramente non le ho provate tutte, ma tra le molte che ho provato, hands down, vince Charlotte.
MAC Soar lip liner
Di nuovo lei, sempre lei, MAC Soar (15,20€).
Perfetta abbinata anche al rossetto di cui sopra.
Perfetta abbinata anche al rossetto di cui sopra.
L'Erbolario crema Accordo Viola
In realtà non uso praticamente mai la crema mani perché, per qualche strano motivo, ne ho raramente bisogno ed è altrettanto raro che io ne acquisti una.
Quindi, che ci fa un prodotto simile qua sopra.
È stato un regalo di Natale che sto utilizzando come crema corpo, centellinandola.
Ma il motivo della sua presenza non è tanto la sua qualità, quanto il profumo. E dico p r o f u m o.
Sono certa che moltissime storceranno il naso e spero siate già sedute e vi teniate ben salde prima di leggere la riga seguente, perché quello che mi ha subito ricordato questa crema Accordo Viola (10€) è il profumo delle perle di Guerlain.
Eh, lo so, una miriade di persone lo detesta ma - coming out - io sono tra quelle che lo adora e lo trova paradisiaco.
Quindi, che ci fa un prodotto simile qua sopra.
È stato un regalo di Natale che sto utilizzando come crema corpo, centellinandola.
Ma il motivo della sua presenza non è tanto la sua qualità, quanto il profumo. E dico p r o f u m o.
Sono certa che moltissime storceranno il naso e spero siate già sedute e vi teniate ben salde prima di leggere la riga seguente, perché quello che mi ha subito ricordato questa crema Accordo Viola (10€) è il profumo delle perle di Guerlain.
Eh, lo so, una miriade di persone lo detesta ma - coming out - io sono tra quelle che lo adora e lo trova paradisiaco.
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Questi erano i preferiti di febbraio e 3...2...1 alla domanda di rito:
ne condividiamo qualcuno? Ne avete provato qualcuno? Fate parte anche voi delle fan del profumo delle Meteorites di Guerlain o l'istinto che prevale è quello di chiuderle in un tupperware ermetico e riporlo in soffitta?