Se anche voi vi siete già informate su come recuperare quei marchi di makeup made in USA e non ancora venduti in Italia (o in Europa), saprete già che tra le prime domande c'è: "ma c'è rischio di dogana?".
Seguito da "quanto devo pagare?" e "ma li come compilo 'sti documenti per il controllo sanitario? Sono innocente, Vostro Onore" o " e ora come si sdogana?".
La
Nel post ripeterò mille volte il concetto di "makeup" e "America", ma la questione vale per qualunque pacco proveniente da Paesi extra-UE. Inoltre, il controllo sanitario non si applica solo ai cosmetici, ma anche ad alimenti, farmaci, integratori et similia.
Partendo dalla prima domanda, la risposta a "c'è rischio dogana nell'acquisto dal tale sito di cosmetici fuori Europa?" è sempre sempre sempre "SÌ". Alcuni siti fanno scalo in altri Paesi europei con dogane meno incredibili della nostra e da lì passano poi in Italia, quindi solitamente con quei siti (ciao, Lime Crime!) non arrivano brutte sorprese di lungaggini doganali, solitamente. Tuttavia, la certezza che al 100% non arriveranno tasse in più da pagare quando si acquista da Paesi extra UE non c'è mai.
Questa la conclusione a cui sono arrivata dopo ordini online esteri since 2006 (e se anche voi all'epoca lottavate sulle aste ebay per aggiudicarvi un oggetto di Tarina Tarantino, battete un colpo).
Da regolamento, in teoria, i pacchi al di sotto del valore di 22€ (spedizione inclusa) non dovrebbero essere soggetti a blocchi da parte della dogana ma questo è solo teorico. Nella pratica, in giro si trovano molte persone che giurano (è successo anche ad un'amica) di essersi trovate bloccate dei pacchi da 5-6$ di valore - nel cui caso conviene non accettare nemmeno la consegna, considerando che solo per il gentil passaggio in dogana la cifra base da pagare è attorno agli 11€/12€. A questa base vengono poi aggiunti altri Euro che corrispondono ad una percentuale del valore della merce (spedizione inclusa, anche qui).
La percentuale precisa purtroppo non ve la so dire ma servirebbe a poco: nonostante esistano regolamentazioni in materia e tabelle da seguire, c'è chi con un ordine di 50€ si ritrova a pagarne 30€, chi 20€, chi con un ordine di 70€ si ritrova a doverne pagare solo 15€. C'est la
Quindi, sfatato il mito che "se stai sotto ai 20€ non ti fermano nulla stai serena", che purtroppo non è così certo, è necessario anche sfatare un altro super mito: "se fai dichiarare Gift o un valore di 0$ il pacco non verrà fermato".
Errr, nein.
I moduli della dogana esplicitano molto chiaramente questo punto, specificando che: "per la dogana non esiste valore zero". Nemmeno se avete un cugino in USA che davvero vi sta inviando un regalo.
Loro a "gift" e "0$" non ci credono molto e, mia personalissima opinione, credo che un pacco medio-grande che recita 0$ dia ancor di più nell'occhio per la sua scarsa credibilità e invogli a sceglierlo per i controlli doganali a campione.
A parte questo, se ordinate da veri e propri negozi online americani, solitamente non sono disposti a dichiarare il falso: molti negozi tendono anzi a dichiarare all'esterno del pacco il tipo di contenuto (i cosmetici hanno più possibilità di essere fermati rispetto allo zerbino per la casa, considerando che sono prodotti da sottoporre ai controlli sanitari), il numero di prodotti, la descrizione ben precisa (come il nome ed il colore nel caso di un rossetto) e il costo di ognuno.
Adesso, immaginando che l'ordine americano sia partito e sia stato preso dalla dogana, la parola d'ordine per me diventa PAZIENZA. Ma proprio così, col caps lock attivato.
Potete contattare il numero verde delle Poste per avere delle informazioni più precise relative al vostro pacco, ma questo ahi noi non velocizzerà i tempi (c'ho provato, ma nulla).
Considerate che al telefono mi hanno detto che il mio pacco ha impiegato 9 (nove) giorni solo per passare da un magazzino all'altro e ci sono voluti 2 mesi per inviarmi a casa i moduli da compilare. La tempistica media per rivedere il proprio pacchetto è di circa 2 mesi, che nel mio caso sono arrivati ad essere anche 3.
Comunque, dicevamo dei moduli.
Il vostro pacco col makeup è stato fermato alla dogana e un bel giorno il postino si presenterà a casa vostra con una raccomandata da firmare. Gaudio e giubil-fermi tutti. Purtroppo non è il vostro agoniato pacchetto, ormai sparito verosimilmente da settimane o mesi, bensì una lettera dalla stessa dogana che conterrà tutti i moduli da compilare e rispedire, fondamentali per l'ispezione sanitaria e il conseguente sdoganamento.
Tutto questo è un qualcosa che la prima volta sembra mandare in crisi e intimorire più di qualcuno ma in realtà è veramente semplice e non è nulla di tragico. Semplice burocrazia da rispettare.
Per rivedere il vostro pacco avete solo bisogno di 6 cose:
➤ Fotocopia fronte-retro di un documento d'identità da inviare
➤ Fotocopia del codice fiscale da inviare
➤ Prova della ricevuta d'acquisto o della transazione online
➤ Compilare i moduli sottostanti
➤ Rimandare moduli compilati, fotocopie e ricevuta alla dogana entro 15 giorni
➤ Attendere
Clicca sui documenti per ingrandirli
Foglio n°1.
Ipotizziamo che una certa Maria Rossi abbia fatto il mio stesso ordine da Jeffree Star, con 3 rossetti liquidi, e che la dogana abbia fermato anche il suo pacco per l'ispezione sanitaria.
Ipotizziamo che una certa Maria Rossi abbia fatto il mio stesso ordine da Jeffree Star, con 3 rossetti liquidi, e che la dogana abbia fermato anche il suo pacco per l'ispezione sanitaria.
La compilazione del modulo è semplice davvero, basta seguire le indicazioni e tenere a mente che per valore della merce, come specificato, si intende non solo quello dei prodotti ma la cifra totale pagata: prodotto + spedizione + eventuale assicurazione (evviva!).
Ovviamente alla dogana non si fidano di una dichiarazione tanto per, quindi richiedono anche una prova: la copia della ricevuta o transazione di pagamento (anche se sulla bolla del pacco è già apertamente dichiarato ogni centesimo perché, appunto, vogliono le prove).
Se nell'email di conferma del vostro acquisto online non vi hanno inviato nessuna ricevuta in allegato, potete tranquillamente inviare alla dogana l'immagine della transazione Paypal o il recap dell'ordine solitamente presente nel vostro account del sito da cui avete ordinato.
In poche parole, alla dogana interessa solo una prova dove appaia il vostro nome e cognome, il negozio/persona da cui avete acquistato e i soldi pagati.
Io ho fatto uno screenshot (evviva il tasto Stamp sulla tastiera del pc e la funzione "incolla" in Paint) dello storico ordini nel mio profilo sul sito Jeffree Star Cosmetics e salvato come file immagine.
Ovviamente alla dogana non si fidano di una dichiarazione tanto per, quindi richiedono anche una prova: la copia della ricevuta o transazione di pagamento (anche se sulla bolla del pacco è già apertamente dichiarato ogni centesimo perché, appunto, vogliono le prove).
Se nell'email di conferma del vostro acquisto online non vi hanno inviato nessuna ricevuta in allegato, potete tranquillamente inviare alla dogana l'immagine della transazione Paypal o il recap dell'ordine solitamente presente nel vostro account del sito da cui avete ordinato.
In poche parole, alla dogana interessa solo una prova dove appaia il vostro nome e cognome, il negozio/persona da cui avete acquistato e i soldi pagati.
Io ho fatto uno screenshot (evviva il tasto Stamp sulla tastiera del pc e la funzione "incolla" in Paint) dello storico ordini nel mio profilo sul sito Jeffree Star Cosmetics e salvato come file immagine.
Foglio n°2.
Il codice del Magazzino di Riferimento arriva già segnato in penna, ma torna utile per la compilazione del foglio n°3.
Sotto la voce "documenti d'identità" io ho scritto C.I. in quanto ho utilizzato la carta d'identità. Se voi preferite usare il passaparto, ovviamente la compilazione cambia (forse questo è appena stato un momento di gloria per Capitan Ovvio, me lo sento).
Per il barcode n° basta fare riferimento al codice presente nel foglio n°1, sotto al codice a barre, appunto. Il magazzino n°è invece quel dato scritto in penna dai doganieri (Magazzino di riferimento) presente nel foglio n°2.
Et voilà!
Fatto.
Spedire i moduli per sdoganare
Ora è necessario inviare alla dogana fotocopie documenti + ricevuta + moduli compilati tramite due opzioni:
1. indirizzo email (fornito nel foglio n°1)
2. fax (fornito nel foglio n°1)
1. indirizzo email (fornito nel foglio n°1)
2. fax (fornito nel foglio n°1)
Dicono che inviandoli via email si velocizzi il tutto di qualche giorno ma per mia esperienza non è così. Se volete provare, basta scannerizzare i documenti e i moduli compilati, salvare il tutto come file immagini e aggiungerli in allegato alla mail per la dogana.
Sembra la soluzione più immediata ma.
Ma io ho provato 3 volte e per tutte e 3 le volte mi è tornato indietro un messaggio d'errore: casella piena, impossibile recapitare nuovi messaggi. Ho persino telefonato al numero delle Poste per avere delucidazioni e a quanto pare sì, mi hanno confermato che la possibilità di avere la casella troppo piena per poter ricevere altri documenti è reale.
Il problema è che avete 15 giorni di tempo per rispedire tutti questi documenti - presumo che passato questo lasso di tempo la dogana possa rispedire il pacco al mittente o al macero - e tutti e 3 i messaggi d'errore mi sono arrivati solo dopo 3 giorni dall'invio dell'email. Eravamo praticamente al decimo giorno e non riuscivo ancora a far arrivare questi moduli in dogana.
Per questo vi consiglio la vecchia via direttamente dal 1990 con furore: il fax.
Stampate le fotocopie dei documenti, della ricevuta, inviate il tutto assieme ai moduli compilati et voilà. Siete sicuri che saranno arrivati in un lampo agli uffici doganali, senza correre il rischio di non vedere eventuali messaggi email d'errore, che magari vi finiscono nella cartella spam.
Una volta spedito tutto quanto, il pacco mi è arrivato dopo circa 15 giorni.
Non è dato sapere prima a quanto ammonta la cifra da pagare; ve la comunicherà il vostro postino quando vi consegnerà l'agoniato pacco.
A titolo informativo, nel mio caso sono stati 23€. Non pochi considerando che l'ordine totale compreso di spedizione era di circa 57€ (praticamente ho pagato il 40% del valore!).
Assieme ai moduli da compilare, arrivano anche un paio di fogli con le regolamentazioni sull'importazione di alimenti, cosmetici e farmaci. La parte relativa ai cosmetici vuol dire praticamente che potremmo importare, ad esempio, solo 2 rossetti e 2 mascara. In teoria potrebbero farvi storie anche se ordinate 5 rossetti - che saranno chiaramente per uso personale e non commerciale, ma il regolamento parla chiaro. In linea di massima su questo punto tendono ad essere clementi, ma conosco ragazze che si sono viste spedire al macero degli ordini sostanziosi; quindi occhio ai cumulativi. Sembra la soluzione più immediata ma.
Ma io ho provato 3 volte e per tutte e 3 le volte mi è tornato indietro un messaggio d'errore: casella piena, impossibile recapitare nuovi messaggi. Ho persino telefonato al numero delle Poste per avere delucidazioni e a quanto pare sì, mi hanno confermato che la possibilità di avere la casella troppo piena per poter ricevere altri documenti è reale.
Il problema è che avete 15 giorni di tempo per rispedire tutti questi documenti - presumo che passato questo lasso di tempo la dogana possa rispedire il pacco al mittente o al macero - e tutti e 3 i messaggi d'errore mi sono arrivati solo dopo 3 giorni dall'invio dell'email. Eravamo praticamente al decimo giorno e non riuscivo ancora a far arrivare questi moduli in dogana.
Per questo vi consiglio la vecchia via direttamente dal 1990 con furore: il fax.
Stampate le fotocopie dei documenti, della ricevuta, inviate il tutto assieme ai moduli compilati et voilà. Siete sicuri che saranno arrivati in un lampo agli uffici doganali, senza correre il rischio di non vedere eventuali messaggi email d'errore, che magari vi finiscono nella cartella spam.
Una volta spedito tutto quanto, il pacco mi è arrivato dopo circa 15 giorni.
Non è dato sapere prima a quanto ammonta la cifra da pagare; ve la comunicherà il vostro postino quando vi consegnerà l'agoniato pacco.
A titolo informativo, nel mio caso sono stati 23€. Non pochi considerando che l'ordine totale compreso di spedizione era di circa 57€ (praticamente ho pagato il 40% del valore!).
Ah, per stilare una brevissima lista dei siti di makeup più soggetti ai blocchi doganali:
- Dose of Colors
- Melt
- Jeffree Star (ha momentaneamente sospeso le spedizioni verso l'Italia, presumo per problemi con la dogana, appunto, ma sembra che tornerà a spedire da noi nel futuro prossimo)
- Gerard Cosmetics
- Anastasia Beverly Hills (spedisce con corriere internazionale, quindi le spese doganali sono praticamente certe)
- House of Lashes
- Natasha Denona
Si conclude qui la puntata de "Le mirabolanti avventure con la dogana italica e altre storie".
Magari prima o poi sarà anche il caso che faccia un post con ciò che ho acquistato proprio da Jeffree Star, perché davvero ne vale la pena.