*PR Sample
Prendono i loro nomi da divinità e luoghi che sanno di antico Egitto. Sono composti di ingredienti 100% naturali. Sono vegani (pure quelli dai pigmenti rossi). E sono gli Ink Me, gli eyeliner liquidi di casa Neve Cosmetics.Dopo averli provati per un po', sono riuscita a giungere ad alcune conclusioni in merito e quindi avanti tutta verso le opinioni personali e gli swatch di tutte e 10 le tonalità!

Non so come la vediate voi, ma quando ho letto la comunicazione di questa uscita di Neve ho pensato che l'idea di eyeliner liquidi colorati, da parte di un marchio naturale, fosse degna di nota e la curiosità era crescente.
Quello tra me e l'eyeliner è infatti un rapporto d'amore che perdura da parecchi anni. L'eyeliner nero è infatti tra quei prodotti che cerco di applicare anche se sono di corsa e non ho tempo di realizzare un makeup completo (cioè spesso), perché basta quella definizione in più per farmi cambiare sguardo (ed evitare i commenti: "Ti senti bene?" - "Sono solo struccata")(In realtà quando esco senza trucco significa che sono effettivamente giù di corda o in un ritardo esagerato e chi mi conosce si trova davanti a queste due ipotesi, ma sto divagando come sempre).
All'inizio fu il kajal nero.
Poi l'eyeliner liquido.
Un'avventura con quello in gel.
Il passaggio alla versione in penna.
Il ritorno all'eyeliner liquido.
Circa gli eyeliner e la loro durata su di me."Sì sì sì va bene, ma taglia corto: come sono questi eyeliner?"
Le mie palpebre sono incazzose (cioè senza primer mi reggono ben pochi prodotti). Tuttavia, anche con l'utilizzo del primer o un ombretto cremoso a fare da base, ho riscontrato problemi con tutti gli eyeliner neri opachi provati finora. Accomunati dalla creazione di brutti aloni neri a livello delle occhiaie - ma che almeno non sono le occhiaie, coperte da correttore come calcetruzzo - nel giro di poche ore, sebbene il tratto e la coda finale dell'eyeliner mi arrivino solitamente intatti fino a sera (grandi misteri). Con alcuni eyeliner in gel ho anche il problema dello stampo della riga sulla palpebra un po' cadente. In linea generale, fatta eccezione per gli eyeliner in penna, con primer/base riesco a fare facilmente 8h con una coda di eyeliner intatta.
❝Finish pieno, opaco come inchiostro su carta.
Applicatore flessibile che coniuga tratto deciso e semplicità di utilizzo.
Una rivoluzionaria formula a base d’acqua, velocissima da applicare e da struccare.
Niente petrolatum, siliconi, parabeni o acrilati: solo i migliori ingredienti vegetariani e vegani.❞
La formula degli InkMe è diversa da tutti gli eyeliner che ho provato finora, incluso quello di Couleur Caramel che è sempre a base d'acqua (giusto per restare all'interno di marchi naturali).
Ah sì, perché gli InkMe sono infatti eye-liner a base d'acqua.
La consistenza però non la definirei liquida, ma cremosa e ad asciugatura rapida.
È necessario prelevare il prodotto due o tre volte per tracciare una linea media/medio-spessa su un occhio e il colore diventa opaco nel giro di pochissimi secondi. E lì si asciuga.
I colori sono ben pigmentati e, aggiungerei, trovare tutta questa selezione di colori opachi non è cosa frequente nemmeno se si va a pescare da qualche stand di Sephora e ci si allontana dai marchi bio/naturali/vegani - lo è ancor meno tra quest'ultimi.
Sentite la suspance?
Percepite l'arrivo di un'ombra che sta per oscurare la positività dei toni espressi e che ha la forma di un "ma"?
Infatti eccolo qui.
Sono colori pigmentati, opachi, belli ma.
Ma a mio avviso l'applicatore penalizza la formulazione.
(sì, si potrebbe usare un pennello angolato a parte ma credo sempre fermanente nell'idea che un prodotto, almeno in una review, vada considerato così com'è)
Il pennelloè infatti il classico in feltro, che resta la mia tipologia preferita con cui stendere gli eyeliner liquidi per tratti precisissimi, ma la punta qui non è sottile perché - per citare la descrizione che ne fa Neve - in questo modo è possibile usare gli InkMe anche per creare dei pois (tipo così).
Ne consegue che non è facilissimo creare una coda sottile che finisca in nulla - complice anche la formula che, non essendo un granché liquida, non si fa "trascinare" molto.
Pro e contro.
Il proè che questo eyeliner quasi sicuramente sarà semplice da applicare per coloro che non hanno ancora molta dimestichezza con gli eyeliner liquidi in generale (ho scritto più volte che non è liquidissimo, ma ci siamo capiti, credo). Non so voi, ma ricordo che agli inizi avevo molte difficoltà a gestire le formule liquide perché mi sembrava che il prodotto vivesse di vita propria; ancor peggio quando l'applicatore era in feltro, appuntito, sottilissimo e preciso perché mostrava tutti i tremori della mia mano e i cambi di pressione durante i miei sudati tentativi di ricreare una linea uniforme che non fosse un'alternanza di tratto sottile-tratto spesso-curva a gomito inaspettata.
Gli InkMe hanno invece una formula ferma che non "fugge", che si controlla perfettamente (vista anche la necessità di prelevarla più volte nel corso di un tratto un po' spesso).
Il controè che se invece la dimestichezza l'avete ottenuta e puntate ormai a precisione millimetrica e velocità, con gli InkMe non saranno immediate anche perché mi sembra che la forma dell'applicatore tenda a far depositare più prodotto ai suoi estremi, piuttosto che al centro del tratto. Che è tutto un giro di parole lungo per dire che con alcune tonalità il risultato non è omogeneo nonostante il colore sia molto pigmentato e, per un risultato ottimale, il prodotto va lavorato con calma e ripassato.
Non sono eyeliner disomogenei inutilizzabili (alcuni eyeliner in gel, sto guardando proprio voi...) e, a parte un paio di eccezioni su cui torniamo dopo, si riesce comunque a renderli pieni, uniformi e molto belli, ma vanno lavorati qualche secondo in più. Devo sottolinearlo.
E la durata ?
Posto che è qualcosa di estremamente soggettivo per qualunque prodotto di makeup si prenda in considerazione, per me è buona da un lato e meno dall'altro.
Il grande sì gli InkMe se lo aggiudicano perché non mi si stampano in giro e - miracolo! - nemmeno il nero opaco va a formarmi quegli aloni neri che avevo menzionato prima (ed è il primo eyeliner nero matte col quale non mi succede).
Al contempo però, la durata in generale è un po' sotto la media e dopo circa 4-5h su di me ne risente anche l'estetica della coda esterna, soprattutto se lacrimo leggermente.
Questa cosa in realtà non dovrebbe stupire perché essendo a base acqua non è un eyeliner waterproof (credo anzi che non si possa creare una resistenza waterproof senza inserire ingredienti non naturali, ma non sono una chimica cosmetologa e quindi potrei sbagliarmi). La stessa Neve, in modo molto onesto, ha fatto presente che non è un eyeliner consigliato alle persone con occhi che lacrimano tanto.

Le tonalità disponibili sono 10, di cui 9 totalmente opache.
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Bastet - Thebes - Ankh - Alexandria - Nefertiti - Hatshepsut - Nut - Heliopolis - Giza - Papyrus |
Bastet: il classico nero. Non è un nero ultra intenso come l'inchiostro su carta ma nemmeno sbiadito.
Thebes: "nero-blu petrolio scuro e intenso". Questo colore è per me una delle due scoperte degli InkMe. Dopo svariati tentativi anni fa, sono finita con l'evitare gli eyeliner colorati nella routine quotidiana perché ho dovuto ammettere che sugli occhi ho bisogno di una definizione ben marcata, scura, cupa. Thebes però unisce questi due aspetti perché si nota il suo tono petrolio, ma è anche sufficientemente scuro da creare quella definizione cupa che mi serve.
Ankh: una miscela "di viola, blu e grigio". È forse il colore che incontra meno i miei gusti tra tutti i presenti - ma io col grigio sugli occhi non sto un granché bene e questo è soggettivo. Ciò che sancisce il nostro rapporto burrascoso è la formula, diversa da quella descritta prima e molto più ferma, disomogenea no matter what, quasi "secca".
Alexandria: "grigio asfalto a sottotono blu".
Nefertiti: "marrone caldo scurissimo a sottotono nero". La seconda scoperta cromatica.
L'eyeliner marrone ho imparato da molto tempo ad evitarlo, se non in occasioni ben precise, e sempre per la stessa questione di definizione. Ma Nefertiti è così cupo che fa eccezione ed è l'InkMe che sto usando più spesso. Sembra banale ma io ho sempre fatto fatica a trovare un marrone quasi nero.
Hatshepsut: "granata caldo". È un marrone bordeaux. Va lavorato qualche secondo in più di altri colori ma non tanto quanto Ankh.
Nut: "Nude dorato" dal finish perlato. Sulla mia carnagione chiara non si nota ma lo vedo comunque bene su un incarnato più scuro oppure contornato da una sottile linea nera/marrone o ancora a fare contrasto su uno smokey scuro.
Heliopolis: "color avorio chiaro opacissimo". Scegliere un avorio anziché un bianco ottico è stata un'idea a mio avviso azzeccatissima e originale, oltre che d'impatto in un modo un po' meno "artificiale", se riesco a spiegarmi. Purtroppo però la formula di Heliopolis cammina a fianco a quella di Ankh: non è altrettanto ferma e secca ma resta abbastanza disomogenea nonostante lo si lavori.
Giza: "blu cobalto intenso". Se non sapete come sfruttare un colore simile nel (più o meno) quotidiano, il mio consiglio è digitare su Google "Anna sui makeup 2012" e trarre ispirazione. Awww. Giza tra l'altro possiede la formula migliore di tutte: piena e uniforme pressoché all'istante.
Papyrus: "verde oliva neutro". Insomma sono passati i tempi in cui l'eyeliner oliva lo faceva solo Laura Mercier. La formula di Papyrus è più o meno al pari di Giza.
Per tirare le somme, se cercate eyeliner più economici che possano competere coi livelli professionali di MAC, Makeup For Ever et similia o resistano indenni ai pianti che vi verranno da fare durante un matrimonio, gli InkMe non sono la risposta. Se invece siete interessate ad avere un prodotto dagli ingredienti naturali o uno dei colori disponibili - anche se necessita di quei secondi in più per uscire al meglio - possono valere la pena.
Personalmente non consiglio Ankh ed Heliopolis e direi di skippare anche il solito nero, ma di dare una chance a colori come Nefertiti, Thebes, Giza, Papyrus.
Se li avete provati, voi invece come vi siete trovati?
I prodotti presenti nel post mi sono stati inviati dall'azienda a scopo valutativo. Non vengo pagata per questo post e quelle espresse sono le mie personali e sincere opinioni, al solito.