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4 eye creams | mini reviews

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Vorrei tanto poter intitolare questo post con una frase d'effetto da rivista patinata o da descrizione pubblicitaria - tipo "occhiaie? Eliminale così!" (ah! magari) - ma la conclusione a cui sono giunta da tempo è che ahinoi solo la magia riuscirebbe davvero a togliere quegli aloni scuri così marcati (o almeno, nel mio caso).
A dir il vero sono un po' scettica anche quando si parla di "rughe" e "linee di espressione" che dovrebbero ritrovarsi appianate con la sola applicazione di una crema, ma in compenso sull'aspetto dell'idratazione possiamo parlarne volentieri ed è questa infatti la caratteristica a cui presto più attenzione quando si tratta di creme per il contorno occhi. Avendone provata più di qualcuna nel giro degli ultimi mesi/anni ho pensato di raggrupparne quattro, alcune di nuova uscita altre meno, tre bio ed una più tradizionale. Di seguito: i due vasetti di Antipodes Kiwi Seed Oil e Martina Gebhardt Eye Care e i due tubetti di Time Control Contorno Occhi Diego Dalla Palma e Bella Sveglia di Neve Cosmetics.


Prima però vale la pena fare una brevissima introduzione sul contorno occhi come prodotto in generale.
"Ma una crema occhi si usa solo dopo i 30!"
È una frase che leggo abbastanza spesso sui social quando si parla di questi prodotti ma il mio consiglio è piuttosto quello di prevenire o, banalmente, di usare i prodotti quando se ne ha bisogno indipendentemente dall'età: una persona con una pelle secca a 20 anni, ad esempio, può aver necessità di idratare anche il contorno occhi ben prima di spegnere trenta candeline. Ma anche chi alla stessa età ha un contorno meno secco e più standard potrebbe trarre beneficio da una crema da utilizzare prima del correttore, a patto di scegliere quella più adatta e non eccessivamente nutriente. A mio avviso dipende quindi dalle esigenze di ognuno ma davvero sfaterei i miti sull'età.

Due righe sulla mia tipologia di pelle ed il mio contorno occhi forse possono essere utili per capire il perché di certe opinioni e le mie necessità. Ho infatti un contorno occhi che è passato dall'essere arido, ultra segnato e a tendenza eczematica (urrà!) ad essere, nel corso negli anni, finalmente più equilibrato. Ora è meno segnato, fatta eccezione per le naturali linee d'espressione - sorrido molto, che dobbiamo fare...ma poi le avevo anche a 12 anni - e la pelle va da normale a secca. Il tutto condito da due bellissime occhiaie 'genetiche' - forse a 12 anni avevo già pure quelle.

Antipodes kiwi seed oil eye cream contorno occhi
Antipodes kiwi seed oil eye cream contorno occhi
Non si è rigenerato rispetto alla prima foto, ma dopo pochi giorni mi è arrivata la confezione nuova che avevo ordinato

Antipodes Kiwi Seed Oil eye cream
Partiamo col mio contorno occhi preferito. Detto così, schietto, sveliamo subito il verdetto.
Lo utilizzo con piacere da molto più di un anno, l'ho praticamente finito e alla fine ho deciso di ricomprarlo andando sul sicuro. Il marchio neozelandese Antipodes, assieme a REN, è uno dei marchi dagli ingredienti naturali che più preferisco: i costi non sono economici, okay, ma mi sono trovata non bene ma benissimo col 90% delle cose provate. E se il prezzo è sicuramente alto, se non altro lo è anche la quantità delle loro creme che tende ad essere il doppio rispetto ai grammi standard.
La descrizione che Antipodes fa di questo prodotto è di "crema per gli occhi ricca e al tempo stesso leggera per rinfrescare e lenire la delicata zona degli occhi, ricca di vitamina C del kiwi neozelandese che contribuisce a rigenerare i tessuti dannegiati". Non posso che concordare: la crema ha una consistenza cremosa e morbida, non eccessivamente densa ma nemmeno fluida, è ricca ma senza esagerare, nutriente ma leggera come sensazione.
In una frase: nutre senza appesantire.
Su di me impiega un po' di minuti ad assorbirsi, per poi lasciare l'area elastica, nutrita, idratata.
Per il suo tempo di assorbimento ristretto e la sua idratazione al punto giusto, lo uso felicemente sia di sera che di giorno.
Non posso pronunciarmi troppo sulla parte della "rigenerazione dei tessuti" ma posso dire che è un prodotto che mi ha aiutato a rimettere in sesto il contorno occhi e che mi ha ridotto il problema della secchezza, anche a lungo termine.
Lo consigliano a tutte le tipologie di pelle e sottoscrivo il consiglio di Antipodes, fatta eccezione per chi ha un contorno occhi estremamente arido; in quel caso potrebbe essere meglio un prodotto come l'Eye Care di cui si parla più giù.


  • Lo trovate su EccoVerde.it al costo di 32,50€ o su Lookfantastic al costo di 35€ (ma fanno spesso sconti del 20% quindi ve lo segnalo comunque). La quantita contenuta nel vasetto è di 30ml, ovvero il doppio rispetto a quella standard per un contorno occhi (a me una confezione è durata circa un anno e mezzo se non erro).

Neve Cosmetics Bella Sveglia review
Neve Cosmetics Bella Sveglia review

Bella Sveglia Neve Cosmetics*
Utilizzo Bella Sveglia da troppo poco per poter chiamare "review" le righe seguenti, tuttavia il lasso di tempo mi è sufficiente per poter parlare di "prime impressioni", che stavolta sono ben delineate. Bella Sveglia viene presentato come un "contorno occhi per combattere i segni della stanchezza".
La consistenza è leggera, sottile e molto fluida tanto che se non si preme il tubetto con molta cautela ne fuoriesce una quantità abnorme rispetto al necessario - ne basta infatti davvero poca.
Oltre a ingredienti come acido ialuronico, burro di karité, vitamina E, olio di jojoba, ed altri presenti nella lista qui sotto, contiene anche pigmenti minerali che secondo la descrizione di Neve "attenuano i segni di stanchezza e forniscono la base per il trucco occhi". Ecco, la chiave per capire questo prodotto sta tutta qui. Bella Sveglia per me non è infatti un contorno occhi, ma può al massimo considerarsi una base preparatoria per il correttore.
Idrata ma in modo leggero e non quanto le creme occhi a cui sono abituata, tanto che nel mio caso si asciuga nel giro di pochissimi secondi, lasciando dietro di sé una pelle sicuramente liscia al tatto ma non nutrita come vorrei. Aiuta un po' ad illuminare la zona in modo naturale (niente shimmer luccicosi e troppo visibili) ma questo può servire alle fortunate con occhiaie pressoché assenti che possono evitare il correttore. Nel mio caso purtroppo non è di particolare utilità, dovendo coprire l'area con una badilata di Prolongwear di Mac.
Un altro aspetto da sottolineare è che Bella Sveglia è colorato: una volta steso diventa semi trasparente ma se lo struccate dopo qualche ora il dischetto di cotone apparirà ancora colorato.
Questo può andare bene per chi, come detto poco fa, ha occhiaie praticamente nulle che possono trarre beneficio da una coprenza davvero minima, ma se si ha necessità di un correttore vero e proprio trovo che questo strato di pigmenti minerali di fatto sia inutile.
Ho provato ad applicarlo solo su un lato del viso ma non ho visto differenze nella quantità di correttore da utilizzare. Aiuta un po' a preparare la zona al trucco, ma non meglio di altri contorni occhi.
Per la mia concezione di "skincare" devo ammettere di non amare molto la presenza dei pigmenti: per me significa relegare il prodotto solo al giorno, doverlo struccare anche in quelle giornate trascorse in casa senza trucco (ma dove una crema ci sta sempre bene) e non poterlo sfruttare anche la notte. Bella Sveglia mi sembra a metà tra un correttore leggerissimo, una base per il correttore vero e proprio ed un contorno occhi, ma che non eccelle particolarmente in nessuna delle tre funzioni.


Martina gebhardt eye care
Martina gebhardt eye care
La seconda è una foto di repertorio del barattolo appena aperto

Martina Gebhardt Eye Care
Con olio d'avocado, d'oliva, burro di karité, burro di cacao (e altro) l'Eye Care di Martina Gebhardt si posiziona sul podio dei contorni occhi più intensi e ricchi che abbia mai provato. La quantità che ne serve è infinitesimale e la confezione da 15ml arriva a durare eoni.
È comunque un contorno occhi che definirei "impegnativo": non è per tutti e lo proporrei solo a coloro che soffrono di grande secchezza o che hanno in programma un viaggio in Islanda durante il loro inverno da -15°C.
La consistenza è estremamente densa e siamo di fronte ad una crema molto corposa e grassa, tanto che non mi sento di consigliarla per il giorno: su di me, anche nei periodi di secchezza problematica, impiegava ore (letteralmente, ore) per assorbirsi. Le notti in cui mi ritrovavo a poter dormire solo 4-5h mi svegliavo al mattino col contorno occhi non ancora perfettamente asciutto. Di contro, non avevo necessità di applicare qualche altra crema appena sveglia.
Per questo motivo però non mi trovavo bene ad usarlo prima di un qualsiasi correttore.
A suo tempo avevo acquistato l'Eye Care dopo averne provato un sample inviatomi da Chicca di A Colourful Mess: in quel periodo uscivo da un eczema importante e avevo il contorno occhi segnato ed estremamente arido. Durante quei mesi, in cui qualunque crema sembrava sempre troppo leggera, l'Eye Care mi ha aiutata molto e l'ho utilizzata per più di anno, mi pare. Ora però la faccenda è ben diversa, un po' perché la situazione si è stabilizzata col passare del tempo - pur restando sempre a tendenza secca - un po' perché il sopracitato contorno occhi Antipodes mi ha aiutata a migliorare il problema aridità anche a lungo termine ma senza essere 'eccessivo'.
Adesso invece l'Eye Care lo sento davvero troppo ricco e pesante per me, anche come sensazione al mattino. Mi sveglio col contorno occhi più appesantito che fresco. Però ripeto, in passato mi è stato utilissimo e probabilmente in quei periodi nemmeno l'Antipodes sarebbe stato altrettanto efficace.

  • Si trova su EccoVerde.it al costo di 10,99€ per 15ml (che vi dureranno per due generazioni)


Diego dalla palma contorno occhi time control antietà

Diego Dalla Palma Time Control contorno occhi*
Anche per il Time Control, come per il Bella Sveglia, non posso parlare di recensione bensì di impressioni iniziali, dal momento che lo sto usando da un paio di settimane, ma sono consapevole che se non lo includo ora nel post rischio di non parlarne mai sul blog o non prima del prossimo passaggio della cometa di Halley, sapendo le mie tempistiche.
Il Time Control è un contorno occhi pensato come anti età. Avevo già espresso all'inizio del post le mie perplessità in materia: dubito che una crema possa davvero spianare le rughe, ma magari qualche piccolo aiuto lo dà ed è con questa filosofia che di solito approccio questo genere di prodotti (insomma, ricerco idratazione e nutrimento senza aspettarmi alcun miracolo sulle linee d'espressione, ma se dovessero mai apparire miglioramenti, ben venga).
La lista ingredienti nella parte finale sembra più un sommario per il ripasso prima di un esame di biochimica quindi forse qualche risultato potrebbe anche darlo (?), per quanto l'ubiquinone (l'enzima Q10 che tra le altre cose funge da antiossidante) è solo al quart'ultimo posto nell'INCI. Ma non sono un'esperta di chimica cosmetica (meglio la biochimica eh) e quindi è meglio che chiuda qui questa lunga e forse inutile parentesi.
La consistenza della crema è sottile, leggera, non è liquida ma non la definirei neppure densa, è una buona via di mezzo. Si massaggia facilmente e si asciuga in pochissimi minuti.
Secondo la descrizione del marchio, Time Control "ha una formulazione delicata che distende le rughe e dona un'immediata sensazione di elasticità e compattezza". Sul fattore rughe non mi posso pronunciare (e rinnovo il mio scetticismo) ma in quanto a sensazione di pelle elastica e compatta non posso obiettare perché l'effetto che dona anche al tatto è effettivamente quello.
Consigliano di applicarlo mattina e sera ma, per le mie esigenze, la notte preferisco qualcosa di più nutriente. Lo vedo più adatto al mattino ed è questo infatti l'uso che ne sto facendo: al mattino, prima del correttore. E sarà per la giusta (per me) quantità di idratazione che dà e che è leggera ma non quanto il Bella Sveglia, sarà per l'effetto morbido e più elastico o sarà anche per la presenza di un paio di siliconi all'interno, ma mi sto trovando bene ad usarlo proprio come base per il correttore. E sì, ancor meglio della crema Antipodes per questo scopo (per nutrimento e idratazione no, quella resta la n°1). Prevedo di applicare il Time Control per la sera quando si alzeranno le temperature, ma per ora la prima impressione non è male. Non ha le carte in regola per soppiantare l'Antipodes nel mio cuore cosmetico, ma non sembra comunque male e pensavo mi sarebbe piaciuto molto meno.






La gif qua sopra vorrebbe essere solo riassuntiva, ma in realtà trovo che il contorno occhi Antipodes sia adatto ad entrambi i momenti della giornata e, volendo, anche quello Diego Dalla Palma.
Per fare invece un riassunto meno stringato e più intelligente: per le pelli giovanissime o con un contorno occhi a tendenza grassa potrebbe andare bene Bella Sveglia, che non consiglio invece in caso di secchezza o grandi necessità.
Diego Dalla Palma si pone come antiage ma credo che possa essere adatto a pelli da mature a giovani (magari non giovanissime-issime) purché non ci siano grandi problematiche di aridità.
L'Eye care lo vedo adatto solo in situazioni climatiche molto rigide o per chi ha un'area perioculare davvero secca o più matura.
L'Antipodes lo apprezzo così tanto che lo consiglierei a chiunque, ammesso non abbia un contorno occhi eccessivamente problematico e secco o molto grasso.
Per elencarli in ordine di preferenza personale invece: Antipodes, Diego Dalla Palma, Eye Care e infine Bella Sveglia.

Voi invece avete già trovato il contorno occhi adatto o avete provato uno di questi?
Ne avete qualcuno da consigliare?
È difficile soppiantare il posto della crema Antipodes, ma qua siamo comunque sempre aperti ad allungare le liste della spesa!


*PR sample

Anastasia Beverly Hills liquid lipsticks | swatches

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Anastasia Beverly Hills liquid lipsticks review swatches

Non posso negarlo, i rossetti liquidi dal finish opaco sono tra i prodotti che sto utilizzando più spesso e per cui nell'ultimo anno ho sviluppato una certa mania preferenza. Ho iniziato coi Velvetines di Lime Crime e da lì è stata una lenta ma inesorabile escalation, culminata con quelli di Anastasia Beverly Hills e di Kat Von D (ma quest'ultima storia sarebbe bene tenerla per un altro post).
I rossetti liquidi di Anastasia sono usciti a gennaio di quest'anno e, complici le prime review positive e lo sconto sul primo ordine, ne ho acquistati due (Vamp e Sad Girl). Per poi ritornare a comprarne altri tre il mese seguente - il che dice già molto su cosa ne penso.


Anastasia Beverly Hills liquid lipsticks review swatches

Prima di passare alle cose interessanti tipo la formula e gli swatch, aggiungo due parole sul packaging, che è quello classico a fiala dei rossetti liquidi con un'applicatore in spugna, ma che purtroppo avrei preferito diverso per un paio di aspetti: non so come mai, dal momento che non è mai stato cacciato in borsa in malo modo, ma il decoro dorato sul tubetto del colore Heathers sta già venendo via nonostante io lo possieda da meno di due mesi e se lo sfrego leggermente con le dita mi restano addosso tracce della polverina dorata e ciao disegno.
Questo sta succedendo solo con Heathers e in misura minore con la confezione di Vintage ed è una piccolezza, ma per un prodotto che si piazza su una fascia di prezzo come Mac mi aspetto dei dettagli più duraturi.
Un secondo aspetto è l'apertura del tubetto, che è un po' troppo larga. Tempo fa avevo letto una ragazza americana che lamentava questa cosa e il conseguente accumulo di prodotto nel tappo ma in quell'occasione ero rimasta perplessa, visto che a quelli in mio possesso non era successo nulla di simile. O per meglio dire non era ancora successo. Quella ragazza infatti aveva ragione e nel tempo, soprattutto se riposti orizzontalmente, il colore tende a migrare anche nel fondo del tappo. Non fuoriesce e non ci si sporca all'apertura, non è nulla di tragico né di troppo scomodo, ma con un'apertura un po' più larga del necessario l'applicatore va pulito davvero bene perché tende a prelevare una quantità abnorme di prodotto.
Una volta ovviato questo problema pulendo la spugnetta sui bordi, l'applicatore di per sé fa stendere il prodotto in modo ottimale e preciso: sembra assurdo dirlo di questa tipologia in spugna, eppure ha una forma ed una consistenza che permette precisione, un po' come i rossetti liquidi Stila e per niente invece come i Lime Crime, che hanno un applicatore rigido, tondeggiante e più scomodo.
Calcolate che gli swatch del post li ho fatti tutti direttamente con il loro applicatore, senza l'uso di matite né pennelli aggiuntivi. Sicuramente non sono rossetti da una strisciata e via sulle scale di casa quando si è in ritardo e richiedono quel minuto in più per la stesura, ma è comunque possibile ottenere buoni livelli di precisione senza altri arnesi (se non si hanno particolari problemi di contorno labbra irregolare).

Anastasia Beverly Hills liquid lipsticks

Liquidati i dettagli noiosi ma doverosi, entriamo nel vivo della questione.
Come sono 'sti rossetti liquidi? Ecco, per me sono davvero validi.
Mi viene spontaneo fare un continuo confronto coi Velvetines di Lime Crime, che sono un po' i rossetti liquidi matte per antonomasia e, rispetto a quelli, gli Anastasia hanno una formula meno liquida e più cremosa. Inoltre impiegano un po' di più per asciugarsi e permettono quindi di essere aggiustati più facilmente senza ritrovarsi a riempire le labbra in più riprese su strati già asciutti, che in questa tipologia di prodotto non è mai una buona idea: per mia esperienza è sempre meglio avere la giusta quantità per stenderli in un'unica passata senza fare strati.
I Lime Crime però hanno una formulazione più o meno identica tra le varie colorazioni, mentre nel caso di Anastasia tende ad esserci qualche differenza e per questo motivo ho preferito scendere nel dettaglio per ogni singolo colore.
Quello che hanno in comune 4 tonalità che ho provato è la pigmentazione piena con una sola passata ed omogenea senza troppi sforzi. Tutti, tranne Sad Girl, si asciugano nel giro di un paio di minuti, forse anche meno, diventando perfettamente opachi e da lì non si spostano finché non incontrano qualcosa di oleoso.

Una volta asciugati, tutti tranne il solito Sad Girl, sono anti transfer. Non lasciano residui su bicchieri, posate, guance e su di me tendono tutti e cinque a resistere anche 6 ore, pure quando intervallate da pasti non oleosi (ma resistono praticamente indenni anche alle patatine chips, testato!).
Sono tra i rossetti liquidi che più durano su di me e presumo che il fattore sia il comfort: nel mio caso, avendo già delle labbra a tendenza un po' arida, più un prodotto labbra secca, più velocemente creerà la classica linea al centro delle labbra e più velocemente inizierà a sgretolarsi in quel punto. Mi succede con qualunque prodotto opaco dopo qualche ora (ma anche con buona parte dei rossetti in generale) ed è una cosa che ormai non menziono neppure visto quanto per me è di ordinaria amministrazione (forse gioca un ruolo fodamentale anche la conformazione delle mie labbra). Ma ci sono prodotti con cui mi accade più/meno di altri e all'interno della categoria 'rossetti liquidi' con gli Anastasia mi succede poco e pure meno rispetto ai Lime Crime, ad esempio. Trovo infatti che non siano molto secchi, tanto che per le prime 2-3 ore mi capita di dimenticarmi di avere addosso una tinta opaca - note per non essere esattamente le più confortevoli del globo terracqueo. Non posso dirvi che si tratta di prodotti confortevoli a 360° e probabilmente se si usano solo rossetti cremosi e non si è abituati a questo genere di prodotto labbra potrebbero risultare comunque scomodi e secchi all'inizio, ma per la loro tipologia li considero fra i migliori tra i troppi molti provati. Ecco, l'ho detto.


Bloodline
Anastasia Beverly Hills bloodline swatch
Anastasia Beverly Hills Bloodline swatch (on NC15)
"Crimson"
In gamma sono presenti due rossi, questo e American Doll. Stando a quanto dicono da Anastasia, la differenza sta nel sottotono: Bloodline è più caldo, l'altro più freddo. A dir il vero però, nonostante la camionata di swatch guardati, la differenza tra i due mi è sembrata minima. Ma magari erano gli schermi che falsavano le sfumature no? E visto che a detta di molte "American Doll è identico a Red Velvet di Lime Crime", avendo già quest'ultimo ho deciso di buttarmi su Bloodline.
Col senno di poi, non mi pento dell'acquisto solo per la formula che su di me fa durare di più Bloodline che Red Velvet, ma trovo un po' ridondante averli entrambi.
Gli swatch che avevo guardato si sono rivelati reali e tanto non vedevo grandi differenze tra Bloodline e American Doll (presunto sosia di Red Velvet), quanto ne vedo poca tra Bloodline e il rosso Lime Crime. Quest'ultimo è leggermente più freddo e più pieno, più saturo, mentre quello Anastasia ha una formula più sottile ed è vagamente più caldo ma, quando applicati uno su un labbro e uno sull'altro, su di me la differenza è davvero poca per non dire assente (finish vellutato a parte). Per il resto la formula di Bloodline è sottile anche rispetto agli altri rossetti liquidi Anastasia ma resta pigmentata ed omogenea.

Anastasia Beverly Hills bloodline swatch lime crime


Heathers
Anastasia Beverly Hills heathers swatch
Anastasia Beverly Hills Heathers swatch (on NC15)
"deep reddish burgundy"
Aw, Heathers. E potrei concludere qui.
Ma per dare spazio alla grafomania aggiungiamo che si tratta di un bordeaux scuro e pieno - e bellissimo, vabbè. Sospetto che non sia molto fotogenico dal momento che nella foto non sembra del tutto omogeneo quando invece nella realtà lo è. La formula inoltre è cremosa e un po' più consistente rispetto a Bloodline.
Confesso di essere stata indecisa fino all'ultimo se acquistare Heathers o andare sul rosso aranciato Spicy, temendo un'eccessiva somiglianza con Wicked di Lime Crime, ma alla fine ha vinto la mia mania passione per i toni vino-bordeaux. Dal vivo s'è rivelato un po' più marrone rispetto a Wicked e di un tono più scuro: su di me la differenza si nota ma se non sono colori che usate spesso non consiglio l'acquisto di entrambi.
Qui sotto l'ho confrontato con Diva per dare un'idea migliore del colore (spero): Heathers ha più marrone anche di Diva ma meno di Vampira di Kat Von D, che appare molto più caldo ma che non sono certa si riesca a notare bene in foto.

Anastasia Beverly Hills heathers swatch lime crime


Vamp
Anastasia Beverly Hills Vamp swatch
Anastasia Beverly Hills Vamp swatch (on NC15)
"deep brown red"
Anche Vamp non è fotogenico, porello. Mi sono accorta che in foto subisce la maledizione di molti rossetti scuri, ovvero quella di apparire disomogeneo e a chiazze quando invece dal vivo è perfettamente uniforme ed ha anzi una formulazione che è una bomba: pigmentatissima in una sola passata, omogenea e un po' più liquida rispetto agli altri 4 colori ma non sottile come Bloodline.
Vamp è un marrone con una sfumatura rossa che su Instagram dicono essere "il dupe di Salem di Lime Crime" ma così non è. Spero si riesca a notare dallo swatch e dal confronto qui sotto, ma Salem non ha rosso, è un marrone pieno, particolarissimo e per nulla democratico.
Vamp, pur sempre all'interno della complessa famiglia dei marroni, è invece più facile da portare poiché il rosso all'interno lo allontana dal marrone puro. Può sembrare una differenza da poco ma una volta applicati la diversità aumenta visibilmente. Vamp assomiglia un po' alla sfumatura di Wonka di Mulac ma sottoforma di rossetto liquido.


Anastasia Beverly Hills Vamp swatch lime crime


Sad Girl
Anastasia Beverly Hills Sad Girl swatch
Anastasia Beverly Hills Sad Girl swatch (on NC15)
"deep burgundy with purple iridescence"
Se avete visto vari swatch di questo colore e non avete capito se si tratta di un rosso o di un viola, è normale. Sad Girl infatti cambia moltissimo a seconda delle condizioni di luce - e presumo anche in base alla persona. Sotto una luce calda o artificiale tira fuori il rosso che sta nella sua base, ma se visto alla luce naturale indiretta si nota la sfumatura violacea. Per descrivere i colori io preferisco basarmi su queste condizioni di luce (e preferisco fare anche gli swatch, in queste luci indirette) e per come lo vedo qui lo descriverei come un berry violaceo. Sotto l'ho confrontato con Rebel, che è più fucsia, ma spero si riesca a capire che la componente viola di Sad Girl non è comunque nulla di eccessivo o troppo difficile da portare. A differenza di tutti gli altri 19 rossetti liquidi Anastasia, Sad Girl contiene degli shimmer immersi in questa base opaca: l'effetto finale è molto particolare e non riesco a pensare a nessun altro rossetto che sia lontanamente simile.
Sicuramente questa caratteristica non lo rende il più facile da sfruttare per le occasioni quotidiane da basso profilo - o almeno per i miei standard - ma non si ha comunque nulla di troppo luccicante o di pacchiano e per una serata fuori lo trovo stupendo.
La sua formula però si discosta di più da quella degli altri rossetti Anastasia: è più sottile, un po' meno pigmentata e il colore va steso con qualche accortezza in più per renderlo perfettamente omogeneo. Per asciugarsi impiega molto di più degli altri colori ed è l'unico che non resta del tutto anti transfer. Di contro, lo sento tra i più confortevoli e nonostante tutto dura ore, anche se dopo i pasti la tinta si desatura e i microglitter diventano più visibili.
La formula non sarà la migliore tra tutti i 20 colori di Anastasia, ma Sad Girl compensa col suo effetto che lévate (tecnicismi).

Anastasia Beverly Hills Sad Girl swatch

Anastasia Beverly Hills Sad Girl swatch

► Lo sapevi che Sad Girl è uno dei premi del Giveaway-anniversario?

Vintage
Anastasia Beverly Hills Vintage swatch
Anastasia Beverly Hills Vintage swatch (on NC15)
"royal purple"
L'acquisto di Vintage è stato un grande azzardo e non ho ancora capito se a lieto fine oppure no.
Anche lui appariva diverso in ogni swatch e andava da viola violone a un bellissimo ciclamino. Riponendo molte speranze in quest'ultima sfumatura e avendo visto che per fortuna si distanziava molto da Heroine di Mac (provato in negozio e, mh, no grazie)...mi sono lanciata nell'acquisto. Ma s'è rivelato molto più viola e meno ciclamino di quanto mi aspettassi.
Mi piace come mi sta? Non lo so. All'ombra con una luce fredda forse è un po' troppo violone rispetto a ciò che speravo, invece sotto una luce più calda, sotto il sole o una qualunque luce artificiale, ci siamo. Anzi alla luce artificiale assume addirittura dei connotati berry. La figlia di Anastasia, Norvina, che sta dietro alla creazione dei colori, in un video l'aveva definito un "viola portabile" e visto quanto poco blu contiene non posso che darle ragione.
Calcolate che il mio incarnato è molto giallo e questo coi viola non aiuta, ma di per sé credo possa stare bene a molte persone e magari anche più facilmente di un tono come MAC Heroine e la sua sfumatura bluastra (nota: nello swatch ho usato la matita Heroine e non il rossetto, che non possiedo ma che è più freddo della matita).
La formula di Vintage è simile alla cremosità di Heathers ma, al contrario di tutti gli altri quattro, Vintage è vagamente appiccicoso per i primi 5 minuti. Poi però si fissa e diventa matte e asciutto. 
Va però applicato con attenzione perché sui bordi tende a lasciare un alone rosato, che a me però non dispiace perché trovo che aiuti a scaldare il colore che nel mio caso male non fa.

Anastasia Beverly Hills Vintage swatch

Anastasia Beverly Hills Vintage swatch lime crime


* * * *

Cosa, dove, quando, a quanto?
I rossetti liquidi Anastasia Beverly Hills contengono 3.2g di prodotto ad un prezzo di 20$.
Sono disponibili in 20 colori che vanno dai rosa pastello, ai fucsia, dall'arancio al corallo a quelli presenti nel post.
Anastasia non è un marchio distribuito in Italia ma si trova su alcuni siti inglesi come BeautyBay. Tuttavia, attualmente i rossetti non sono venduti da nessun rivenditore europeo e sono esclusiva del sito ufficiale americano anastasiabeverlyhills.com che spedisce in Italia al costo di 17$.

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Riassumendo, mi piacciono moltissimo e i vari difetti evidenziati qua e là sono davvero piccolezze e non compromettono la qualità del prodotto, che trovo elevata. Per me questi rossetti liquidi sono tra i migliori nel loro genere e rappresentano un buon compromesso tra effetto super opaco, durata e anche comfort.
Presente quei rossetti liquidi che magari costano poco ma che reggono anche così poco o sono talmente secchi da sgretolarsi e che alla fine non si riescono ad indossare fuori casa? (che periodo lunghissimo, riprendiamo fiato).
Ecco, qua è tutto un altro mondo.
Tra questi e i Lime Crime? Ardua scelta. Preferisco i secondi come finish, che è più vellutato, ma oserei dire che per comfort, e quindi nel mio caso anche per durata, gli Anastasia siano pure meglio. Se da una parte i Lime Crime sulle labbra formano una patina vellutata e un po' rigida, dall'altra gli Anastasia è come se non creassero un rivestimento opaco ma si adattassero alla superficie delle labbra in modo più "elastico" (questa descrizione ha senso anche al di fuori della mia testa? Non ne sono sicura).
Se voi coi rossetti liquidi o gli opachi in generale non avete il problema della secchezza e dell'accumulo di prodotto all'interno del labbro, forse potreste preferire i Velvetines, sia come effetto che come resistenza, ma in caso contrario - o per chi non volesse acquistare Lime Crime per N motivi - questi di Anastasia Beverly Hills sono degli ottimi sostituti (altrimenti non ne avrei presi così tanti, del resto. Aehm).


Anastasia Beverly Hills liquid lipsticks

Nabla liquid tech blush | swatch | review

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Nabla blush liquid tech
PR Sample

Nei mesi invernali di quest'anno ho messo da parte la maggioranza dei blush e sono diventata molto pigra monotona per quanto riguarda questo genere di prodotto (che paradossalmente amo molto) prediligendo tonalità neutre, che possono star bene con qualunque makeup e che posso applicare e sfumare col pennello in tre secondi netti.
Poi inizia ad affacciarsi la primavera e torna la voglia di accantonare i colori più prevedibili per far spazio a tonalità più variegate (e colorate dai). Ho quindi messo un po' disparte - non del tutto ma un po' - i soliti tre blush che utilizzo a rotazione ormai da mesi e assieme ad altre cose ho ripreso ad utilizzare anche i Liquid Tech Blush di Nabla, per i quali è arrivato il momento di una review.

(parentesi: ne vogliamo parlare del tocco di classe della penna col tappo masticato che si intravede nell'immagine di apertura e di cui mi sono accorta troppo tardi? Son dettagli da Blogger very seriequesti)

Nabla blush liquid tech

"È un blush meraviglioso dalla texture liscia e fluida, a lunga tenuta. Si sfuma alla perfezione per un effetto pulito e fresco come rugiada sulle guance! Realmente modulabile per ottenere in un attimo look più decisi e vellutati. Si asciuga sulla pelle per un risultato sempre uniforme. La formulazione naturale e all’avanguardia in base d'acqua è studiata per ogni tipo di pelle ed assolutamente non comedogenica."


Nabla blush liquid tech
Nabla blush liquid tech

I Liquid Tech sono blush fluidi contenuti in una confezione a penna twist-up: basta girare un'estremità per veder fuoriuscire il prodotto. Come in ogni packaging di questo tipo, è utile mantenere la calma e non ruotare la base dieci volte: anzi fatta eccezione per il primo utilizzo (dove sì, lì è utile ruotarla anche venti volte) basta un solo giro per far uscire una quantità di blush sufficiente a entrambi i lati del viso.
Tuttavia, se è un prodotto che pensate di usare poco e lasciar giacere nel cassetto per settimane, il prodotto che era precedentemente arrivato alla punta tenderà a tornare indietro e dovrete rigirare più volte la penna. In più di un anno non mi è comunque mai successo che si seccasse il prodotto all'interno e che otturasse il foro d'uscita.

Nabla blush liquid tech

La consistenza dei blush è una buona via di mezzo tra il cremoso ed il liquido.
La pigmentazione è elevata ma non eccessiva e permette di procedere nella stratificazione del colore a seconda che si preferisca un risultato più soft o più intenso. Ne basta comunque una goccia per colorare la guancia di una carnagione chiara.
Si sfumano sicuramente con facilità, ma io preferisco comunque continuare ad applicarli prima sulla mano e solo successivamente sul viso: mi illudo così di avere più controllo del colore e riduco allo 0% il rischio di eccedere o di non riuscire a sfumare il prodotto come vorrei - è un mio limite con quasi tutti i blush liquidi o cremosi che non si applicano col pennello, anche quando la texture è leggera ed omogenea come in questo caso.
Infatti, a meno che non vengano sfumati male, di per se non faranno chiazze e risulteranno omogenei anche se stratificati.

Avete presente quei blush in crema che restano lucidi per ore, effetto bagnato e luminoso?
Tipo i cream blusher di Illamasqua?
Ecco, i Liquid Tech di Nabla non sono nulla di tutto ciò.
Il finish è matte, senza shimmer di sorta, ed il risultato perfettamente opaco: nessuna lucidità in vista.
Si stendono con le dita, si sfumano possibilmente in fretta sempre con le dita, nel giro di pochi secondi si fissano opacizzandosi - ma senza apparire piatti - e lì restano saldi per molte ore. La durata è in effetti buona e su di me (con una pelle a tendenza secca) arrivano anche a mezza giornata senza troppi problemi.

Nabla blush swatch liquid tech

Le tonalità presenti nella linea Nabla al momento sono 4 e, come menzionato poco fa, hanno tutte un finish matte.

Nabla Liquid Tech blush swatches...
Nabla blush liquid tech swatch
Fluid Love, Cupido, Classic, Plump

...blended!
Nabla blush liquid tech swatch
Fluid Love, Cupido, Classic, Plump

Fluid Love
Nabla Fluid Love blush liquid tech swatch

Fluid Love è un colore che faccio un po' a fatica a descrivere con esattezza: ci vedo del pesca leggermente rosato, ma Nabla lo chiama "rosa corallo". Qualunque sia, resta una gran bella tonalità, versatile, che credo possa funzionare su molte e differenti carnagioni e che (spoiler!) è la mia preferita tra i blush Liquid Tech. Crea un effetto salutare senza strafare (calcolate che in foto ho volutamente abbondato altrimenti non si sarebbe visto nulla) e può essere abbinato facilmente a svariati rossetti e makeup. Ecco, a me piace molto.


Cupido
Nabla cupido blush liquid tech swatch

Il rossetto abbinato non è esattamente la scelta migliore che potessi fare ma okay, passiamo subito oltre. La miglior descrizione di Cupido la fa Nabla scrivendo "color albicocca di tonalità medio chiara". Azzeccatissimo.
Si tratta infatti di un tono caldo, dai richiami aranciati dell'albicocca, che va a riscaldare l'incarnato in modo piacevole - again, anche in questa foto ho calcato apposta la mano.
Da tenere a mente c'è che è davvero calda come tonalità e non a tutti può piacere: personalmente mi ricorda una versione più intensa e con una leggerissima (issima!) venatura mattone in più di Peaches di Mac (o forse ho le allucinazioni visive, chi lo sa) ovvero un blush pesca-aranciato che funziona bene soprattutto nella stagione calda e magari (ma non solo!) con un rosso dalla base calda.


Classic
Nabla Classic blush liquid tech swatch

Più le guardo più mi dico che queste foto-swatch andavano rifatte da capo, ma le avevo pronte nel pc da mesi e la pigrizia ha preso il sopravvento. La qualità è opinabile, la luce pure e il rossetto messo in questa foto è tremendo. Non so bene cosa mi fosse saltato in mente.
Chiudete un occhio e in parte anche l'altro e non fateci troppo caso, please.
Tornando a focalizzarci sul blush, Classic è definito da Nabla come "neutro caldo", anche se io lo percepisco come una sorta di color mattone dalla sfumatura calda e aranciata. L'effetto, o almeno su di me, è quello di una versione più intensa di Cupido. In questa foto non ho calcato la mano e l'ho steso come avrei fatto normalmente con gli altri tre colori: spero si capisca, ma Classic è quello che su una carnagione chiara ha più bisogno di essere dosato.
È vero che Cupido e Classic sono due colori diversi, ma se volete prendere due Liquid Tech blush io vi consiglio di scegliere solo uno dei due e di aggiungere al carrello Fluid Love o Plump come seconda tonalità. Classic può funzionare comunque su chi è molto chiaro (l'applicazione con un pennello duo fibre è quella che preferisco per lui) ma lo consiglierei soprattutto a chi ha una carnagione da media in poi.


Plump
Nabla Plump blush liquid tech swatch

L'ho detto che queste foto erano una peggio dell'altra, aiuto. Non chiedetemi perché qui non ho applicato nessun rossetto, non ne ho la minima idea (tra l'altro vedendo le mie labbra color muro al naturale si capisce perché uso sempre i rossetti, suppongo).
Ancora una volta vi prego di fare uno sforzo immaginativo per migliorare l'immagine e una focalizzazione sul soggetto principale: il blush Liquid Tech che stavolta è nel colore Plump.
La descrizione scritta da Nabla è di un "fucsia in base fredda" e direi che ci siamo.
La consistenza di Plump è l'unica che si discosta dalle altre essendo più liquida, quasi acquosa in senso positivo, piuttosto che cremosa. Questo non compromette la facilità di utilizzo ma anzi, tutto sommato è un punto a favore e ho il sospetto che sia stato prodotto volutamente così: un blush fucsia liquido, dalla texture sottile e dalla pigmentazione modulabile è molto più facile da gestire dello stesso prodotto in versione più densa e con una pigmentazione più elevata. Oserei dire che anzi Plump è il blush Liquid Tech che si applica e sfuma più facilmente.
Nonostante il colore che potrebbe intimorire, l'effetto è in realtà naturale, quasi di un "colorito salutare" che vira al rosa-fucsia. A me piace parecchio, non posso negarlo.


Nabla blush liquid tech


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Cosa, dove, quando, a quanto?
I Nabla Liquid Tech blush sono blush fluidi contenuti in una confezione a penna twist-up che ospita 2ml di prodotto per un costo di 11,50€.
Si tratta di prodotti realizzati con ingredienti naturali, senza siliconi, petrolati, parabeni, pegs, ftalati e sono inoltre vegani e cruelty free - e made in Italy, of course.
Le 4 tonalità di blush sono in vendita sul sito ufficiale Nabla Cosmetics o presso i rivenditori autorizzati come le bioprofumerie (l'elenco completo lo trovate in questo post di Misato).



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Non sono prodotti che mi fanno venire voglia di decantarne le immense lodi per le strade - cosa che invece mi succede con gli ombretti Nabla - ma sono obiettivamente molto validi.
Sfumarli non è complesso, l'effetto matte li rende adatti anche alle pelli miste e la durata su di me è parecchio buona, tanto da poter fare confronti con altri prodotti simili che di naturale negli ingredienti hanno molto poco.
In più se siete amanti dei ritocchi fuori casa, la confezione a penna è senz'altro più comoda, leggera e funzionale di altre - ma vi confesso che il mio amore cosmetico per i blush lo detengono ancora quelli in polvere.
I colori che preferisco sono Fluid Love, in primis, poi Plump e successivamente Cupido. Classic invece è quello che non riesce a far scattare il feeling, essenzialmente perché quando ricerco un effetto similare preferisco rivolgermi a Cupido che risulta meno intenso e quindi, nel mio caso, più veloce da gestire.
Per concludere, non stanno cedendo nemmeno a lungo termine: la scadenza è fissata entro i 12 mesi dall'apertura, i miei l'hanno superata e l'unico dettaglio diverso che ho notato è che il prodotto di Fluid Love si è leggermente separato in alcuni punti - cosa che non sta comunque compromettendo l'utilizzo del prodotto - mentre il resto è tutto ancora perfetto.

Se siete alla ricerca di un blush fluido da portare in viaggio, che magari sia anche naturale o vegan, questi di Nabla possono essere una buona opzione.

Li avete già provati?
Opinioni diverse o in comune?


Nabla blush liquid tech

I prodotti presenti mi sono stati inviati dall'azienda a scopo valutativo. Tuttavia, non sono stata obbligata a parlarne e non vengo pagata per averlo fatto. Il post riflette solo le mie personali ed oneste opinioni, al solito.

Monthly favorites: March 2015

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Prima che anche questo mese ci si avii verso date che farebbero di questo un post ultra ritardatario, è bene che io prema il magico tasto Pubblica.
(la verità è che non sono brava con le introduzioni, ogni mese mi sembra di essere ripetitiva come un metronomo e non sapevo come riempire queste righe iniziali, quindi forse è meglio passare subito alla parte viva del post).


Stila Stay All Day liquid lipstick in Aria*
Resta un mistero il perché io abbia trascorso una quantità di tempo imbarazzante senza usare questo rossetto liquido. Ero ben conscia di averlo al sicuro nel cassetto ma, per qualche ragione non sufficientemente sensata, da tempo non ero invogliata a ritirarlo fuori e ad usarlo. Male.
Me ne sono cosmeticamente reinnamorata.
Aria ha una di quelle combinazioni cromatiche meravigliose che porta a chiedersi perché non lo si è indossato o non lo si indossa tutti i giorni: un mix tra un tono berry ed una punta violacea appena accennata, che cambia radicalmente aspetto a seconda che ci si trovi sotto una luce naturale o sotto una luce artificiale (io lo preferisco nel primo caso perché appare in tutta la sua particolare beltà).
Ne avevo già parlato qui e riconfermo le impressioni iniziali: anche per quanto riguarda la formula non posso lamentarmi. Dopo aver provato troppi numerosi rossetti liquidi matte, la formula degli Stila Saty All Day (20€) la inserisco anzi tra le migliori.



Dior Rosy Glow blush
Questo è uno dei tre, anzi quattro, blush che ho usato a rotazione negli ultimi mesi. Capisco che dalla cialda sembri pure poco usato ma credemi, è tutto il contrario e negli anni continuo a sfruttarlo più spesso di quanto appaia. Il Dior Rosy Glow (42€)è forse (finora) l'unico blush Dior che per me può valere il prezzo che costa - magari con l'ausilio di uno sconto del 20%, ecco. In teoria è pensato per adattare il suo colore in base all'umidità della pelle - così dice Sephora - e direi che anche nella pratica lo fa: nel giro di poco sviluppa un color rosato piacevole, diverso dal tono freddo e shocking della cialda, che risulta visibile ma naturale, dall'effetto bonne mine.



Laura Mercier Silk Créme foundation
Quanto volte ho ormai menzionato questo fondotinta qua sopra? Innumerevoli, ho perso il conto, e forse dovrei anche decidermi a dedicargli una review a se stante con foto del prima/dopo.
Il Silk Créme di Laura Mercier (48€) si riconferma per l'ennesima volta uno dei miei fondotinta preferiti per le cosiddette occasioni. Una cena? Un'uscita? Un evento mondano? Un momento qualunque in cui semplicemente si ricerca coprenza mista a luminosità, ma non eccessiva, assieme ad un effetto dicretamente naturale? La risposta per me è sempre Silk Créme. In marzo l'ho utilizzato più spesso del solito e gli ho voluto cosmeticamente più bene del solito.


Anastasia Beverly Hills liquid lipstick in Heathers
Vabbè. Guardando gli swatch non sorprende che Heathers l'abbia usato già molto e felicemente. È un punto di rosso cupo con una venatura marrone tremendamente nelle mie corde.
Non vorrei aggiungere altro per non essere ridondante rispetto al post review, ma devo comunque dire che scalando la classifica e potrebbe anche arrivare ad essere il mio colore preferito tra i rossetti liquidi di Anastasia (20$).
(mi spiace però che il decoro sulla confezione sembri sgretolarsi ogni settimana di più...)




Kat Von D liquid lipstick in Lolita
Qual prevedibilità!
Colpevole, Vostro Onore. Ho ceduto alla fama (e agli swatch) di questa tinta labbra chiacchierata urbi et orbi. Forse me ne servirebbero altri dieci confezioni per quanto è splendido il colore ma non vorrei esagerare. Anche se proprio sul colore merita di essere aperta una parentesi: Lolita è infatti molto richiesto, va sold out nel giro di poco su Sephora USA (ça va sans dire, non è in vendita in Europa) e l'azienda s'è trovata a produrre già tre partite diverse da dicembre 2014. Tre partite con tre colori differenti, però. Quella in mio possesso è la terza e ultima versione, che è un color "my lips but better" che viaggia nel territorio del rosa antico con una buona quantità di marrone all'interno. La prima versione originaria è un po' più rosata, mentre la seconda è molto molto più marrone e di rosa ha davvero poco nulla.
La mia preferita è quella in mio possesso e spero che gli elfi aiutanti di Kat Von D non vadano a cambiarne nuovamente la tonalità (dai no).
La formulazione è più sottile rispetto ad altri rossetti liquidi Kat Von D che ho provato ma la trovo molto buona e paradossalmente confortevole - per essere un rossetto opaco.
Il mese scorso l'ho indossato molto spesso nelle occasioni più disparate, soprattutto quelle che richiedono un profilo particolarmente basso: ridefinisce le labbra in modo esteticamente piacevole e senza strafare, pur essendo un rossetto liquido opaco.
(ps: forse si nota che anche il decoro su questa confezione sta venendo meno pur essendo stata trattata coi guanti. Sono perplessa.)



Di Luca Milano balsamo ylang-ylang
Del balsamo Di Luca Milano a pH bilanciato (16€) avevo già accennato qualcosa qui: era ancora troppo presto per pronunciarmi, ma mi aveva colpita molto, molto in positivo. A distanza di quasi due mesi non potevo non inserirlo in un round di preferiti. Non è un lasso di tempo adeguato per sbilanciarmi fino al punto di definirlo "il miglior balsamo mai provato negli ultimi anni", ma è sicuramente adeguato per appuntargli la medaglia di "tra i preferiti".
Non lo so cos'abbia - in realtà sì, ho letto gli ingredienti, ma non è questo il punto - ma sui miei capelli apporta una sorta di magia. Come raccontavo in questo post, era da tempo che non avevo grandi simpatie per i balsami, convinta di avere dei capelli che odiano un nutrimento/idratazione eccessivi. Ebbene, ritiro parte di quanto detto. I miei capelli odiano la maggior parte dei balsami, ma questo lo amano particolarmente.
Riesce ad ammorbidirmi i capelli pur mantenendoli leggeri e per nulla appesantiti (cosa per me fondamentale) e, nonostante sembri assurdo, è come se contribuisse ad enfatizzare il mosso dei capelli (mossi di natura); il che è un altro punto per me fondamentale nei prodotti per capelli - vade retro formule liscianti. Ho recentemente usato il balsamo che prima consideravo il mio preferito in assoluto e devo ammettere che per il momento preferisco ancor di più questo di Di Luca.


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Anche per l'edizione di marzo è tutto!
Manca solo la fatidica domanda di rito: abbiamo qualche preferito in comune?
Avete provato anche voi uno dei prodotti menzionati?

Collana Stradivarius
Kerrie Hess calendar


*PR Sample

Dior Cheek & Lip Glow | swatch & review

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Dior cheek & lip glow

Se c'è un prodotto che per me è valido tutto l'anno ma in primavera torna ad essere usato con estrema frequenza, nonché infilato nella trousse da borsa per essere sempre a portata di mano, quello è il blush effetto bonne mine. Di solito prediligo versioni in polvere compatta ma anche questa sua declinazione di Dior in formato gel ha la sua ragion d'essere.


Dior cheek & lip glow

Di fronte a queste cose la mia razionalità subisce un brusco calo.
C'è qualcosa nei prodotti "tecnologia Color Reveal" / "colore personalizzato in base al pH" / "colore personalizzato in baso al calore" che esercita in me un'attrattiva non indifferente e senza un motivo razionale davvero valido.
Tutto è iniziato col fu Mood Swing gloss di Too Faced anni or sono ed è proseguito più recentemente col blush Dior Rosy Glow, fino ad arrivare a quest'altro prodotto Dior (Dior non produrne altri perché vorrei risparmiare, grazie mille - Ale).

Il Dior Cheek & Lip Glow è infatti un gel liquido per guance e labbra con una tecnologia "Fresh Color Reveal" - parola di Sephora - che dovrebbe permettere al colore di svilupparsi man mano e adattarsi alla persona. Prendiamola per buona.

Dior cheek & lip glow

Formula
La consistenza del Dior Cheek & Lip Glow è quella di un gel abbastanza liquido, non tanto denso da rendere difficile la stesura ma nemmeno liquido da essere difficile da gestire.
L'applicatore, che al primo utilizzo può sembrare scomodo, in realtà è perfetto per prelevare e applicare un prodotto dalla simile texture.
Se in questo post dicevo di non fidarmi ad applicare i blush liquidi direttamente sulla guancia, ciò non vale per questo di Dior: la sua texture è infatti così leggera, sottile e acquosa in senso positivo che risulta facilissima da applicare e da sfumare, senza l'alto rischio di macchie (non è a presa rapida e lascia secondi su secondi di tempo per essere sfumata).
Da subito la pigmentazione sembra assente ma questa è la particolarità del prodotto, al cui colore serve un minuto prima di venire fuori. Resta comunque bassa e l'effetto finale è tenue e naturale.
Data la sua leggerezza, è anche possibile stratificare il prodotto più volte senza che acquisti spessore - tenendo comunque a mente che il risultato difficilmente sarà saturo come quello di un blush in polvere steso con mano pesante.
nota a margine: il finish è opaco mente l'odore e il sapore sono mentolati. Se mi seguite da tempo saprete già della mia idiosincrasia per qualunque prodotto labbra alla menta (eww!) ma questo tuttavia non risulta fastidioso nemmeno a me e la sensazione di freschezza sulle labbra svanisce in fretta, mentre sulle guance è totalmente assente.

Applicazione
Il miglior metodo di applicazione è sicuramente con le dita.
Sfumandolo si ottiene un effetto leggerissimo che, a mio gusto, deve essere stratificato; mentre tamponandolo diventa un po' più intenso.
Personalmente preferisco passare l'applicatore a sfera direttamente sulla guancia e proseguire tamponando con le dita, in modo da scaldare il prodotto e farlo asciugare più in fretta.


Dior cheek & lip glow

Durata
Ciò che mi ha convinta ad acquistarlo sono state le innumerevoli review lette, che ne decantavano tutte la durata straordinaria "da un giorno intero".
Mi piace moltissimo la consistenza, apprezzo altrettanto il colore e ne amo l'effetto, ma ciò che a me ha deluso è stata proprio la durata: non me ne capacito neppure io perché sfido a trovare un'altra review che non la elenchi tra i pregi, ma dopo settimane di prove è giunto il momento di affrontare la realtà: a me dura poco. Ecco.
L'ho applicato sopra a tre fondotinta diversi partendo col Bourjois Healthy Mix Serum. Svanito dopo poche ore. Ho pensato che potesse essere colpa del fondotinta che non ha una durata eccelsa e sono quindi passata all'Armani Luminous Silk. Stessa storia.
Rouge Bunny Rouge Milk Aquarelle? Uguale.
Mi rendo conto che, per ovvi motivi, un prodotto non possa macchiare la pelle se viene applicato sopra ad uno strato di fondotinta, ma mi aspettavo comunque una resistenza media.
Il Cheek & Lip Glow a me dura invece circa 3 ore.
Applicato direttamente sulla pelle tende a macchiare e a durare molto di più, ma considerando che non esco mai di casa senza almeno almeno uno strato di crema colorata con fattore SPF...
Resta un bel prodotto ed anche facile da ritoccare in giro, ma per il prezzo che ha di listino devo ammettere che mi aspettavo una performance migliore - sarà la mia pelle? Sarà un Gomblotto? Saranno gli dei della parsimonia che mi vogliono dire qualcosa tipo 'così impari a non infilare i soldi nel salvadaio la prossima volta'? Chi lo sa.
Sappiate quindi che se da una parte moltissime se lo ritrovano intatto a fine giornata, dall'altra c'è chi dopo una mattinata di lezioni (con l'aria condizionata e con una pelle pure secca) poi ne ritrova invece solo un vago ricordo.

Labbra
Sulle labbra la durata subisce variazioni a seconda che si mangi o meno: in generale non è elevata e su di me arriva a circa 2-3 ore ma, se si mangia qualcosa anche di poco impegnativo, svanisce al 90%.
Pensavo che tingesse al livello dei Glossy Stain di YSL, ad esempio, ma non è così e quello che invece crea è soprattutto una patina di colore, dal finish opaco, che tinge in maniera davvero tenue e poco percettibile anche su labbra chiarissime come le mie.
Il comfort è nella media: non secca particolarmente ma non lo sento nemmeno indicato nei giorni in cui le labbra sono aride.

Dior cheek & lip glow swatch

Colore
Okay tutto molto bello, ma l'effetto?
Beh, l'effetto è stupendo.
Viene definito bonne mine ma io lo chiamo anche "blush à la Lisa Eldridge".
Leggero, fresco, naturalissimo.
La tonalità corallo neon della boccetta potrebbe trarre in inganno, ma il colore che si sviluppa è in realtà rosato e tenue. È più visibile sul viso che negli swatch sulla mano ma parliamo comunque di un prodotto che resta molto delicato e, avendolo provato solo sulla mia carnagione chiara, non ho nemmeno idea di come potrebbe comportarsi su un incarnato più scuro. A scatola chiusa non lo consiglio comunque ad un NW/NC25 in su, forse anche N20.

Dior cheek & lip glow swatch
Dior Cheek & Lip Glow swatch

Dior Cheek & Lip Glow swatch
Dior cheek & lip glow swatch
Swatch su NC15.
Una stesura stratificata sulle guance
Uno strato sulle labbra

Dior cheek & lip glow swatch

L'effetto sulle labbra con due strati: all'inizio è lucido ma dopo un minuto si opacizza.

Dior cheek & lip glow review


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Cosa, dove, quando, a quanto?
Dior Cheek & Lip Glow è un gel multiuso per labbra e guance, contenuto in una boccetta da 10ml ad un costo di 34€. Nasce come edizione limitata ma mi sorge il dubbio che sia stato inserito nella linea permanente perché da Sephora è scomparsa la scritta Limited Edition.
È in vendita presso tutte le profumerie che trattano il marchio Dior.

* * * *

Il Dior Cheek & Lip Glow per me è in definitiva un blush per chi odia il blush, per chi ricerca un effetto estremamente naturale, bonne mine, o per chi viaggia e si ritrova spesso a truccarsi fuori casa (essendo grande quanto una boccetta di smalto è piccolo e leggero). La conditio sine qua non è però quella di avere una carnagione abbastanza chiara.
Parlo di blush perché trovo che sulle labbra non renda altrettanto e che questa funzione sia secondaria e in più. Della serie: mi ritrovo in giro senza aver truccato le labbra, non ho un balsamo colorato in borsa e con questo ho la possibilità di colorare le labbra in velocità. Ma non è comunque un prodotto che metterei nel cassetto dei rossetti.

L'effetto finale mi piace tantissimo: è fresco, estivo, pulito. Radioso.
La sua grande pecca però nel mio caso resta la durata. Sicuramente alla maggior parte delle ragazze dura tutto il giorno, ma dal canto mio non mi sento di consigliarlo senza riserve, considerando anche il prezzo di partenza.
Se avete comunque un 20% di sconto Sephora che vi avanza, dategli un'occhiata e provatelo; se la durata su di voi dovesse rivelarsi ottima, l'acquisto ne varrebbe la pena.

L'avete magari già provato?
Su di voi dura e solo il mio caso resta un mistero irrisolto?

Dior cheek & lip glow

Laura Mercier golden honey musk | Lazy Sunday

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Laura Mercier golden honey musk

Primo post della serie Lazy Sunday, di cui trovate i dettagli qui. Non ci sarà un post ogni domenica, ma l'idea è quella di pubblicare in questo giorno eventuali post sui prodotti per il corpo-doccia-bagno.
Il calcio d'inizio ho pensato di darlo con due cose che non sono semplicissime da reperire (perché ci fai questo, Laura Mercier?) ma che si sono rivelate tra le mie preferite in assoluto.

Laura Mercier golden honey musk

Non avevo mai sentito parlare di questa fragranza Laura Mercier prima di avvistare questo duo tra i saldi su SpaceNK lo scorso inverno. Il prezzo non era altissimo perché dimezzato rispetto a quello di listino - già di per sé conveniente rispetto alle full size singole - e la descrizione suonava invitante, tanto che sono finita con l'aggiungerlo al carrello ed acquistarlo alla cieca (non esattamente alla cieca, ma non mi viene in mente un corrispettivo a livello olfattivo, ecco).
Ho incrociato le dita restando fiduciosa e pensando che difficilmente le profumazioni Laura Mercier creano delusioni (anche se mi è successo una volta, ma questo sarà materiale per un altro post) e, col senno di poi, mi è andata così bene che ne avrei potute acquistare due confezioni.

Golden Honey Musk infatti è un odore esclusivo di questo duo e della candela abbinata che, per il momento, Laura Mercier non sembra voler introdurre nella linea permanente - male male Laura, ripensaci!
Ripensaci perché questa, assieme ad Ambre Vanille, è la profumazione più inebriante e paradisiaca di tutta la linea (oh vabè, a mio avviso). E dico proprio inebriante e proprio paradisiaca.
Sapete che non uso aggettivi simili o superlativi assoluti a caso o tanto per, ma per questi prodotti non posso farne a meno.

Laura Mercier golden honey musk

Golden Honey Musk ha quasi la complessità di un profumo vero e proprio, con un insieme di note diverse che si uniscono per creare una composizione molto particolare per dei prodotti corpo: ha un sapore di miele che non ci si aspetta, assieme ad un'intensità ed una durata non indifferenti.
Se amate le profumazioni deboli e delicate e sopportate poco le creme molto profumate, questi prodotti difficilmente faranno al caso vostro perché sono anzi intensi ed ostinati. Quando li utilizzo mi assicuro di non voler utilizzare altri profumi prima di uscire perché Golden Honey Musk gli ruberebbe la scena o andrebbe a mescolarvisi - non amo sovrapporre profumi diversi.

La descrizione ufficiale è quella di
"una fragranza ispirata alla dolcezza del miele dei mercati in Provenza. Si fonda sull'essenza della cera d'api questa delicata sfumatura floreale, scaldata dall'ambra, dal sandalo e dal muschio".
Non sono una grande amante del profumo del miele poiché spesso lo trovo dolce, stucchevole e dalla riuscita troppo artificiale in questo genere di prodotti per il corpo.
Dall'altra parte non mi ritengo neppure una fan degli aromi orientaleggianti (anzi!) come l'ambra e il sandalo, quindi sulla carta questa fragranza non dovrebbe essere nelle mie corde. Invece, nella pratica, la dolcezza del miele stemperata dall'ambra e dal muschio ne fa un profumo meraviglioso.
Sulla pelle all'inizio si sente il miele, che non appare troppo artificiale né stucchevolmente dolce, ma in fretta prendono il sopravvento il muschio e l'ambra. Che a loro volta non risultano troppo speziati ed esotici (not a fan!) grazie alla presenza del miele.
Sembra assurdo scrivere tutto questo poema per l'odore di due prodotti per il bagno ma quando dicevo che ha quasi la complessità di un profumo reale non stavo scherzando.
Il risultato è una fragranza un po' dolce, un po' speziata, dove si sentono (o almeno per me è così) il muschio e l'ambra ancor più del miele. Non è artificiale, non sa del classico dolce che ci si aspetta né di una comune crema corpo: se qualcuno lo scambiasse per l'odore di un eau de parfum anziché di una crema, non mi stupirei.

Laura Mercier golden honey musk

Il duo è composto da un prodotto per la vasca da bagno (o da utilizzare al posto del bagnoschiuma se avete solo la doccia!) ed una delle creme corpo Laura Mercier sottoforma di body soufflé.

Honey Bath
Laura Mercier Honey bath golden musk
Laura Mercier Honey bath golden musk

È un prodotto che Laura Mercier produce declinato nelle varie fragranze ma questo è il primo che provo.
Non ho idea se anche negli altri aromi la qualità sia la medesima, ma l'Honey Bath Golden Honey Musk è una cosa che lévamose (alti tecnicismi).
La profumazione è quella descritta finora, con l'eccezione che non varia durante il tempo ma si apre direttamente con un mix splendidamente bilanciato di dolcezza, muschio ed ambra. La consistenza rasenta davvero quella del miele nei barattoli e la confezione, con quello spargimiele, è il tocco in più che aiuta a dare un'idea di prodotto (esoso) per quei momenti in cui si chiude il mondo fuori dal bagno e si decide di trattarsi (più che) bene.
Questi prodotti per la vasca preferisco sempre versarli all'inizio, in modo che il getto d'acqua favorisca la formazione delle bolle, ma con l'Honey Bath non c'è da aspettarsi un mega di strato di schiuma come quello che creano gli spumanti di Lush, se avete presente il genere.
Con questo le bolle non straborderanno dalla vasca ma in compenso saranno durature.
La sua ragion d'essere principale però, per me resta quella di profumare l'acqua e la pelle - e tutto il bagno anche per ore e ore, avviso.

Laura Mercier Honey bath golden musk


Soufflé Body Crème
Laura Mercier golden honey souffle

Il mio step preferito di tutta questa faccenda di bagni e docce: la crema corpo.
Quelle di Laura Mercier vengono chiamate body soufflé e non a caso, vista la loro consistenza soffice e morbida. È fissa e non si muove se ruotate il barattolo, ma al contempo si spalma piacevolmente senza fare attrito e senza avere la corposità di un burro, né tantomeno la pesantezza.
Si assorbono in fretta senza essere pesanti e lasciano la pelle morbida e, per quanto sembri impossibile, anche discretamente idratata fino al giorno seguente.
La profumazione di Golden Honey Musk rimane sulla pelle per quasi l'intera giornata o, se come me lo si applica prima di andare a letto, la notte seguente il pigiama avrà ancora una scia di miele, muschio e ambra.


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Cosa, dove, quando, a quanto?
Il duo Golden Honey Musk di Laura Mercier comprende un barattolo di Honey Bath e uno di Body Soufflé, entrambi da 170g. Non sono full size - quelle racchiudono 300g - ma non sono nemmeno disponibili sfusi in questa taglia. Questo duo è uscito con la collezione invernale ma visto che i prodotti corpo Laura Mercier non sono gettonatissimi credo che ci siano buone possibilità di trovarlo ancora disponibili ai vari corner Coin o nel negozio di Stefano Saccani. Il prezzo di listino è di 35£ o 50$ e se da SpaceNK è esaurito, si trova invece ancora sul sito ufficiale Laura Mercier o qui su ebay.

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Laura Mercier Honey bath golden musk

Li adoro.
Adoro soprattutto la crema ma a causa del profumo meraviglioso e originale (per questo genere di prodotto) adoro anche il miele da bagno. Li sto centellinando e spero che Laura Mercier decida di introdurre questa profumazione tra la linea permanente, in full size, coi prodotti sfusi e la renda di più facile reperibilità.
Sono prodotti molto costosi e questo non lo posso negare. Tra l'altro è anche un po' complesso parlare di un soufflé corpo e di un bagnoschiuma per la vasca da più di 40€ perché la domanda più lecita nonché la prima che viene in mente credo che sia "ma perché?".
Eppure questo è uno dei rari casi dove, secondo me, i prodotti valgono e possono valere anche il prezzo (a tal proposito consiglio di tenerli d'occhio nei periodi dei saldi e sotto le feste, quando escono molti set convenienti).
Magari non varrebbero la cifra esosissima di un barattolone da 300g, ma il set in sé vale la pena se si cerca un qualcosa che non sia da usare tutti i giorni ma da dedicare a momenti di relax premio in cui trattarsi meglio del solito.
ça va sans dire, non sono prodotti pensati per chi ricerca un idratazione supersonica, una crema adatta a particolari esigenze ed un inci di tutto rispetto, ma li trovo comunque di qualità, se per qualità prendiamo l'aspetto della profumazione, delle consistenze e dell'esperienza da SPA casalinga (ah ed anche il fatto di poter risparmiare sulla boccetta di profumo).

Se vi capita di imbattervi in questo duo durante un giro di perlustrazione da Coin, il mio consiglio è di dargli decisamente un'occhiata. Mi rendo conto di contraddire ciò che avevo detto in questo post, ovvero "scappate e non provatelo perché crea dipendenza", ma ci sono rischi che vanno corsi. Ed innamorarsi di questo profumo è uno di questi. Sì.
(Per limitare i danni, vi consiglio di far finta di nulla e di non considerare l'esistenza di tutte le altre profumazioni gourmet di Laura Mercier, specialmente Ambre Vanille e Fresh Fig, alla larga anche da loro).


Laura Mercier golden honey musk

Throwback thursday beauty edition n°1

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Sono una di quelle persone che fatica a gettare le cose.
Una maglia che non indosso più ma che mi ricorda il ginnasio.
Un diario vecchio e malconcio che non serve a nulla ma racchiude ricordi tangibili.
Vecchi sms che fa male il solo pensare di rileggerli e non rileggerò mai ma non li cancello perché no.
Ed anche le cose più futili. Come il makeup scaduto e databile col C14 che però ha segnato un'epoca.
E sapevo che prima o poi anche quest'ultimo mi sarebbe tornato utile (Real Time e accumulatori seriali di cose prive di senso non mi avrete perché qua teniamo roba utile, ah!).
L'idea mi è nata vedendo un post di una blogger inglese, che ripresentava delle vecchie glorie del blogging di cui parlavano tutti fino a 2-3 anni fa, e poi vedendo ovviamente anche i vari post throwback giornodellasettimana - che consistono nel pubblicare foto del passato.
Non sono il tipo di persona che si sentirebbe a suo agio nel mostrare pubblicamente gli aspetti salienti (ma anche quotidiani) della propria vita, tanto che si sarà notato dall'impostazione che preferisco mantenere sulla pagina Facebook, e mi sentirei ancor meno "me" nel pubblicare vecchie foto e condividere col mondo "i vecchi tempi".
Però però però perché non andare indietro nel tempo parlando di cimeli storici relativi al makeup. Questo si può fare.
Ed è da qui che nasce l'idea di questa serie di post dall'utilità davvero dubbia, ma magari può sempre servire una lettura che intrattenga durante il pranzo? Durante il the delle cinque? Che possa conciliare il sonno? Qualcosa del genere.
Non ci saranno post di questa serie tutti i giovedì, ma quando ci saranno, saranno pubblicati in tale giornata (sono aperte le scommesse su quanto tempo impiegherò prima di sgarrare).

lntanto questo primo episodio ha visto il ritrovamento del reperto n°1.
Datazione: 2004
Descrizione del ritrovamento:Fondotinta Diorskin Ultra-Mat


Amarcord: si ringrazia il vecchio libro di versioni di greco per essersi prestato come sfondo

Il fondotinta è stato un cosmetico che ho iniziato ad usare qualche rara volta a 15 anni per farlo poi diventare di routine a 16. Non ricordo bene nemmeno com'è iniziato il tutto, ho provato a sforzarmi ma niente, nebbia.
Fortunatamente non ho mai avuto grandi problemi di pelle né di acne adolescenziale e non ho idea di come io sia venuta a conoscenza di questo prodotto, fattostà che mia mamma acconsentì a regalarmi il mio primo vero cosmetico costoso coi controcavoli ed io ne fui felicissima - forse in occasione di un matrimonio ma non ci giurerei.
Non ho ricordi di aver provato altri fondotinta e credo di aver iniziato direttamente con questo, quasi sicuramente sotto consiglio di un'addetta alla vendita e quasi sicuramente in una profumeria Douglas, visto che Sephora doveva ancora aprire i battenti.
Ai tempi una boccetta mi durava più di un anno e lo applicavo per uniformare ma anche per colorare (parola chiave...).

Non sapevo cosa fosse un correttore per le imperfezioni - e nemmeno un correttore in generale - quindi facevo tutto con questo prodotto. Non avevo idea dell'utilità dei pennelli da trucco (davvero il fondotinta andava messo col pennello? Ma siamo sicuri che già esistevano nei negozi?) e se da un lato fortunatamente non avevo nemmeno la concezione che il fondotinta dovesse coprirmi come un cerone, dall'altro non avevo capito che andava scelto dello stesso tono del proprio incarnato.
Ne applicavo una piccola quantità sul viso con le mani, come fosse una crema. Anche la mattina alle 7.00 prima di correre a prendere l'autobus per andare a scuola. E se necessario lo applicavo anche sulle scale di casa, al buio.
Beati i commenti della mia amica e compagna di banco, quando nelle mattine in cui ero uscita più in fretta del solito mi faceva notare che:
"Ale ma come l'hai messo 'sto fondotinta? Hai la riga arancione a metà guancia, sfumalo!".
(Visto che sordido passato? Altro che il blog)
Ma era pur sempre il 2004.
Erano anni in cui Youtube ancora non esisteva, in cui Milkshake di Kelis risuonava pure troppo, in cui ho scoperto i Coldplay, in cui finiva Dawson's Creek, in cui compravo il mio primo paio di ballerine da mettere solo per le uscite eleganti, in cui non esistevano ancora gli skinny jeans, in cui anche sulla luna avevano le Onitsuka Tiger e anni che evidentemente risentivano ancora di qualche strascico dei '90.
E se il fondotinta colorava non si offendeva nessuno, anzi.
(momento di espressione attonita e sconsolata e di ticchettii del tempo che passa, per i quali vi rimando qui)
A mia discolpa posso dire che ai tempi non c'era tutta la conoscenza del makeup che dilaga attualmente e anzi, non v'erano neppure tutti i prodotti e le colorazioni a cui abbiamo accesso al giorno d'oggi. 
Salvataggio in corner.

Credo che in quei periodi non esistesse nemmeno la tonalità attualmente più chiara nella gamma Dior (la 010), ma so che la geniale idea fu quella di acquistare felicemente la 020, che di fatto è di un tono più scura del mio viso.
Ah, che meraviglia.
Ma ero giovane e inesperta e tre gocce di fondotinta+gloss+matita bastavano per farmi sentire splendida (per i 5 minuti in cui la mia bassissima autostima adolescenziale me lo permetteva) e per farmi sentire truccata di tutto punto per una serata and I regret nothing. Più o meno.
Questo fondotinta Dior aveva inoltre un finish totalmente matte, che detta così la sola idea mi atterrisce ma credo che in fin dei conti non si sposasse male con la mia pelle un po' mista di adolescente. La texture me la ricordavo più pastosa, mentre aprendolo oggi ho notato che è più cremosa e meno pesante di quanto pensassi (non l'ho applicato sul viso). Provandolo sulla mano tutto sommato credo che per l'epoca fosse stato effettivamente un buon fondotinta, che non creava un risultato troppo finto da cerone.



Dopo aver terminato la prima boccetta andai a comprarne una seconda con mia mamma: non ero solita utilizzare makeup tanto costosi (gli occhi sgranati con cui guardavo la trousse tutta Chanel e YSL della mia amica...) ma per il fondotinta mi era concesso.
Utilizzai la seconda boccetta quasi fino in fondo e lì la abbandonai, come si vede nella foto, smettendo praticamente di truccarmi per qualche anno, eccezion fatta per la matita nera attorno agli occhi che è stato un mio "mai senza" per ere geologiche. Ma questa è un'altra storia.


Voi a che età avete iniziato ad avvicinarvi ai fondotinta?
Ditemi che sepolti nel passato nascondete anche voi dei reati cosmetici!

Nabla rossetti Diva Crime | swatches & confronti

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Nabla rossetti Diva Crime
PR Sample

Se n'è parlato per settimane e se ne parla ancora di più dalla data di lancio: i primi rossetti in stick di Nabla, i Diva Crime. Descritti come rossetti opachi, sono disponibili in 9 colori ma questo post ne prevede 7.
Li sto provando da qualche giorno ed è il caso di scrivere pixel su bianco qualche prima impressione iniziale, prima che in mezzo alla tonnellata di post sui Diva Crime questo risulti più ridondante e inutile di quanto non sia già adesso.
Ma poi, Alter Ego assomiglia a All Fired Up di Mac? Ombre Rose assomiglia a Mehr di Mac? Domina è come Sin di Mac? Questi e altri confronti qui di seguito!
(che brutta cosa, sembra uno slogan pubblicitario ma non mi veniva un'intro migliore)


Nabla rossetti Diva Crime

"i rossetti Diva Crime accostano al finish matte una texture densa, sottile e coprente dalla prima passata, pensata per essere costruibile nell'applicazione rimanendo senza peso sulle labbra"

Nabla ci ha ascoltati e a fianco ai pre-esistenti Liquid Tech Lip Color ora sono presenti dei veri e propri rossetti in stick. E pure dal finish matte o semi-matte. *gaudio e giubilo nel regno*
I Diva Crime sono inoltre rossetti tascabili nel packaging ma non nella quantità: sono grandi poco meno di 6cm eppure contengono 4.2g di prodotto, quando il rossetto medio si aggira intorno a 3-3.5g.

Per quanto riguarda la formula potrei copia-incollare di nuovo la descrizione ufficiale, perché sono così per davvero.
I Diva Crime hanno una texture cremosa e scorrevolissima: alcuni colori sono più cremosi/fermi di altri, ma tutti sono comunque morbidi, lisci, scorrevoli, non fanno attrito nemmeno a livello del contorno labbra e per questo possono essere applicati anche direttamente dallo stick (ma essendo io una perfezionista maniacale preferisco usare il pennellino per i colori più d'impatto).
Pur essendo cremosi sono effettivamente leggeri a non fanno molto strato sulle labbra ma, al contempo, la pigmentazione è altissima ed il colore appare saturo sin dalla prima passata - grazie anche a questo aspetto non serve fare più passate di prodotto e quindi lo strato che si crea è veramente minimo ed è inoltre possibile ritoccarli dopo qualche ora senza temere accumuli ingestibili (e brutti) di prodotto.

Nabla rossetti Diva Crime

"Ma se la consistenza è cremosa, sbava!". E invece.
Li ho provati tutti per ore e ore da quando mi sono arrivati e non mi è mai successo che sbavassero.
La chiave suppongo che risieda nel fatto che questi rossetti, dopo poco, è come se si asciugassero un po' e diventassero più matte di quanto non lo siano appena applicati.
Da subito sono satinati o semi-matte, dopo un lasso di tempo che varia a seconda dei colori e che non ho calcolato diventano matte o semi-matte, a seconda della base di partenza poiché alcuni colori sono infatti più opachi di altri. Se amate solo i rossetti matte secchi e super opachi in stile RetroMatte di Mac o i Pastello di Mulac o vi aspettate un risultato da rossetto liquido, questi di Nabla difficilmente incontreranno i vostri gusti perché hanno un finish opaco più blando - ma che al contempo non si può proprio definire lucido. Spero che i confronti fatti qui sotto con altri rossetti di vari finish, matte e non, aiutino a farsi un'idea anche dell'effetto finale.

In generale un po' tutti i Diva Crime hanno una formula che mi sarei aspettata poco duratura, vuoi per la morbidezza, vuoi per e la scorrevolezza. Invece mi sono dovuta ricredere perché di fatto durano e parecchio. Una volta che si sono assestati sulle labbra vi restano saldi. Sopravvivono a pasti (non oleosi), tazze di the, chiacchiere e alcuni colori a me sono arrivati in buone condizioni anche a 6-7 ore.
Non sono anti-trasfert e qualche residuo seppur leggero lo lasciano, ma più passa il tempo, più si assestano, meno tracce lasciano. E thumbs up anche per l'aspetto del comfort: non c'è da aspettarsi un rossetto idratante o con le proprietà di una formula sheer o lucida, ma nonostante il passare delle ore non ho mai sentito le labbra implorare pietà (né il burrocacao), non si seccano, non si screpolano né fanno quel fantasmagorico effetto della carta pesta.
Nonostante li stia provando mattina, pomeriggio e sera da più giorni di fila, le mie labbra non ne stanno risentendo - cosa che invece non posso sempre fare con formule come i Retromatte di Mac, tranne che in estate.
Di norma più un prodotto è secco, più a me crea la classica riga di accumulo nella parte interna delle labbra e, anzi, mi succede in misura diversa con la maggior parte dei rossetti esistenti - così spesso che ormai non lo menziono nemmeno più nei post, è normale amministrazione, è così e vabbè. Eppure con questi mi è successo solo con Rouge Mon Amour e nessun altro.

Nabla rossetti Diva Crime
Domina, Alter Ego, Across the Universe, Rouge mon Amour, Panta Rei, Ombre Rose, Portrait
Volevo concludere questo poema con qualche confronto con formule di rossetti più note, giusto per dare un'idea in più a chi magari non ha possibilità di provarli di persona, ma la verità è che non mi viene in mente nulla di simile.
Dalla descrizione pensavo fossero come i matte (spettacolari) di Charlotte Tilbury ma a ben vedere quella formula è diversa: più matte, meno pigmentata, molto molto meno satura, scorrevole ma non così cremosa - col comfort siamo più o meno lì, forse Charlotte Tilbury ha un punto in più.
Rispetto ai Retromatte di Mac non c'entrano nulla mentre si avvicinano di più ai matte (Mac) di nuova generazione come quelli delle ultime uscite (Mehr, Damn Glamorous...), che sono più confortevoli e cremosi dei vecchi. Però i Diva Crime risultano ancor più cremosi e molto più scorrevoli. Il finish per alcuni colori si avvicina, per altri meno.
I Nabla hanno una cremosità ed una scorrevolezza che mi ricordano quelle degi rossetti Audacious di Nars, ma il resto della formula è totalmente diverso.
I rossetti Wet'n'Wild MegaLast sono altrettanto saturi e pigmentati nel colore ma anche qui, la formula è diversa, molto più densa e spessa.

Nabla rossetti Diva Crime
Domina, Alter Ego, Across the Universe, Rouge mon Amour, Panta Rei, Ombre Rose, Portrait
Le tonalità disponibili come già accennato sono 9 ma qui ve ne sono 7. Mancano all'appello Vertigo, un color orchidea che temo potrebbe odiare me e la mia carnagione da Simpson, ed il nude Paloma.

Nabla rossetti Diva Crime swatch
Domina, Rouge mon Amour, Alter Ego, Across the Universe, Ombre Rose, Panta Rei, Portrait


Nabla Panta Rei
Nabla panta rei swatch rossetto

"Panta Rei è un tono medio rosato con una componente attenuata di rosso all'interno"

Qui potrei fare una citazione aulica, di quelle di elevatissima cultura che fanno restare sbigottito l'interlocutore. Tipo questa. Ma non lo farò. Non lo farò. In fondo ho una dignità.
(praticamente mezzo web di fronte a questo colore ha citato Eraclito. Ed io il Brucaliffo. Passiamo oltre).
Il fatto è che Panta Rei è un colore un po' complesso da descrivere e non so bene da dove partire.
Nemmeno dove arrivare, se è per quello.
È un rosa ma non è un rosa. È aranciato ma non proprio. È spento ma non del tutto - anzi per i miei standard è brillante e primaverile ma vi parla una che porta questi colori anche per fare la spesa e quindi faccio poco testo.
All'inizio mi aveva delusa, ma faccio un mea culpa: a mia libera interpretazione, mi aspettavo un color mattone-rosato sulla scia di Riot di Lime Crime, ben diverso dal reale Panta Rei.
Non è il mio colore preferito fra tutti i Diva Crime ma col passare dei giorni ho imparato ad apprezzarlo. Per l'università e gli impegni da basso profile forse mi vedo meglio con colori più spenti, ma sto rivalutando anche lui.
Credo comunque che per la maggior parte delle persone là fuori possa essere un buon compromesso quotidiano per indossare colore-ma-non-troppo.
Sicuramente è uno di quei toni trasformisti che scommetto cambierà moltissimo a seconda di chi lo indossa, ma credo che, in un modo o nell'altro, possa donare a svariate carnagioni.
La texture, assieme a Portrait, è la più cremosa, forse quasi troppo all'inizio ma si assesta anche lui dopo non molto per diventare semi-opaco.

Nabla panta rei swatch rossetto
Nabla panta rei swatch rossetto

Mac Crosswiresè più acceso e rosato. L'ultimo a destra è il matitone Dolce Vita di Nars, che resta però più pescato (forse anche con una punta mattone in più). La matita Amore di Neveè meno accesa e più rosata. Orchidea di Neveè tutt'altra cosa.


Nabla Portrait
Nabla portrait swatch rossetto

 "Un corallo di media intensità, ben bilanciato nelle componenti di rosa ed arancio.
Contiene una punta di nero che lo rende meno acceso e inesorabilmente elegante"

Sottoscrivo abbastanza la descrizione che ne fa Nabla.
Portrait è quello che definirei un corallo "facile" da portare.
Spesso questi toni sono estremamente accesi, molto aranciati o tanto salmonati.
Portrait è aranciato, ma non arancione. Probabilmente potrebbe essere un'opzione per chi non si vede bene con gli arancioni ma vorrebbe un tono che vi si avvicini.
Sia inoltre ringraziata la punta di nero che lo rende meno sparaflashato: o meglio, nel mio caso è un punto a favore, ma se chiedete a mia madre che porta sempre Brink di Illamasqua e toni simili vi dirà che "è bello ma un po' mi spegne". Quindi è un dato da tenere a mente se i colori con cui vi trovate meglio sono quelli molto accesi.
La formula di Portrait è quella con cui mi sono trovata meno bene all'interno dei Diva Crime: è tra le più cremose ma al di là di questo, pur non sbavando e durando qualche ora, mi sembra che tenda ad infilarsi un po' nelle linee delle labbra segnandole, cosa che gli altri (eccetto forse un po' Ombre Rose) non fanno. E visto che qua siamo pignoli perché di fronte a prodotti che possono meritare voti alti si è più pignoli, mi sembra il caso di farlo presente.

Nabla portrait swatch rossetto
Nabla portrait swatch rossetto

La matita satin Lodhi di Narsè più rosata. Mac Ravishing più aranciato mentre Brink di Illamasquaè più arancione e acceso.


Nabla Ombre Rose
Nabla ombre rose swatch rossetto

"Rosa antico di media tonalità con patinatura mauve, ammorbidito e leggermente
desaturato per via della punta di grigio che contiene al suo interno"

Ombre Rose è un po' più cremoso di altri nella texture e si opacizza in più tempo.
La descrizione che ne fa Nabla direi che è azzeccatissima e non saprei che altro aggiungervi.
Per me rientra in quella (ridotta) schiera di rosa per chi odia i rosa o fatica a portarli, perché non è troppo freddo ma nemmeno caldo, è spento ma nemmeno cupo. E se riesce a portare questi toni quotidianamente persino un Simpson dal sottotono giallo come me, ci sono buone probabilità che anche molte altre persone possano sotterrare l'ascia di guerra nei confronti dei rosa grazie a sfumature simili.

Nabla ombre rose swatch rossetto
Nabla ombre rose swatch rossetto mac mehr

Eppure mi ricordava qualcosa, partendo dalla descrizione fino alle considerazioni di cui sopra, che avevo fatto già in passato per un altro colore: Mehr di Mac!
Si assomigliano? Sono interscambiabili? Dipende dai punti di vista.
Sicuramente Sakura Mochi e la matita Orchidea di Neve sono altri colori, più rosa e senza punta di grigio.

Nabla ombre rose swatch rossetto mehr mac

Io, che sono un PITA (come direbbero oltreoceano) quando si tratta di somiglianze nei colori, qui vedo qualche differenza e stranamente la noto a rossetto applicato piuttosto che sulla mano. Mehr è leggermente più spento perché ha più grigio ed è vagamente meno rosato (e per questo continuo a preferirlo), ma ammetto che sono comunque differenze leggerissime. Un paio di persone mi hanno chiesto se valesse la pena averli entrambi e secondo me non molto, ma giudicate voi in base ai vostri standard.

...3 ore dopo

L'avevo messo al mattino e una volta a casa ho iniziato a fare gli swatch di tutti i rossetti, così ho pensato di iniziare da Ombre Rose e di immortalare le sue condizioni dopo le 3-4 ore trascorse.
Si infila leggermente nelle linee delle labbra tuttavia, non so come la pensiate voi, ma io direi che la durata è promossa!


Nabla Across the Universe
Nabla across the universe swatch rossetto

"Across the Universe è un rossetto fucsia dal sottotono freddo"

Lui diventa più opaco di altri e ha una texture scorrevole ma meno cremosa delle precedenti.
Sarò sincera, non riponevo aspettative particolari su Across the Universe e mi aspettavo un fucsia carino ma come molti altri. Appena visto di persona nello stick poi mi è sembrato così chiaro e rosa che ho pensato si trattasse di quei colori "più rosa shocking che fucsia", in stile Viva Glam Miley di MAC (prossimamente su questi schermi), che mi piacciono sì, ma non rientrano tra le sfumature fucsia che più preferisco in assoluto.
Poi però l'ho provato sulla mano e, a sorpresa, il tratto è stato quello di un fucsia figo. Ma veramente.
(oh vabè, a mio gusto, s'intende). Non lo vedo molto freddo come nella descrizione ufficiale; ai miei occhi appare piuttosto un fucsia con una buona dose di rosso all'interno, ma ben bilanciato, che resta comunque un fucsia e non un sfocia in richiami amarena o simili.
Se i fucsia classici sono spesso troppo freddi su di voi o se ne cercate una sfumatura che non sia eccessivamente accesa, Across the Universe potrebbe essere una buona opzione.

Nabla across the universe swatch rossetto

Rispetto a Girl About Town e Flat Out Fabulous di Mac siamo su un altro pianeta.
Piuttosto, avete presente il famoso rossetto Pleasure Bomb di Mac a edizioni limitata, che andò sold out in un lampo, che viene venduto a cifre astronomiche e che è una punta di fucsia figo? Eh. Ecco.
Sulla mano, volendo essere la precisa maniacale che sono, forse noto una leggerissima(-issima) sfumatura più rosata, forse, in Across the Universe. Ma sulle (mie) labbra l'effetto è il seguente:

...dupe alert!
Nabla across the universe dupe Pleasure Bomb Mac

Riuscireste a distinguerli senza le didascalie?
Io no, né in foto né dal vivo (perché dal vivo sono come in foto), tanto che ho dovuto segnarmi su quale metà stava cosa.
Ho girato tutto il giorno così e nessuno si è accorto di nulla, neanche alla domanda "come lo vedi questo rossetto?". In questa foto spero si noti anche la poca differenza nel finish.
Pleasure Bomb è uno dei matte migliori che Mac abbia fatto negli ultimi anni (colore splendido, confortevole, estremamente duraturo) ed Across the Universe gli tiene testa.
Inserire emoticon con espressione stupita qui: ____
Questaè la situazione delle labbra in foto (metà-metà) dopo 5 ore, un piatto di pasta col sugo e un paio di tazze di the. Nient'altro da aggiungere, Vostro Onore, lascio la parola alla giuria.


Nabla Alter Ego
Nabla alter ego swatch rossetto

"Un fucsia intenso che incontra l'amaranto. Un colore medio-scuro dal sottotono amarena"

Ora. A me viene parecchio difficile parlare di Alter Ego senza usare il CAPS LOCK o una sfilza di punti esclamativi come nei migliori temi degli esaltati. Il fatto è che con questo rossetto è stato un enorme, immenso colpo di fulmine al primo swatch. Quando lo provo non vorrei mai toglierlo. Per me è il perfetto mix di fucsia e rosso. Perfetto.
Avevo alte aspettative nei suoi confronti e sono state soddisfatte se non anche superate.
Ho fiducia nel prossimo e quindi non c'è bisogno di specificare che non lo sto dicendo solo perché "eccèrto te li ha inviati Nabla" o perché "eccèrto, solo perché sono di Nabla", vero? Ottimo!
Alter Ego ha la texture di Across the Universe, cremosa ma non troppo, e il colore è semplice da portare ma al contempo complesso: non è rosso, non è fucsia, non sai in qualche angolo inserirlo se dividi i rossetti per colore (non è il mio caso, ma per dire).
È splendido.
E qui mi fermo prima di sembrare ancor più invasata.

Nabla alterego swatch rossetto
Piazzo un'altra foto perché una sola non bastava.
Ah, sembra disomogeneo ma è solo l'effetto della foto. Dal vivo vi assicuro che è perfettamente uniforme.
(alert: questi toni che tanto adoro non vanno d'accordo con le macchine fotografiche. Spesso vengono rossi o vengono fucsia ma la complessità dei toni è difficile da cogliere. Ma ce l'abbiamo fatta! Su di me, anche lui è prorio così come nelle foto)

Nabla alter ego swatch rossetto all fired up mac
Nabla alter ego swatch rossetto mulac santa claus

Apprezzando molto questi ibridi di rosso e di fucsia, pensavo che avrei trovato qualcosa di identico tra quelli già in mio possesso. Invece no. All Fired Up di Mac è più fragola ed inoltre il finish lo rende una cosa molto diversa e non li vedo affatto interscambiabili. Luxembourg di Narsè più fucsia e più acceso. Santa Claus di Mulacè più rosso e vagamente più profondo, mentre il Prolongwear Perpetual Flame di Mac e la matita Sfilata di Neve non c'entrano nulla.


Nabla Rouge Mon Amour
Nabla rouge mon amour swatch rossetto

"Un rosso acceso e saturo in base blu.
Tecnicamente è un porpora chiaro che si avvicina al rosso cremisi"

"Capirai, un banale rosso..." e invece no. Lo credevo anch'io, ma no.
Sarò sincera, se Nabla non fosse stata tanto gentile da inviarmelo moltro probabilmente non l'avrei comprato, o almeno non subito, convinta di avere rossi a sufficienza e di trovare sicuramente qualcosa di identico. Male, male.
Avendo raggiunto la pace dei sensi tra Box di Illamasqua, Garçonne di Guerlain, Mascate di Nars e Ruby Woo di Mac è davvero difficile che un rosso classico mi colpisca. A maggior ragione se acceso: nella mia mente viene automaticamente catalogato come "carino, ma nulla di che".
Non è però il caso di Rouge Mon Amour, che mi ha colpita e parecchio.
Sicuramente un rosso retro non potrà mai essere un colore groundbreaking, capiamoci, ma ciò non toglie che possa fare comunque un effetto diverso rispetto a molti altri rossi, più o meno bello, più o meno d'impatto.
E Rouge Mon Amour è molto d'impatto. Un rosso freddo, che su di me tira fuori la sua venatura cremisi ma che si ferma prima delle sfumature amarena o ciliegia; acceso ma non fluo, d'impatto ma elegante, classico ma non noioso.
Pare uno spot pubblicitario, me ne rendo conto, ma vale sempre quanto detto per Alter Ego: non ribadiamo inutili premesse ormai scontate, suvvia ché agli amori cosmetici non si può comandare.
Mi ricorda l'effetto di Garçonne di Guerlain, che scioccamente non ho incluso negli swatch e che per me è uno dei rossi classici e accesi più belli in assoluto, ma forse Rouge Mon Amour è ancora più bello (strong statement!) essendo più opaco e profondo.
È un rosso intenso, saturo, che si fa notare e, come direbbero gli amici d'oltreoceano, "it's not for the faint of heart".
Non è il rossetto rosso che regalerei all'amica che approccia ora il makeup e non si sente a suo agio con toni appariscenti, ma per il resto merita un'occhiata.

Nabla rouge mon amour swatch rossetto
...Perché anche qui una foto sola non bastava mica.
Nabla rouge mon amour swatch ruby woo mac

L'effetto di Ruby Wooè totalmente diverso a causa del finish e forse ha anche una punta di bianco in più all'interno(?) che lo rende vagamente più sparato. MAC Redè più freddo e meno acceso e idem per Box di Illamasqua.



Nabla Domina
Nabla domina swatch rossetto

"È una tonalità prugna-vinaccia scura e profonda dal sottotono rosso freddo
e presenta una sfumatura di velluto viola al suo interno"

Descrizione azzeccatissima.
È un prugna, con una leggera componente violacea ma che resta comunque sul rosso.
Per questo lo vedo facilmente adattabile a più carnagioni perché non vira troppo al viola - che non è sempre facilissimo da portare per tutti - né troppo al marrone.
È scuro ma non scurissimo. E molto bello (ecco, ridaje).
La formula è molto cremosa ma nonostante questo, e nonostante sia un rossetto scuro - noti per essere rognosi in stesura e durata, la stesura è e resta omogenea col passare del tempo. Non ho avuto problemi in tal senso. Mangiando sbiadisce un po' al centro ma nulla di tragico rispetto a molti altri colori cupi.
Questoè anzi il risultato dopo un pomeriggio ed un pasto.

Nabla domina swatch rossetto
...doppia foto anche per Domina.
Nabla domina swatch rossetto mac sin diva
Nabla domina swatch rossetto

Anche nel caso di Domina avrei giurato di avere qualcosa di identico...mi sbagliavo.
Mac Divaè più rosso e bordeaux, Lingering Kiss di Macè più scuro e violaceo, Sin di Macè più marrone, mentre Fashion Revival di Macè più lampone.



* * * * *
Cosa, dove, quando, a quanto?
I rossetti Diva Crime di Nabla hanno un finish matte (o alcuni semi-matte) ed un profumo vanigliato di zucchero a velo che è piacevole e non eccessivo - siamo ai livelli del profumo dei rossetti Mac, per chi ha famigliarità col marchio. I Dive Crime contengono 4.2g di prodotto per un prezzo di 12,90€.
I prodotti non sono naturali ma restano vegani - e cruelty free. Quiè presente l'INCI.
Sono in vendita sul sito Nabla Cosmetics o presso alcune bioprofumerie.

* * * * *


Non posso negarlo, a me stanno piacendo molto, soprattutto Alter Ego, Rouge Mon Amour, Across the Universe e Domina. Probabilmente in quest'ordine. O forse prima Domina e poi Across the Universe.
Non sono rossetti per chi ricerca un finish totalmente opaco ed una di quelle texture matte dense e ferme, ma restano validi come compromesso tra una finitura opaca o semi tale, una pigmentazione elevatissima, una durata di tutto rispetto che tiene testa a certi Mac ed un comfort niente male nonostante il passare delle ore.
Sono prime impressioni e quindi soggette a possibili variazioni, ma per il momento mi sembrano abbastanza definite e quindi per me...thumbs up!

Voi li avete già provati? Avete in programma di prenderne qualcuno?
Le comparazioni sono state vagamente utili?
Vi siete trovate in modo diverso? Okay, la smetto, fine interrogatorio.


"Alle donne libere, che non temono di esprimersi per come sono.
Alle donne che si sentono a proprio agio nello stile che hanno scelto di adottare.
Alla consapevolezza di sé che rende forti, ricordandoci costantemente della nostra splendida unicità.
Alla vera bellezza che prorompente supera l'illusione della sola esteriorità."

Nabla rossetti Diva Crime

I prodotti del post mi sono stati inviati dall'azienda a scopo valutativo. Non sono stata obbligata a parlarne. Non vengo pagata per averlo fatto. Le opinioni espresse sono le mie personali, come sempre.

Monthly favorites: April 2015

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Ultimamente, o forse non solo ultimamente, ho così poca fantasia con le introduzioni di questi post che forse farei prima a copia-incollare quelle dei mesi precedenti: siamo in ritardo bla bla un altro mese è volato ma com'è che siamo già a maggio non ci sono più le mezze stagioni e così via.
Quindi, direi di prendere per buone tutte le affermazioni appena dette su ritardi e stagioni e passare direttamente al vivo del post coi preferiti del mese appena (appena?) passato.



Omorovicza Thermal cleansing balm 
Ancora lui, il balsamo detergente di Omorovicza (53€) ché quando vedi il prezzo ti servono i sali e non quelli da bagno. Ormai comunque, purtroppo, che devo fare, è ufficiale: mi piace e parecchio.
Confermo quanto già detto qui sulla doppia sensazione di nutrimento e morbidezza ma al contempo di pulito (sarà per il fango termale contenuto all'interno? Sarà placebo? Chi lo sa) che non ho riscontrato in nessun altro balsamo detergente finora. Solitamente li sento nutrienti, magari oleosi e pure troppo, magari idratanti; il che va benissimo su una pelle arida come la mia ma, considerando che ogni tot mi affiorano imperfezioni a livello delle guance, un qualcosa che pulisca e non nutra solamente mi fa piacere averlo.
Non lo uso come struccante ma al contempo, per la sua componente oleosa, mi aiuta rimuovere eventuali residui di makeup scampati allo fase n°1 di struccaggio.
Insomma, mi sta piacendo così tanto che sto seriamente meditando di rompere il salvadanaio per la full size.
Lo sto utilizzando circa 2-3 volte a settimana, ne basta una quantità miscroscopica, la mini size mi sta durando mesi e credo quindi che il formato XL potrebbe durare anche un anno o più.
(se questi vaneggiamenti sembrano solo un tentativo di autoconvincersi della cosa giusta, è così)



Lime Crime Velvetine in Riot
Confesso di essere stata in dubbio se inserirlo in questo post, non per il prodotto in sé ma a causa delle polemiche sul marchio di un paio di mesi fa (sito hackerato, hacker che rubano dati e soldi ai clienti, servizio clienti che non gestisce la cosa all'istante, vecchi scheletri nell'armadio sull'azienda vecchi come il 2006, storie solamente pompate, storie vere e quant'altro). Poi però ha prevalso in me la filosofia degli sticavoli ed ho preferito mantenere sul blog la linea di sempre, ovvero: valutare il prodotto, fare presente eventuali meriti o demeriti dell'azienda ma senza che questo sia il fulcro del discorso. Sono certa che ognuno in cuor in suo sappia fare le proprie valutazioni senza che altri facciano opere di convinzione o dissuasione e quindi restando neutrale come la Svizzera dicevo, sì, il  Velvetine Riot (20$).
Ah che colore meraviglioso.
È finito dritto nella makeup bag che porto sempre con me in borsa e sta percorrendo le strade per arrivare tra i "rossetti per tutti giorni" che utilizzo di più. È un colore molto particolare che mi piacerebbe trovare anche in formato stick, giusto per quei giorni in cui le labbra non sono esattamente nelle condizioni adatte per un rossetto liquido ultra matte.
È una sorta di color terra di siena bruciata (che poesia) come direbbe Pantone, con una leggerissima punta rosata, che si adatta ad una miriade di occasioni.


MAC lipstick in Açai
Dopo la frenesia iniziale di anni fa il mio interesse verso le edizioni limitate di Mac s'è ridotto di molto.
Vuoi per la quantità di collezioni che sforna ogni mese? Settimana? Non lo so, ma stento a starci dietro. Vuoi, soprattutto, per la difficoltà nel reperire i prodotti, che arrivano in quantità minima nei negozi e per i quali bisogna prepararsi a correre alla velocità di una staffetta 4x100.
Però ogni tanto Mac dal cappello a cilindro tira fuori qualcosa in edizione limitata che purtroppo mi colpisce parecchio: in quei casi abbraccio la filosofia del fato. Se riesco ad aggiudicarmi l'oggetto incriminato senza sforzi, ricerche e staffette è cosa buona, altrimenti...lascio perdere.
Non so bene neanch'io per quale combinazione del fato - visto che questo rossetto è rimasto disponibile online per 2 minuti di orologio prima di andare sold out - ma alla fine sono riuscita ad acquistarlo con un refresh giusto al momento giusto e lo sto apprezzando davvero molto.
Açai s'è rivelato essere tutto ciò che mi aspettavo e speravo: una versione del rossetto Rebel di Mac meno fucsia e più violacea e dal finish matte. Praticamente come avrei sempre voluto che fosse Rebel su di me.



Caudalie Parfum Divin*
Torna una vecchia conoscenza, il profumo di Caudalie (45€) che avevo inserito nei preferiti di maggio dell'anno scorso. Mi tocca essere monotona e autocitarmi con la frase "è una fragranza fine, delicata ma al contempo avvolgente e femminile. Mi mette il buonumore, in un certo senso" perché è proprio così e non saprei come spiegarlo meglio. Le note predominanti per me sono quelle del muschio (piuttosto di quelle alla rosa e alla vaniglia) che solitamente apprezzo molto nei profumi e che utilizzo durante tutto l'anno indipendentemente dalla stagione; ma a quanto pare, per qualche strano motivo, questo è un profumo che mi ritrovo a cercare soprattutto in primavera/inizio estate. È avvolgente ma non eccessivo, dolce ma assolutamente non stucchevole ed ha una anzi una sfumatura quasi talcata. È un profumo che definirei comforting e non saprei come renderlo in italiano.
L'unico pollice verso per me resta la durata, purtroppo breve.




Korres Santorini Vine
Quella col marchio greco Korres è stata una storia di qualche anno fa, ma ci voleva la nuova profumazione Santorini Vine (4€)per riaccenderla. Presente quelle cose di cui sentite parlare e un minuto dopo vi ritrovate a decidere di provarle con buona pace della razionalità e del salvadanaio? Con questo duo mi è successo così e verosimilmente è tutta colpa del marketing (parentesi fuori tema che non frega a nessuno: i paesaggi di case bianche di fronte ad un mare blu esercitano su di me un certo fascino da sempre e Santorini è inoltre una di quelle mete che mi sono prefissata di visitare almeno una volta nella vita). Ho preferito tuttavia fare appello ad un minimo di razionalità ed ho ordinato solo le mini taglie da 50ml, giusto per provare la profumazione.
Non vorrei scendere in troppi dettagli perché ho intenzione di dedicare un intero post a questi due prodotti, ma il fatto che stia pensando di ordinare le taglie standard dice già molto su quanto li stia apprezzando in questa stagione - il profumo lo vedo bene anche per i periodi più caldi che stanno per arrivare (sì coi profumi vado abbastanza a stagioni e non sono certa di suonare normale nel metterla giù così).


* * * * *

Ecco qui, stavolta pochi preferiti ma ben selezionati!
Voi ne avete provato qualcuno?
Avete un balsamo detergente preferito che forse dovrei provare prima di dilapidare un patrimonio in quello di Omorovicza? Avete già provato qualcosa di Korres?
Troppe domande, la chiudo qui e vi auguro un buon weekend!


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Empties n°3

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Dopo tempo immemore torna anche su questi schermi un post della serie Empties o prodotti terminati, per dirla in italiano e in modo meno poetico. Non sono esattamente tutti tutti i prodotti che ho finito negli ultimi mesi ed ho volutamente lasciato fuori anche la miriade di campioncini provata, ma sono riuscita comunque a raccimolare un discreto numero di cose di cui scrivere lunghi sproloqui - perché questo post sarà parecchio lungo, è il caso di avvisare.




Prodotti corpo

Borotalco Original deo stick (x2)
Roba di classe qui, attenzione.
Nulla di fantasmagorico ma ammettiamolo, servono anche questi prodotti e anzi sono proprio quelli che dovrebbero distribuire a pacchi di 3 su alcuni mezzi pubblici.
Non credo di voler sapere che ingredienti contenga, ma fattostà che con me i deodoranti Borotalco funzionano a meraviglia e hanno pure quel profumo di talco che non mi stanca mai.
  • Lo ricompro? Sì, lo ricomprerò ma attualmente dello stesso marchio ho preso uno stick differente più adatto per i capi scuri che però non mi sta piacendo allo stesso modo.

Lush Twilight shower gel 
L'ho centellinato e ricentellinato, ma alla fine è arrivato anche il suo momento. Un bagnoschiuma che sa(peva) di lavanda in un modo paradisiaco (ormai lo saprete ma adoro la lavanda), di colore viola scuro e con qualche micro shimmer argentato fluttuante. L'ho apprezzato moltissimo ed è tuttora uno dei miei bagnoschiuma preferiti.
  • Lo ricompro? No, perché è un'edizione limitata di Lush e nel 2014 non l'ha nemmeno riproposta.

Zoella Soak Opera shower gel 
Lo so cosa state pensando ma non è come sembra.
Per quanto Zoella mi susciti simpatia, il motivo principale che mi ha spinta all'acquisto non è un fangirling esagerato, quanto il fatto che mi serviva un bagnoschiuma in formato XL ed economico e che non mi sentissi in colpa ad usare quotidianamente (cosa che invece accadrebbe se consumassi ml su ml dei prodotti Laura Mercier, ad esempio).
In più questo aveva un packaging niente male e quindi l'ho inserito in un ordine Feelunique.
In tutta onestà, però, non mi ha fatta impazzire: il profumo è floreale e delicato, ma non è così particolare come avrei sperato e, assieme alla consistenza quasi gelatinosa anziché cremosa, mi ha ricordato quei bagnoschiuma per teenager che di meritevole avevano più che altro la confezione.
  • Lo ricompro? No. Carino ma nulla di che. Senza infamia e senza lode. Per odore e consistenza ho preferito di gran lunga altri bagnoschiuma da supermercato anche più economici come quelli Dove, ad esempio.

This Works Daily Boost body scrub
Questo scrub l'avevo ricevuto come omaggio con un acquisto. Il marchio This Works è famoso per aver alcuni prodotti di punta molto amati e osannati, ma ahimè questo non rientra nella cerchia. È uno scrub corpo leggerissimo, ma così leggero che sono stata tentata di usarlo sul viso - alla fine ho desistito, ma per le gambe ed il corpo ha una texture davvero troppo sottile per i miei gusti e la sola spugna ha un'azione più esfoliante di questo. È vero che lo descrivono come uno scrub giornaliero, da tutti i giorni, ma appunto la sola spugna per me assolve alla medesima funzione per una frazione del prezzo.
  • Lo ricompro? No, direi di no. Anzi, ne ho un altro tubetto trovato in un set, ancora da smaltire.


Skincare

This Works Perfect Skin Super Moisture
Questa l'ho terminata molto tempo fa ed è stata la crema che ho usato per il periodo primavera/estate perché, a dispetto del nome, questa super idratazione non è stata esattamente pervenuta. Per la mia pelle secca la definirei una crema medio-leggera adatta ai periodi caldi. Nonostante si assorbisse in fretta conteneva anche alcuni oli ed è inoltre pensata per fare da siero e crema tutto in uno.
  • Lo ricompro? No. Mi sono trovata bene, mi è piaciuta, mi piaceva l'odore naturale che aveva e secondo me c'è del genio nella confezione; tuttavia non mi ha rapito il cuore e per la stagione calda vorrei provare qualche altra crema.

Antipodes Aura Manuka Honey mask
Questa maschera meriterebbe un post tutto per lei - o almeno di avere maggior rilievo in un post a tema Antipodes. Viene descritta come una mascara idratante, antibatterica, antiossidante e detergente. Non posso parlare per l'aspetto degli antiossidanti, ma in quanto al resto per me è iper promossa.
Pelle che tira? Uso questa. Pelle disidratata? Uso questa. Imperfezioni fiorenti? Uso comunque questa in abbinata ad altri prodotti più specifici. Ne basta poca e non trovo necessario applicarne uno "strato consistente" come da istruzioni, quindi un tubetto arriva a durare moltissimo ammortizzando il prezzo.
  • Lo ricompro? Yes! Ne avevo già presa una di scorta quando ero agli sgoccioli di questo tubetto, giusto per assicurarmi di non restare senza. Il che presumo sia indicativo di quanto mi piaccia.

REN Clearcalm / Evercalm milk
Questo è uno di quei prodotti che ti fanno sentire la loro mancanza solo una volta terminati.
Mi piaceva, ma tutto sommato mentre lo utilizzavo non avrei pensato di ricomprarlo: in fin dei conti di latte detergenti e simili ne esistono una miriade in commercio e una parte di loro attende solo di essere provata.
Però dopo alcune settimane senza ho iniziato a sentirne la "mancanza".
È un detergente cremoso pensato per calmare la pelle sensibile e che mi ha aiutata a lenirla in caso di stress o rossori, oltre che a nutrirla in inverno durante periodi di aridità estrema (ottimo in caso di pelle che tira per il freddo).
  • Lo ricompro? Ho anticipato la risposta ma comunque, se non salta fuori qualcosa di altrettanto valido da provare, sì; ma per la prossima stagione fredda.

Clinique Take the Day Off 
Chi segue questo blog da tempo sarà quasi stufo di veder apparire sempre e solo questo struccante bifasico. È che del resto è il mio preferito da anni e quello di cui più mi fido (non mi brucia né irrita nemmeno nei periodi di gioiosa - sarcasmo 110% - dermatite). Qui la review completa.
  • Lo ricompro? Sì, anche questa volta l'ho già ricomprato assieme ad un'altra confezione di scorta.

Spiezia Organic Floral skin toner
Questo tonico l'ho finito una vita fa ma dal momento che avevo la confezione ho pensato di inserirlo nel post. Faccio sempre molta fatica a vedere i risultati che un tonico può darmi o meno, però ricordo che questo lo sentivo fresco e "rivitalizzante" (ma che sto scrivendo?). Il che presumo sia un'ottima cosa dal momento che Spiezia lo descrive come uno "skin refresher to brighten your skin". È un prodotto interamente bio e aveva un odore particolare che all'inizio detestavo ma che tempo poche settimane ho iniziato ad amare: mi sono persino ritrovata ad aprire la confezione solo per sentire il suo profumo un po' pungente di salvia.
  • Lo ricompro? Pur essendomi trovata bene, non l'ho ricomprato. La ragione principale è che avevo una confezione di scorda del tonico di Liz Earle che era il caso di iniziare e che, nel frattempo, ho accumulato altre due travel size di tonici da terminare.

Clinique Take the Day Off balm
Questo prodotto ha dato il via alla mia convinzione che non si possa più fare a meno di un balsamo solido detergente, soprattutto per rimuovere il makeup a fine giornata.
Complici il fatto che lo utilizzavo solo nei giorni in cui mi truccavo di tutto punto e che ne basta una quantità davvero minima, mi è durato per un lasso di tempo quasi imbarazzante.
È un balsamo solido che diventa oleoso a contatto con la pelle, rimuove il makeup in modo ottimale (lo utilizzavo però solo per il viso e non sugli occhi) e non mi lasciava residui o sensazioni oleose dopo il risciacquo assieme ad un dischetto in cotone. Per me è promosso sotto tutti i profili.
  • Lo ricompro? Mi è piaciuto molto ed è vero che lo promuovo a pieni voti, ma mi è durato così tanto che per ora vorrei provare qualcosa di simile ma di qualche altra marca, giusto per variare ed esplorare nuovi orizzonti (se vabbè). Non escludo comunque di poterlo riacquistare in futuro.


Makeup

Nuxe Reve de Miel
Questo in realtà andava nella foto precedente ma l'avevo scordato e l'ho dovuto inserire in questa.
Ormai è quello che considero il mio balsamo labbra. È molto denso, corposo, quasi "ceroso" (avrà senso detta così? Forse no) motivo per cui ne basta davvero poco per avere risultati. Impiega moltissimo per assorbirsi - lo applico alla sera e la mattina lo trovo ancora metà lì - e per questo lo uso sempre e solo la notte. Ho provato ad utilizzarlo di giorno sotto ai rossetti ma per me è troppo denso e mi fa sbavare persino i matte super secchi come Ruby Woo di Mac, che altrimenti mi resterebbero saldi senza sbavare anche sotto una tormenta di neve, probabilmente.
  • Lo ricompro? Sì, l'ho già ricomprato! La sera mi aiuta a nutrire le labbra meglio di qualunque altro stick, incluso il mio amato burrocacao al karité de I Provenzali.

MAC Face&Body foundation
Con questo in un certo senso sto barando: non era totalmente finito ma ho dovuto gettare (sigh) ciò che ne rimaneva perché irrimediabilmente scaduto. Il Face&Body è un fondotinta a base d'acqua che è molto più delicato rispetto agli altri per durata della vita e richiede alcune accortezze: ad esempio, soffre il caldo e più ve ne sta a contatto, meno longevo sarà, quindi con 40º è preferibile conservalo nel frigo (non è una battuta). A conti fatti il mio è durato più di due anni, lasso di tempo in cui ho consumato metà bottigliona da 120ml. Dopodiché le sue componenti si sono separate in malo modo e ha cambiato odore, segno che era ormai pronto per finire nel cassetto del "back to Mac" (se avete confezioni finite di prodotti Mac non gettatele! Se ne riconsegnate 6 in negozio potete portarvi a casa un rossetto gratis - non valgono però le confezioni delle travel size).
  • Lo ricompro? Sì, l'ho giò ricomprato ma stavolta nel formato più piccolo da 30ml. Il Face&Body è un fondotinta che di solito o si ama o si odia, ed io appartengo al primo gruppo. Già il fatto che l'abbia riacquistato è indicativo, visto che non mi capitava di riprendere lo stesso fondotinta da anni. Dona un effetto di pelle naturalissima ma perfezionata, non mi evidenzia nessuna area disidratata e mi dura anche in estate con 40°C.
    Qui lo si vede all'opera con due strati ed un passata di cipria colorata Careblend di Mac.

NARS Larger than life volumizing mascara
Ho sempre pensato che non valesse la pena spendere molti soldi per il mascara, dato che ormai ne esistono delle versioni low cost che svolgono un ottimo lavoro, a volte persino migliore della controparte esosa.
Ma questo era prima di provare il Nars.
Le mie ciglia sono corte e rade e col passare degli anni ho dovuto arrendermi all'evidenza: il mascara per me era un passaggio inutile perché il miglior effetto che potessi ottenere non era mai nemmeno decente rispetto alle ciglia della donna media.
Si dice che il mascara vada sempre usato anche quando si tira una riga di eyeliner nero come il carbone ma, per rendere l'idea, nel mio caso metterlo o non metterlo assieme all'eye-liner è la stessa identica cosa: le mie ciglia restano comunque invisibili. Poi però ho scoperto il piegaciglia ovvero l'unico metodo con cui anche le mie ciglia si riescono a scorgere: pur essendo corte, la piega fa in modo che sporgano in altezza oltre il bordo della palpebra creando quindi l'illusione ottica di ciglia, non dico lunghe, ma quantomeno normali. Il problema è che il 99% dei mascara me le appesantisce e smonta tutta la curvatura (ah i grandi problemi dell'umanità), tranne questo. La formula è leggera, mantiene la curvatura delle ciglia per tutto il giorno, aiuta a separarle senza incollarle e non fa grumi.
A discapito del nome, non lo trovo un granché volumizzante né drammatico, motivo per cui non mi sento di consigliarlo a tutti (rispetto anche solo all'I Love Extreme di Essence l'effetto volumizzante del Nars è nulla) ma per le mie esigenze particolari è forse il miglior mascara provato.
  • Lo ricompro? Vorrei! Purtroppo però Sephora ed il fato non sembrano dello stesso avviso. L'avevo ordinato online approfittando di uno sconto, ma mi è stato spedito il mascara sbagliato: la versione allungante, che ha tutto un altro scovolino e che non mi interessa particolarmente (anche perché vista la cifra preferisco andare sul sicuro). L'ho quindi rispedito indietro a Sephora, spiegando l'errore, e mi hanno inviato il mascara sostitutivo. Che però, ancora una volta, è stata la versione allungante e non quella volumizzante. Devono essere stati invertiti i codici prodotto dei due mascara e per non rischiare di incappare di nuovo in tutta questa trafila di poste e pacchi, ho desistito. Ma prima o poi lo riacquisterò, verosimilmente quando avrò possibilità di passare fisicamente da Sephora durante un 20% di sconto.

Lancome Artliner 
Quanto l'ho usato e quanto mi è piaciuto. Per me è l'eyeliner liquido più facile da usare (l'ho già detto solo altre dieci volte che con lui sono riuscita a mettermi l'eyeliner anche in aereo?). 
Il pennellino flessibile al punto giusto e non troppo sottile agevola molto la stesura rispetto agli altri eyeliner liquidi con la punta sottilissima e permette di prendere confidenza col prodotto, oltre che di affinare la tecnica - è questione di preferenza personale, ma dopo più di un anno con l'Artline ho scoperto di trovare (ora) più facile l'applicazione di un eyeliner liquido qualsiasi piuttosto che di uno in gel.
Non sarà matte, non sarà nero come il carbone, ma era comunque un nero intenso, pieno, pigmentato ed omogeneo alla prima passata. E molto duraturo, sia nel breve che nel lungo periodo.
Nonostante l'abbia utilizzato moltissimo tempo, di per sé scrive ancora abbastanza. Il problema è che dà segni di cedimento nella pigmentazione e nel risultato non più omogeneo.
  • Lo ricompro? Costa e parecchio (33€ in Italia ma sui 25€ in UK) per essere "solo" un eyeliner, ma considerando quanto mi sono trovata bene, quanto mi è durato, quanto io sfrutti l'eyeliner e quanto tenda ad aprire un solo eyeliner liquido (se costoso) per volta, sì, lo ricomprerei. Se non fosse che Lancome...pare averlo cambiato: da Sephora non vedo più disponibile questa versione. Non so come sia la formula ma hanno cambiato la confezione e, cosa più importante, l'applicatore, che ora è come uno dei moltissimi altri in feltro e a punta. Lancome perchéé.

Mancherebbero all'appello dei prodotti per capelli: tipo questo shampoo volumizzante TIGI che mi è piaciuto e potrei riacquistare in futuro ed il balsamo TIGI per capelli mossi che invece non ha fatto miracoli e non ricomprerò.
Ma questo è ciò che accade quando non metti un bigliettino "non gettare, foto mancanti" su un sacchetto contenente solo confezioni vuote pronte per il cestino.


* * * * *

Questa era buona parte dei preferiti più (o meno) recenti.
Ah, che soddisfazione. Ora posso procedere col riempire i contenitori della differenziata (e con nuovi acquisti, err).
Ma c'è qualche prodotto che vi è famigliare ed usate anche voi?


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Monthly Favorites: May 2015

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Maggio è il mese in cui inizia la sessione estiva, in cui lo studio si fa più serrato del solito e in cui io tendo a perdere i contatti col mondo, vivendo in clausura. Tutto ciò ha ripercussioni anche sui post dei preferiti - assieme a molte altre cose, certo - dal momento che la quantità di makeup utilizzato si riduce drasticamente.
Questo post sarà quindi all'insegna del proverbio pochi ma buoni !


Caudalie Beauty Elixir
Il fatto che sia al primo posto non è una casualità.
Mi è bastata una sola applicazione per capire il motivo della sua fama: dipendenza immediata.
L'acqua di Caudalie (11€ per 30ml) era uno di quei prodotti che desideravo provare da tempo ma ogni volta finivo per rimandare; questo prima dell'arrivo di una delle Beauty Box Feelunique che ne conteneva anche una travel size.
L'ho ricevuta qualche settimana fa e sono già a metà boccetta: una dipendenza olfattiva, praticamente.
Non lo uso infatti per cercare una maggiore idratazione (anzi l'alcool è il secondo ingrediente) né per rendere la pelle più radiosa, ma essenzialmente per la freschezza ed il suo profumo.
Riconosco che detta così sembra una cosa inutile e superficialmente imbarazzante ma tant'è.
È stato ed è un fedele compagno di studiate notturne e prevedo un rapporto affiatato tra di noi durante i prossimi periodi di caldo subsahariano.
Devo stare alzata fino a tardi ma sto crollando? 3-4 nebulizzate di Beauty Elixir.
È mattino ed ho troppo sonno per andare a vivere nel mondo là fuori? Beauty Elixir.
C'è troppo caldo? Beauty Elixir.
Non so come passare 2 secondi? Qualche nebulizzata di Beauty Elixir.
La sensazione di freschezza non è ovviamente duratura, ma la menta contenuta all'interno si sente per qualche minuto e la profumazione naturale e pungente aiuta nella funzione "infondimi la forza di studiare ancora" o "fammi affrontare l'umidità dei tropici".



MAC Face&Body + MAC Careblend powder 
Con l'aumento delle temperature, anche quest'anno ho ritirato fuori il mio fidato fondotinta MAC Face&Body (31€ per 50ml) - in realtà più che ritirato fuori l'ho proprio riacquistato ma sono dettagli di scarso interesse immagino.
Ne avevo parlato brevemente qui e non posso che confermare quanto detto: mi piace moltissimo!
È un fondotinta particolare, acquoso, leggero ma estremamente modulabile la cui coprenza, quando stratificata, arriva ad essere anche media pur mantenendo un aspetto naturale e privo di spessore come poche altre basi. Continuo a ritenerlo un prodotto top per una pelle a tendenza secca ed anche per l'estate considerando che è un fondotinta waterproof e, almeno per mia esperienza, resiste in modo ottimale per quasi una giornata, anche col caldo tropicale.
Unito ad un velo della cipria colorata MAC Careblend (26€) rappresenta uno degli abbinamenti cosmetici che più utilizzo in estate: la Careblend è leggermente pigmentata e va a fornire quel tocco di coprenza in più, aiutandomi a spegnere il finish luminoso del fondotinta nelle giornate - soprattutto quelle più calde - in cui preferisco un effetto più asciutto.



Nabla Alter Ego lipstick*
Già nel post di swatch e prime impressioni non avevo fatto mistero della mia preferenza per Alter Ego tra tutti i rossetti Nabla Diva Crime (12,90€). Non so bene che dire, se non che il colore lo trovo spettacolare.
Se seguite i miei vaneggiamenti da tempo saprete già che ho un noto debole per questi colori che rappresentano un mix di rosso-fucsia-berry, ma oserei dire che Alter Ego è forse la più bella sfumatura tra tutti i rossetti rosso-fucsia-berry che possiedo (dopo Heaux però, se infiliamo anche lui in questa macro categoria).
Confermo inoltre tutto ciò che avevo scritto nelle prime impressioni sulla formula di questo rossetto Diva Crime.

MAC Heaux lipstick
Riconosco che i livelli di monotonia qua siano elevati, ma Heaux è tra i miei rossetti preferiti di sempre e mi tocca includerlo, per l'ennesima volta, in un post sui preferiti.
Si tratta di un'edizione limitata di Mac ormai intravibile e la conseguenza è che puntualmente cerco di centellinarlo e metterlo da parte, da brava beautypsycho. Ma altrettanto puntualmente torno ad utilizzarlo dopo poco tempo innamorandomene di nuovo, ogni volta.
Ha un finish Retromatte totalmente opaco ed un colore facile da sfruttare ma complesso, un mix di rosso e berry di media profondità. Se dovessi per forza usare la ritrita frase pubblicitaria "è chic ma non impegna" probabilmente lo farei in questa occasione.
(Sto pensando di imbastire un post su Heaux con confronti ed eventuali dupes ma non ho ancora capito se una cosa simile potrebbe interessare in generale o se sarebbe solamente finalizzato alla mia ossessione per questo rossetto).



Korres Santorini Vine
Okay, siamo monotoni anche qui.
Questa profumazione di Korres, marchio greco con prevalenza di ingredienti naturali, l'avevo infatti inserita anche nei preferiti del mese scorso, ma stavolta c'è una variazione: ho già finito i due formati viaggio ed approfittando di un'offerta online ho già acquistato le full size di entrambi i prodotti, gel doccia Santorini Vine (10€) e crema corpo (14€) abbinata.
Per me è una fragranza che sa di estate, di sere d'estate al tramonto, con la finestra spalacanta sull'orizzonte del mare ed i profumi dal retrogusto quasi fruttato che arrivano con una folata di vento.


* * * * *

3...2...1...arriva la domanda di rito: abbiamo qualche prodotto in comune?
Ditemi che tra di voi qualcuno comprende bene questa insana dipendenza per l'acqua Caudalie e non sono la sola.


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Mulac Miss Grace, Lady Mary, Heartbeat | swatch

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Mulac susan g komen

Lo avevo già accennato qui, ma era prevedibile e del resto sapevamo già tutti come sarebbe andata a finire: una collezione con due rossetti ed un blush il cui ricavato viene devoluto in beneficenza. Mi viene doppiamente difficile non cliccare sul tasto "checkout" in questi casi e questo è il risultato: la collezione di Mulac & Susan G. Komen.


Mulac susan g komen

Prima di entrare nel vivo delle impressioni sui prodotti mi sembra doveroso puntare il riflettore sull'aspetto più importante, ovvero quello dell'iniziativa benefica. La Susan G. Komenè infatti una Onlus che ha a cuore la causa della lotta al tumore del seno (avete presente la Race for the cure? È organizzata anche da loro). Di seguito le parole dell'azienda sulla quota che verrà devoluta all'associazione:
« Mulac Cosmetics ha inizialmente fatto una donazione all'associazione e la restante parte sarà ricavata dalla vendita dei prodotti; quando nelle risposte precedenti affermavamo che la percentuale della donazione potrebbe variare è perché per creare questa limited edition ci sono state delle spese di produzione e rispetto alla quantità di prodotti venduti e quindi al rientro delle spese, doneremo il 100% del ricavato. Questo vuol dire che Mulac Cosmetics ha deciso di prender parte a questa iniziativa senza alcun scopo di lucro, ma semplicemente per la nostra volontà di sostenere una buona causa »
L'avevo già detto sulla pagina Facebook ma preferisco ripetermi: queste iniziative mi piacciono parecchio e le accolgo sempre volentieri, perché trovo diano voce e aiuti concreti a problemi reali che ritengo essere di enorme importanza e, inoltre, hanno anche il potere di fare leva su un ampio numero di persone, che magari non era al corrente dell'esistenza di certe iniziative, Onlus, possibilità di donazioni o esami di prevenzione.
Fine della parentesi seria e importante, passiamo a toni più leggeri prima che io mi dilunghi ore a parlare di queste tematiche che mi stanno immensamente a cuore.

Mulac susan g komen


Mulac Heartbeat blush
Mulac blush heartbeat
Mulac blush heartbeat

Heartbeat è un blush rosa acceso e freddo dal finish completamente matte.
Visto nella cialda potrebbe intimorire ma in realtà la sua texture lo rende estremamente modulabile e sfumabile. L'essere modulabile in questo caso non fa rima con l'essere poco pigmentato, anzi, ma è possibile renderlo soft con una passata, intenso con una seconda, fino a stratificarlo per ottenere il colore della cialda; aspetto che mi piace parecchio.
Può sembrare una tonalità dall'applicazione problematica, invece si stende anche in modo delicato senza particolari attenzioni né pennelli ad hoc e persino su una carnagione molto chiara come la mia, tanto che riesco ad utilizzarlo pure coi pennelli più fitti e a sfumarlo facilmente nel giro di 5 secondi netti, senza andare a perdere il colore.
La polvere non è ultra sottile quando swatchata sulla mano ma applicata con un pennello non fa strato e non è nemmeno polverosa. Anche la durata è molto buona e su di me resiste mezza giornata o più - dipende dalla base.
Tornando invece al colore, non sarà un qualcosa di mai visto (ammesso che ormai possano esistere colori "mai visti" nel makeup) ma, ebbene sì, non avevo nessun blush in polvere così rosa, quindi ne ho approfittato.

Mulac blush swatch heartbeat
Mulac swatch blush heartbeat
Illamasqua Hussy - Mulac Heartbeat - Dior Rosy Glow
Hussy di Illamasqua è un rosa caldo ma rispetto a Heartbeat sembra persino rosso, mentre Rosy Glow di Dior, che dalla cialda potrebbe sembrare simile, si è confermato un prodotto diverso dagli altri blush e con un colore non comparabile (è un blush che si adatta in base al pH o al calore).

Mulac blush heartbeat miss grace

Vi confesso che inizialmente acquistato Heartbeat quasi più per la causa ed il poter raggiungere la quota per la spedizione gratuita che per una reale aspettativa, ma alla fine mi ha sorpresa ed è finito col piacermi davvero tanto.
Lo vedo un blush versatile che si adatta a svariati makeup e rossetti, non eccessivamente freddo né troppo acceso e che, se steso in modo soft, dona un piacevole effetto "salutare" al viso.
Il fatto che persino un Simpson come me riesca a portarlo mi fa inoltre pensare che sia un blush discretamente democratico e che vedrei funzionare sulle carnagioni chiare ma anche quelle medio-scure, visto il suo essere così stratificabile.
Quasi dimenticavo!
Profuma di caramella ma in modo leggero, bisogna avvicinarsi alla cialda per sentirlo.


Mulac Miss Grace
Mulac miss grace lipstick
  
Miss Grace è un po' quel classico rossetto che non degneresti di uno sguardo perché offuscato da altre tonalità più brillanti, ma che poi noti, compri e indossi con una frequenza inaspettata. A discapito di quelle altre tonalità più brillanti.
Viene descritto come un nude dal sottotono rosato ed è proprio così.
Anzi, io lo vedo un beige, con una sfumatura rosata ma calda: la quantità di blu all'interno è praticamente nulla e questo secondo me lo rende potenzialmente più democratico. È un rossetto un po' modulabile che appare beige-rosato alla prima passata e diventa spiccatamente più rosa già col secondo strato.
Il finish invece lo descriverei come satinato, nel senso che è lucido ma non troppo (presente gli Amplified di Mac come Girl About Town? Ecco, meno lucido) mentre la formula è cremosa ma al tempo stesso solida, non scivolosa.
E con questa credo di essere stata meno chiara di un messaggio criptato, quindi ci riprovo: lo stick scorre agevolmente sulle labbra ma senza scivolare né risultare molto morbido (presente lo stick dei sovracitati Amplified di Mac? Ecco, quello resta più cremoso), tanto che non sta dando segni di cedimento neppure durante le giornate più afose.
La texture è sottile ed anche con due passate non crea troppo strato e nel giro di poco si fissa, per restare lì dov'è senza sbavare per le 3-4 ore seguenti (che per me sono un'ottima media per un rossetto nude).
Non sopravvive intatto ai pasti ma riesce ad andare oltre una merenda (di succhi di frutta, pane e Nutella, mica roba da poco).
Un enorme punto a suo favore è inoltre il comfort, che mi permette di utilizzarlo anche quando le labbra non sono nelle loro condizioni migliori - cosa che attualmente accade spesso, probabilmente a causa del caldo (bellissima e soprattutto utilissima parentesi per la serie "TMI tag").
Aggiungerei come altro punto a favore il profumo dolce, che io trovo piacevole, ma riconosco che per alcune persone potrebbe essere un limite dal momento che si sente molto di più dell'odore del rossetto standard.


Non vorrei dirlo troppo forte cioè col caps lock, ma credo che Miss Grace sia il miglior colore "my lips but better" che abbia trovato finora per le mie labbra chiare e rosate.
Nota. ci tengo sempre a sottolineare queste cose perché non vorrei indurre in false aspettative: su di me i beige rosati annullano la loro sfumatura biscotto e fanno prevalere quella rosata. Persino i marroni su di me tirano fuori rosso, quindi se avete un sottotono molto più freddo ed il marrone su di voi tende ad uscire facilmente c'è la probabilità che Miss Grace appaia meno rosa di quanto non sia su di me.

Mulac miss grace swatch lipstick

Non vorrei nemmeno essere ripetitiva, però devo dirlo: mi piace tantissimo anche lui, ecco.
Lo sto sfruttando molto da quando mi è arrivato e mi accorgo che ricorro sempre a lui se devo uscire mezz'ora per impegni, quando c'è troppo caldo per utilizzare energia per truccarsi di tutto punto, se ho delle occasioni universitarie iper formali a cui presenziare o semplicemente quando voglio sentirmi in ordine ma senza strafare.
(nella foto v'è anche il blush Heartbeat)


Hue di MAC è molto più rosa e più freddo, più sheer (quelle sono 4-5 passate) e più lucido. Bitch Perfect di Charlotte Tilbury è un nude rosato con più pesca all'interno. Velvet Teddy di MAC non c'entra nulla ma l'ho inserito per mostrare la quantità di beige vs rosa presente in Miss Grace.



Mulac Lady Mary
Mulac lady mary lipstick

Lady Mary ha un finish ultra matte ed una tonalità che ha messo in dubbio la mia percezione dei colori quasi peggio (quasi) del caso The Dress.
Viene descritto da Mulac come un rosso-aranciato ma ho alternato fasi in cui lo vedevo rosso corallo, altre in cui lo vedevo rosso fragola, altre ancora in cui mi appare effettivamente un po' aranciato.
Il verdetto finale, ad oggi, è quello di rosso brillante con una leggera punta arancio. Sì.
Una volta paragonato ad altri rossi è palese quanto non sia freddo, ma si tratta comunque di un rossetto che risiede ancora in una zona di facilità d'uso (che tecnicismi) per un numero di persone più ampio di quanto non farebbe un rossetto arancione come Iberico di Nars, ad esempio.
La formula assomiglia a quella dei rossetti Pastello di Mulac, ovvero quelli super opachi, ma è un po' più morbida e scorrevole: si tratta di un prodotto totalmente opaco quindi non c'è da aspettarsi una grande cremosità ma, se avete presente i Retromatte di Mac, al confronto Lady Mary si stende in modo semplice e più veloce depositando anche più colore in una passata.
L'effetto è pigmentatissimo e saturo, decisamente d'impatto.
Contrariamente a quello che ci si aspetterebbe, è un rossetto confortevole; non tanto quanto Miss Grace ma se confrontato con altri rossetti ultra opachi, lo è. Su di me resiste in modo discreto ai pasti e dura ore, come alcuni Retromatte di Mac o anche più, senza seccare le labbra.
Se siete sensibili ai cosmetici profumati vale la pena sottolineare che anche Lady Mary ha il solito profumo dei rossetti Mulac: dolce, intenso, che io non sento più una volta applicati sulle labbra ma che potrebbe dare fastidio a più di qualcuno.

Mulac lady mary swatch lipstick

SBEM.
Parliamone.
Non scherzavo quando dicevo che è iper saturo e pigmentato.

Mulac lady mary lipstick swatch

Ho confrontato Lady Mary con MAC So Chaud, ovvero un rosso spiccatamente aranciato che resta molto più caldo rispetto al rossetto Mulac. Marilyn forse potrebbe sembrare simile dallo swatch ma una volta indossato la differenza aumenta e mostra tutto il suo color fragola. Pretty Woman di Mulac non è identico - leggermente più profondo, più rosso e meno opaco - ma non sono due universi paralleli, o almeno non quanto lo sono Marilyn e Lady Mary.
Tuttavia, se su di voi Marilyn tira fuori una sfumatura corallo quasi aranciata piuttosto che un tono fragola, come ho visto su alcune persone, con buona probabilità Lady Mary sulle vostre labbra potrebbe risultare molto più caldo di quanto non appaia sulle mie.


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Cosa, dove, quando, a quanto?
I prodotti Mulac Susan G. Komen fanno parte di un'edizione limitata in cui il ricavato della vendita andrà alla Onlus protagonista.
I rossetti contengono 3,5g di prodotto per un prezzo di 12,90€ mentre il blush Heartbeat costa 13,90€ per 6g di prodotto. È disponibile anche il set per 34,90€.
Qui trovate l'INCI dei tre prodotti, che sono acquistabili solamente sul sito di Mulac Cosmetics.

Per fare una donazione alla Susan G. Komen basta andare qui.
È possibile farla anche comodamente con Paypal!


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Tra la scoperta del blush, la rivelazione di Miss Grace, la conferma delle aspettative che nutrivo verso il rossetto Lady Mary e last but not least l'aspetto benefico, faccio un "thumbs up" come Fonzie rivolta verso il monitor.
Immagino che si sia già intuito ma, contro ogni mia aspettativa, il rossetto che preferisco tra i due è Miss Grace.
E perché io preferisca un nude ad un rossetto d'impatto il nude deve piacermi veramente tanto (e probabilmente nevicherà, attenzione). Mentre vi confesso che Heartbeat è il blush che sto usando di più da quando il corriere ha suonato alla porta col pacco Mulac.

Voi che mi dite, Miss Grace o Lady Mary?

Mulac susan g komen

Etude House Mineral Any Cushion foundation

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Etude House mineral any cushion

Credo fosse l'autunno scorso, forse anche prima, quando aprendo Youtube mi sono ritrovata davanti ad un video di Lisa Eldridge che, tra altre cose, parlava di questo prodotto per il viso che non avevo mai sentito nominare ma che in Korea è all'ordine del giorno ormai da anni: bb cream cushion. O cushion foundation.
Qualche mese dopo faceva la sua apparizione il fondotinta cushion di Lancome, che credo sia stato il primo ad essere prodotto da un marchio occidentale. Seguito poi da Kiko. Il resto è storia.
Come accadde per le bb cream qualche anno fa, però, vengo sempre più incuriosita dalla versione "originale" di questi prodotti rispetto a quella proposta da marchi più vicini a noi e se ai tempi mi ero buttata sulle bb cream di Skin79, stavolta ho pensato di provare il cushion di Etude House, marchio koreano di cui dovete assolutamente vedere i negozi e il packaging, se già non vi è capitato.

Etude House mineral any cushion
Etude House mineral any cushion


Cushion, ma che è?
Le bb cushion, cc cushion o i fondotinta cushion sono una sorta di bb cream, cc cream o fondotinta (più tinted moisturizer) con una texture più liquida e sottile dei corrispettivi in tubetto, che spesso si accompagnano all'etichetta "whitening" e contenuti in una spugna imbevuta di prodotto, che fuoriesce premendovi sopra l'apposito cuscinetto applicatore (forse però questa immagineè più chiara di tutte queste righe).
I cushion nascono come mix tra una base colorata, un primer e/o una crema idratante ed una protezione solare e in effetti una caratteristica abbastanza comune di questi prodotti è un fattore SPF molto elevato.
La differenza con le bb cream tradizionali, oltre al packaging e al metodo di applicazione, sta quindi essenzialmente in questi aspetti: texture (le bb cream koreane che ho provato erano cremose e discretamente coprenti), coprenza più leggera e naturale, alto SPF.

Etude House mineral any cushion
All'apertura del compact ci si trova di fronte il cuscinetto in dotazione...
Etude House mineral any cushion
...che poggia sulla copertura di plastica che tiene protetto e sigillato il prodotto...
Etude House mineral any cushion
Etude House mineral any cushion
...et voilà. Si arriva infine alla spugnetta vera e propria imbevuta di bb cream.

Etude House mineral any cushion w13

Formula
Etude House descrive questo cushion come 6-in-1: una protezione solare, un prodotto seboassorbente ma anche idratante, un prodotto whitening, un fondotinta ed una base rinfrescante.
Partiamo col dire che la formula è discretamente leggera e liquida al punto giusto da poter passare fra la trama della spugnetta, ma non per questo acquosa (né rinfrescante a dir il vero perché questo "cooling effect" io non lo sento).
Non lo definirei nemmeno idratante e forse, col senno di poi, non lo crede davvero così nemmeno Etude House che ha recentemente creato una nuova versione "moist" di questo cushion, pensata per le pelli più secche.
Ed hanno fatto bene.
Sulla mia pelle a tendenza secca infatti è necessario applicarne la giusta quantità perché l'eccesso o il voler stratificare il prodotto porta ad evidenziare le zone più aride del viso (tranne ora in estate, momento in cui la mia tipologia si sposta verso il normale-secca).
È un fondotinta che vedrei bene per una pelle normale o anche mista, prestate però attenzione se vi lucidate molto: non lo posso dire con certezza dal momento che non soffro di lucidità, ma il fatto che la mia zona T ultra secca non risenta di questo cushion mi fa pensare che non sia così tanto seboassorbente come dichiarato sulle etichette (però vi consiglio di cercare pareri di chi ha una tipologia di pelle più mista della mia).
È un fondotinta leggero a livello di sensazione ma la coprenza, una volta trovato il giusto metodo di applicazione, è ciò che definirei media/medio-bassa, piuttosto che leggerissima, perché in fin dei conti riesce ad uniformare l'incarnato e a minimizzare le imperfezioni - non le copre però interamente e non so se riuscirebbe a contrastare grandi rossori. Se amate i fondotinta molto coprenti questo difficilmente potrà rapirvi il cuore cosmetico, ma la questione cambia se invece preferite utilizzare una base più naturale e andare di correttore sulla singola imperfezione, eventualmente.

Il finishè luminoso ma non eccessivamente; quel tanto che basta per far apparire il viso più sano lasciando ben lontani gli effetti lucido o bagnato. La durata è invece media, nel senso che non resiste tutto il giorno e non è waterproof, ma una mattinata intera riesce a viverla senza grandi accortezze (né cipria).
Un aspetto da sottolineare è che ha una bellissima protezione 50
Un po' meno bellissima nelle foto col flash ma molto più bellissima per un'uscita durante il giorno.
Nota a margine: per ottenere la protezione dichiarata dalle etichette dei solari o dei prodotti contenenti filtri solari è necessario applicare 2mg di prodotto per cm2, cosa che con un fondotinta/bbcream non avverrà mai. Quindi la protezione effettiva non sarà di 50SPF ma molto inferiore: per questo motivo utilizzo prodotti simili quotidianamente se non ho in previsione camminate o esposizioni al sole (meglio di nulla), ma non sono da considerarsi sostituti di una buona protezione solare specifica, soprattutto se passate molto tempo al sole, che sia in auto, in città o al mare. Altre info utili qui.

Colorazioni
Etude House mineral cushino w13
Etude House w13 mineral any cushion natural beige

Non è sempre facile trovare delle basi per il viso molto chiare dal sottotono giallo ma i fondotinta koreani corrono spesso in aiuto vista la loro filosofia di makeup "brightening" che preferisce i fondotinta di un tono più chiaro piuttosto che di uno più scuro (tranne quando per seguire questa filosofia decidono di buttarsi su tonalità rosate, lì non corrono esattamente in aiuto a membri del club Simpson).
Quindi, compagne di carnagione NC15, buone notizie, la tonalità W13 Natural Beige può fare al caso nostro!
Per chi è ancora più chiara c'è la tonalità N02 Light Beige mentre per chi è ha una carnagione più scura o anzi "scura" le notizie non sono altrettanto buone: Etude House produce solo tre tonalità di questo cushion e quella che uso io è la media (non succedeva dagli anni del liceo!)(funny enough, il B10 di Chanel nello swatch più sopra che ho erroneamente chiamato 010 è invece il colore più chiaro della maison francese - notevole la differenza tra makeup asiatico e occidentale anche in questi dettagli).
Per chi è sul NC20 c'è la tonalità W24 Honey Beige ma di fatto restano scoperte tutte le altre carnagioni, da medie a salire.
(Nello swatch ho inserito il Pupa Like a Doll per dare un'idea di quanto giallo o meno ci sia nel cushion Etude ma ahimè quello è stato un acquisto sbagliato proprio a causa del sottotono rosa).


Applicazione
La parte saliente!
Che va bene, tutto molto interessante, ma una volta steso che effetto fa?
Ecco, fa decisamente un bell'effetto.
Le prime applicazioni mi convincevano ma non del tutto, questo perché usavo veramente troppo poco prodotto: avevo sentito non ricordo dove che che questi fondotinta finivano in poco tempo, che la chiave era tenere una mano leggera e quindi...appoggiavo e premevo appena (appena) il cuscinetto. 
Il risultato era il dover andare avanti e indietro con 5-6 applicazioni leggerissime, impiegando interi minuti e per ottenere un effetto sul viso non del tutto uniforme. 
Da quando ho iniziato ad applicarlo senza paura di urtare la sensibilità dell'applicatore ho iniziato ad apprezzare tutto il prodotto: premo quel tanto che basta da creare una chiazza di fondotinta sul cuscinetto e passo all'applicazione, tamponando e non strisciando. 
Con tre pressioni sulla spugnetta riesco a fare tutto il viso.
Consiglio spassionato: non è bene lesinare ma nemmeno eccedere soprattutto se avete una pelle un po' secca, poiché tende ad evidenziare le zone con questo problema.

Etude House any cushion

Viso al naturale...
(prima o poi capirò come eliminare le macchie dei brufoli passati che continuano a ricordarmi il loro passaggio)

...con il cushion Etude.

Non siamo assolutamente di fronte ad un prodotto full coverage né ad elevata coprenza ma non la definirei nemmeno così leggera: riesce ad uniformare piacevolmente l'incarnato creando un effetto naturale, mitigando qualche piccola imperfezione ma lasciando trasparire quelle più moleste. 

Etude House any cushion w13

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Chi cosa dove quando a quanto?
Etude House è un marchio koreano che non si trova in Italia ma è in vendita su Amazon o bbcreamshop.eu (ed anche in Spagna da Primor, se avete in programma un viaggio!).
I prezzi pertanto variano a seconda di dove si acquistano i prodotti.
L'Etude Mineral Any Cushion ha un costo di 18$ sul sito Etude House americano, mentre su bbcreamshop viene 16,85€ (a me è sembrato un prezzo onesto e l'ho acquistato qui).
Una volta esaurito il prodotto è possibile acquistare il singolo refill a 9,99€.
La quantità di prodotto contenuta nel cushion è di 15g, la metà rispetto ad un fondotinta standard in boccetta ma nella media dei cushion.

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Io e questo cushion siamo partiti col freno a mano tirato ma ora stiamo procedendo in quarta.
Sarà che ho iniziato a conoscere meglio il prodotto, sarà che in estate la mia pelle è meno arida e più normale, ma mi sta piacendo molto. Una volta capita la giusta quantità, impiego un minuto per applicarlo, senza pennelli né fazzoletti di sorta, soprattutto quando mi trucco fuori casa: il fondotinta c'è, la spugnetta pure, lo specchietto anche, non serve sporcarsi le mani in senso letterale ed è una comodità.
Oltre alla praticità mi sta piacendo tanto ovviamente per l'effetto finale, ma anche per il fattore di protezione 50, che in questa stagione torna ancor più utile che nelle giornate di nebbia in dicembre.
In definitiva non è il mio fondotinta delle grandi occasioni o per chi ha esigenze specifiche a parte la ricerca di un effetto naturale e di una protezione solare, ma lo trovo valido per tutti i giorni o da tenere in borsa per il makeup dell'ultimo minuto!

Avete già provato qualche fondotinta cushion?
Qualche suggerimento?

Neve Cosmetics Contourmania

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PR Sample
E vabbè, su Instagram inizierà anche ad imperversare la tecnica dello strobing ma qua non ci scomponiamo e facciamo un passo indietro tornando a parlare di contouring, dai connotati vegan tra l'altro.




Una lunga premessa...
La tecnica del contouring, ecco...a me non piace un granché. BOOM!
Riconosco che abbia una grande utilità per gli scopi per cui è nata decenni fa (fotografici, teatrali, cinematografici, televisivi) ma agli occhi di una persona (tipo me) che non vive in quei contesti né lavora col makeup, l'importanza della faccenda talvolta si ridimensiona. Non amo il contouring spinto per tutta una serie di motivi noiosissimi e non condivisibili tra cui l'idea di makeup che cambia radicalmente i connotati e che non sento mia, ma quello che ho scoperto sperimentando è che su di me non amo nemmeno il contouring leggero. Ho un viso magro, dai lineamenti molto marcati e non riesco a far sì che ulteriori ombre mi valorizzino. 
Ho provato in vari modi: tracciando sotto lo zigomo delle linee d'ombra orizzontali anziché diagonali, meno orizzontali, più orizzontali, più corte, più cortissime, più sfumate. Niente. Il risultato che ottengo è sempre irrimediabilmente quello di "5kg in meno" che nel mio caso di taglia tascabile sono un enorme NO scritto in Arial 72 ma che non scrivo effettivamente in Arial 72 solo per non farvi scappare via tutti cliccando la X in alto già da subito.
Sono certa che le sapienti mani di Lisa Eldridge sarebbero in grado fare un contouring che mi valorizzi ma ahimé le mie non sono altrettanto capaci in materia.
La conclusione a cui sono arrivata è che forse, in effetti, per la vita di tutti i giorni, non ho poi così bisogno di fare questo contouring avendo già abbastanza ombre sul viso. Non ne sento la necessità perché mi sembra che andare ad enfatizzarle peggiori la mia situazione estetica.
Per dare un'idea: nelle foto di questo post, oppure questo, oppure in qualunque altra foto che mi ritragga, non ho fatto contouring.  L'unico "contouring" che realizzo talvolta prevede la sola parte dell'highlighting con un illuminante opaco sugli zigomi e se proprio voglio strafare anche lungo il margine inferiore dell'osso mandibolare. Perché se il nero scava, il bianco tira fuori e questo mi aiuta a far sembrare il viso otticamente (e leggermente) più pieno, che è come mi vedo meglio.
A volte applico anche l'illuminante opaco direttamente su quell'ombra naturale sotto lo zigomo per farlo apparire meno scavato, giusto per dirvi come sto messa.
Tutto questo per dire che inizialmente ho fatto un po' fatica ad essere obiettiva con questo prodotto ma ancor di più a capire come mostrarlo. Ho fatto alcuni esperimenti dai risultati indecenti e alla fine ho deciso di lasciar perdere e tenere una foto di lato, dove non si vede quanto sbagliata sia questa applicazione per i miei lineamenti - frontalmente è tremenda - ma spero renda un'idea della resa del prodotto in sé.

Contourmania è la matita di Neve Cosmetics pensata come prodotto universale e due in uno per realizzare un contouring completo: un lato per illuminare, l'altro per scurire.


Highlight

La parte illuminante ha un sottotono giallo. Per fare qualche comparazione: la cialda in crema Eos di Mulac è più chiara e più gialla. Il paint pot Soft Ochre di Mac è molto più scuro ma mi sembrava utile inserirlo visto che è il prodotto sicuramente più diffuso tra quelli swatchati e magari aiuta a farsi un'idea migliore del colore.
Sulla mia carnagione da NC15 di Mac, questo lato illuminante della Contourmania purtroppo non illumina ed una volta sfumato va a fondersi completamente col mio incarnato (forse si nota anche dal primo swatch) risultando, di fatto, inutile.

Contour

Una volta sfumato, il lato più scuro non è poi così arancione come sembrerebbe a prima vista. Almeno non lo è rispetto alla cipria colorata Kalahari di Neve e nemmeno se confrontato col bronzer Laguna di Nars, che è stato felicemente usato per anni da moltissime per un accenno di contouring. 
Quindi da un lato non lo descriverei come arancione, ma dall'altro resta un tono caldo ed è privo di quella componente grigia che trovo utile per creare un effetto di ombreggiatura più realistica. Il problema più grande che ho riscontrato con questo colore è che, su di me, una volta sfumato su una parte del viso che non siano gli zigomi, tira fuori una sfumatura rossastra che proprio non si addice allo scopo.


Viso normale
Fondotinta e matita labbra, stop.
Lato scuro della Contourmania applicato.
Sotto lo zigomo ho usato una mano leggera e l'ho invece stratificato ai lati del naso.

Viso post matita Contourmania

In quanto al colore, l'effetto sotto l'osso zigomatico non è male. 
Ci sono due correnti di pensiero: quella che preferisce il contouring dai toni freddi e grigi e quella che lo preferisce più caldo. Se appartenete a quest'ultima categoria, la sfumatura di questa matita potrebbe piacervi. Sul mio incarnato caldo il risultato è piacevole e non troppo artificiale. 
Questo però se parliamo dello zigomo.
Se parliamo invece di giochi di luci e ombre su altre zone del viso, il colore non è proprio adatto: è ancora troppo caldo per poter essere credibile come ombra sul naso, ma anche su fronte/tempie.
Nella foto credo si noti la differenza tra lo zigomo e la tonalità che tira fuori ai lati del naso e dal vivo era pure peggio, sembravo solo pronta per un qualche rito tribale. Il che può essere interessante ma solo in certi contesti.



La texture è cremosa e morbida senza esagerare, nel senso che la punta non si deforma con la pressione, però dopo 3-4 utilizzi urge un temperino.
Si sfuma molto e anzi, forse anche troppo perché il lato scuro post-sfumatura è poco visibile persino su una carnagione chiara come la mia. 
Se si preferisce un contouring meno leggero è necessario stratificarvi sopra un prodotto in polvere.
Per la sfumatura è possibile usare un pennello o le dita, anche se io preferisco il primo.

La parte illuminante credo che assolva davvero alla sua funzione su una carnagione almeno da NC20/25 in poi ma di contro, su una carnagione media, il lato marrone temo potrebbe perdersi e notarsi davvero poco, una volta sfumato.
Non la definirei quindi una matita universale, come da descrizione ufficiale, ed anzi credo non sia scontato per una persona poter usare entrambe le estremità.

* * * * *

Cosa, dove, quando, a quanto?
Contourmania è una matita a doppia mina che contiene 0,7g+0,7g di prodotto per un costo di 9,50€.
È un prodotto cruelty free, vegetariano e vegano ed è acquistabile sul sito Neve Cosmetics o presso le bioprofumerie concessionarie. Qui l'INCI.

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Devo essere sincera e dire non mi fa impazzire, ma questo era un po' prevedibile alla luce della premessa a inizio post e dei miei gusti personali. Di per sé, però, una matita per il contouring non la trovo pratica né semplice da usare e continuo a preferire (idealmente) la cara e vecchia polvere compatta perché la sento più facile da gestire. 
Il motivo è il tratto molto sottile che crea una matita rispetto al deposito di colore più sfumato che può dare un pennello, perché è vero che la Contourmania si sfuma e forse anche troppo ma è come se il tratto così fino e preciso non mi desse sicurezza nella sfumatura, che non controllo bene: ogni volta sono più preoccupata a sfumare quella che era una riga netta invece che prestare attenzione alla precisione dell'applicazione (e della sfumatura stessa). L'importante è sfumare, poi fino a dove non si sa.
Da principiante del contouring, consiglierei ad altre principianti di iniziare coi prodotti in polvere.

In generale la Contourmania la vedrei adatta a chi ha una carnagione tendenzialmente calda, né troppo chiara né media e né tantomeno scura, che è interessata ad un prodotto in crema per il contouring (solo degli zigomi) ma che non vuole acquistare diverse cialde in crema professionali, ricorrere a diversi pennelli e via dicendo.
Per il resto, purtroppo non mi sento di consigliarla a gran voce.

Voi l'avete provata? Come vi trovate?
E soprattutto, che ne pensate del contouring?


Il prodotto mi è stato inviato a scopo valutativo dall'azienza, che ringrazio.
Non sono stata obbligata a scrivere questo post. Non vengo pagata per averlo fatto.
Quelle espresse sono le mie sincere e personali opinioni, al solito.

My beauty picks to beat the summer heat

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Volevo intitolarlo "i miei prodotti anti-caldo" ma in inglese suona meglio qualunque frase altrimenti imbarazzante e quindi. Poi c'era pure la rima. Viste le temperature attuali, ho pensato in modo molto poco originale di raggruppare una serie di prodotti che mi aiutano a sopravvivere nel caldo torrido e nell'antro dal clima subtropicale privo di climatizzazione che è la mia stanza da letto (e da studio e da pc e da quasi tutto).
Di seguito quindi la mia artiglieria pesante dai 30 gradi afosi a salire, che tolgono ogni traccia di buona volontà - tranne a coloro che imperterriti continuano ad allenarsi e che vedi correre al mattino o alla sera (seriamente, come fate? Dove si compra tutta questa energia? Qualcuno vuole scambiarla con la pressione bassa, in uno swap senza diritto di recesso? Ci si prova).



The Body Shop Tea tree Cool & Creamy wash
L'ho acquistato titubante solo per sostituire il detergente viso, ormai finito, che utilizzo di solito nei periodi in cui fioriscono maggiormente le imperfezioni, ma alla fine mi sta piacendo. Il Creamy & Cool wash (7€)è infatti un detergente viso che sarà pure "suitable for blemished skin", adatto a pelli impure, ma funziona bene anche su una pelle secca che in estate diventa più normale e soffre di qualche imperfezione ogni tanto (tipo la mia). Temevo fosse troppo aggressivo e che potesse causarmi la classica sensazione di 'pelle che tira' e invece non è successo; vuoi forse anche per la presenza di alcuni oli come quello di marula e di soia.
La sensazione che crea è piuttosto di pulito e fresco - la parola magica.
Contiene infatti una percentuale di tea tree oil e mentolo che lo rende...in una parola, balsamico.
Lo applico, lo massaggio per un minuto fino a sentire la sensazione di freschezza e lì risciacquo.
La percezione di un qualcosa di fresco resta poi sul viso per qualche (meraviglioso) minuto.


SVR Hydracid C20 crème*
In realtà non si tratta di una crema con delle proprietà prettamente estive, ma vista la sua consistenza leggerissima la sto usando felicemente nelle giornate afose.
L'Hydracid C20 di SVR (40€)è una crema viso giorno e notte che contiene il 20% di vitamina C (ed effettivamente la vitamina C è al secondo posto della lista ingredienti) e che dovrebbe andare a illuminare l'incarnato e a limitare la formazione delle rughe. Saprete già come la penso in merito alle creme antirughe, nel senso che non mi aspetto né credo facciano miracoli e nel senso che il mio problema attuale al massimo sono le linee d'espressione naturali, quindi su questo punto sorvolo, ma per quanto riguarda un miglioramento della luminosità ammetto di averlo notato anche dopo pochi giorni di utilizzo. C'è da dire che la mia pelle è abbastanza luminosa e non ha grandi problemi in questo senso ma mi sembra comunque più radiosa - anche se non ho ancora avuto modo di verificare se la luminosità permane anche dopo la sospensione dell'utilizzo della crema. L'idratazione è invece bassissima ma nel periodo estivo mi è comunque sufficiente. Un grande bonus è che riesco ad utilizzarla anche nelle giornate più afose poiché si assorbe in un secondo ed è così leggera che non si percepisce neppure.


Caudalie Beauty Elixir
Va bene, questo era prevedibile.
Come ho fatto le altre estati senza di lui?
Come studiavo in una camera con più di 30º senza climatizzatore prima di lui?
Come mi aiutavo a restare sveglia la notte sui libri prima di lui?
Non lo so, ma dopo aver finito la prima boccetta sono corsa ai ripari.
Il Beauty Elixir (11€ 30ml)è un'acqua rinfrescante e tonificante a base di fiori d'arancio, oli essenziali di rosmarino, menta, melissa e rosa. La sferzata di tono e refrigerio è immediata e molto piacevole anche se permane per pochissimo tempo (e ve lo dico, crea dipendenza). Al di là della sensazione fisica, anche la profumazione un po' forte e pungente aiuta moltissimo allo scopo.
È un prodotto di cui si parla da anni e mi sono chiesta per tempo come facesse una semplice acqua ad avere così tanto seguito e pensavo che, in fin dei conti, una qualunque acqua termale assolvesse alla medesima funzione ma non è così: a differenza di quest'ultima, il Beauty Elixir infatti contiene alcool ed è più astringente che idratante.
Ma anche molto più rinfrescante (tonificante l'ho già detto?).
Tra l'altro apprezzo moltissimo un dettaglio che sembra una cosa da poco ma per me fa parecchia differenza: al contrario di molti altri tonici e acque, la confezione del Caudalie ha un nebulizzatore ottimo che, appunto, debulizza davvero creando una nuvola e non lancia gocce di prodotto grandi come gavettoni che se finiscono sul mascara è un problema. Thumbs up su tutta la linea!




The Body Shop sorbetto corpo
Sono una di quelle persone che non salta mai lo step della crema corpo dopo la doccia e anzi, oserei dire che è forse il mio momento preferito di tutta la faccenda.
Una sera di inizio giugno ho provato uno dei soliti burri corpo che utilizzo durante il resto l'anno ed il risultato è stato: se mi abbracciano anche dopo due ore schizzo via come una saponetta nella doccia della piscina.
Tanto si assorbe in fretta in inverno, quanto ora non ne vuole sapere.
Le mie alternative per la stagione sono quindi tassativamente delle lozioni più leggere o, per le giornate in cui non si respira, i sorbetti corpo The Body Shop (12€).
Non risolvono il problema idratazione per chi ha la pelle più secca ma sono quello step in più da dedicarsi senza il rischio di sentirsi pronte per il microonde. 
Hanno l'aspetto simile ad un vero sorbetto-gelato ed una consistenza leggera e facile da spalmare. Inoltre si assorbono in fretta e creano una sensazione vagamente (vagamente) rinfrescante per qualche secondo. Li ho provati alla profumazione Fuji Green Tea, Virgin Mojito e Pompelmo Rosa, che è l'ultimo arrivato ed è il mio preferito nonché quello che consiglio di più. Di norma non amo i profumi agrumati e non l'avrei mai acquistato a scatola chiusa, ma The Body Shop ne ha incluso un campione in un vecchio ordine ed il resto va da sé.
(eccolo qua, il vantaggio dei sample!)
È al pompelso rosa ma la profumazione non è acre e mi ricorda piuttosto una granita, al pompelmo rosa, con zucchero.


The Body Shop peppermint reviving leg gel
La scorsa estate ne ho rimandato l'acquisto ma quest'anno ho deciso di provarlo. Il gel gambe rivitalizzante (10€)è un vero e proprio gel denso con olio di menta che aiuta a - guess what - rinfrescare, esatto.
Ammetto che mi aspettavo una sensazione molto più forte e duratura e non mi soddisfa al 100%, ma la faccenda migliora se viene applicato alla sera davanti alla finestra aperta o, in casi estremi, col ventilatore puntato sulle gambe. L'azione della menta dura per pochi minuti ma almeno in quel lasso di tempo mi aiuta a sentire di nuovo i miei piedi n°35 e non più n°38.



Tarte Amazonian Clay full coverage airbrush foundation
L'anno scorso a Palermo ho fatto l'esperienza dello scirocco con 40º e l'ultima cosa che avrei voluto era applicare sul viso un fondotinta denso e cremoso. La stessa cosa però mi accade ogni estate in luoghi dove non arriva lo scirocco ma si raggiungono comunque temperature tropicali molto più umide.
Nei giorni di caldo insopportabile la mia base è quindi composta dal fondo minerale; prodotto col quale avevo litigato anni fa ma poi è arrivato l'Amazonian Clay airbrush di Tarte (34£) a migliorare i rapporti. Per essere un fondotinta in polvere è molto più coprente di quanto ci si aspetterebbe e soprattutto si fonde con la pelle creando un piacevole effetto naturale, per nulla ovvio né polveroso. Non copre grandi imperfezioni quindi definirlo "full coverage" è parecchio azzardato, ma uniforma l'incarnato più o meno come una crema colorata leggera ed anche quando stratificato non perde il suo finish naturale.
E poi essendo in polvere non si percepisce minimamente sulla pelle, nemmeno con 40°C.


Paul & Joe sheer lipstick n°105 First Kiss
Avete presente quelle giornate afose in cui anche l'idea di un rossetto con la R è troppo?
A me capita, soprattutto se devo uscire per questioni veloci e di poco conto, e in questi casi la scelta ricade puntualmente su tale rossetto. Non ne parlo mai ma in realtà il colore First Kiss (14€)è uno di quegli stick che tengo sempre in borsa nell'eventualità in cui mi dimentichi a casa il rossetto, quello vero, o mi serva una mezza via tra un rossetto e un burrocacao. È molto sheer ma stratificabile (lo indosso qui) tanto da poterlo applicare al volo senza specchio, tinge un po' le labbra, ha un finish "juicy" (è tanto brutto come termine? Non mi viene in mente nulla di meglio) ed è estremamente confortevole, oserei dire anche idratante.
Non lo consiglierei a chi ha delle labbra pigmentate poiché sarebbe invisibile ma lo trovo comodo in caso di labbra chiarissime - I feel ya.
Quando c'è caldo con me le parole comfort - idratazione - praticità vincono a mani basse.


Volevo parlare anche della protezione solare Kiehl's Activated Sun Protector SPF 50 (26€) che non è anti-caldo ma è comunque utilissima con questo sole, però ho scordato di fotografarla. Errr.
Ho avuto modo di utilizzarla solo poche volte ma finora mi sta piacendo: è adatta al viso e al corpo, per essere una protezione 50 (UVA e UVB) è leggera, dicono che non ostruisce i pori, si assorbe in un paio di minuti e non crea né la classica sensazione di pellicola pesante che fa sudare due volte tanto né l'effetto oleoso sul viso. L'ho provata sotto diversi fondotinta, tra cui il Face&Body di MAC a base d'acqua, e finora non mi ha dato problemi né ha alterato la resa. In più dicono sia fotostabile e resistente all'acqua, cosa sempre buona e giusta in una protezione solare.
Non ho ancora capito come mai l'altra protezione solare Kiehl's, che volevo inizialmente prendere ma era esaurita, costi molto di più pur avendo meno caratteristiche, almeno sulla carta, ma se qualcuno di voi l'ha capito o le ha provate entrambe ci faccia sapere!


Voi avete qualche prodotto che vi sta salvando dal caldo torrido o che puntualmente ritirate fuori ogni estate?
(Non vale "il climatizzatore" come risposta)


*PR Sample

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Ed eccoci qui! Con un post che sarà pieno di zucchero e banalità e che non avrei mai pensato di poter scrivere (ecco la prima banalità!). Se seguite la pagina su Facebook lo saprete già, ma poco tempo fa il blog ha raggiunto il traguardo di più di 1 milione di visualizzazioni. SBEM. E chi se lo aspettava?
Quindi mi sembrava il caso di "festeggiarlo" anche su questi schermi in modo materiale.

Vorrei scrivere molte cose a riguardo ma sono consapevole che mi ripeterei e rigirerei attorno agli stessi concetti espressi sulla pagina, in un turbine di noia e déjà vu.
Quindi forse la cosa migliore è ripetermi direttamente per intero:

« Ragazzi sarà pure una cifra di poco conto per altre realtà online più grandi e professionali però, nel mio piccolo, per me è tantissimo davvero. Ma tantissimo.
Soprattutto quando penso che non sono una persona che posta così di frequente: ci sono mesi che passano con solo 1 o 2 post, in più di 3 anni di blog i post totali sono circa 200 anziché 2000 e mi rendo conto che con un andamento simile non sia scontato essere letti un granché.
Quindi per questo traguardo devo ringraziare voi.
(momento che rischia di diventare cheesy a ore 12, you've been warned!)
Grazie grazie grazie mille per leggere i miei sproloqui e per continuare a farlo anche se non sono presente come vorrei per cause di forza maggiore, anche se dico spesso "sì sì ho intenzione di farne un post eh" ma 9 volte su 10 finisco per non riuscire a farlo, anche se non posto regolarmente a scadenze fisse, anche se ho un'organizzazione che persino in Poste Italiane stanno messi meglio e sono più metodici.
Come dico sempre, di persona, il blog non è il mio lavoro, non lo sarà mai e non voglio che lo sia perché il mio vero lavoro del cuore è tutt'altro, ma ciò non toglie che si possa tenere moltissimo anche ad un hobby-passione e che questo possa dare molto a chi lo intraprende, sia in termini di soddisfazioni personali che di rapporti umani.
Ci sono stati periodi veramente brutti della mia vita in cui questo blog mi ha aiutata a restare a galla più di quanto si possa razionalmente credere ed altri dove, anche se in una posizione più di contorno e meno centrale della mia vita - per fortuna aggiungerei, continua a darmi comunque tanto.
Continuate a darmi comunque tanto, perché il blog più che entità in terza persona singolare è per me un insieme di persone e non è fatto solo da me, ma anche da chi mi legge da tempo, da chi è arrivato due giorni fa, da chi lascia un commento, da chi pone una domanda, da chi mette un Like, da chi scrive un messaggio privato o un'email e pure da chi segue in silenzio.
Sarà scontato dirlo, ma se non ci fosse e non ci fosse stato il vostro riscontro probabilmente avrei chiuso tutto dopo poco perché credo che l'anima di un blog non sia composta solo da chi il blog lo gestisce dal pannello di controllo e dalla finestra dei post; perché se non c'è riscontro, scambio, interazione, feedback, nel blog come in moltri altri aspetti della vita, la faccenda rischia di sfilacciarsi e perdersi man mano, fino a chiudersi.
Quindi, per tutto questo, vi dico GRAZIE. »

Il raggiungimento del milione di visualizzazioni mi ha colta impreparata, in più sensi e pure nel senso che se per alcune occasioni tengo in serbo già settimane prima un pensiero da regalare, stavolta non avevo nulla di pronto. Aggiungiamo che quando si tratta di regali non amo prendere la prima cosa che mi capita sottomano ma mi piace farne di ragionati e che, credo, spero, tanto convincano me quanto possano far piacere a chi li riceve.
Mi sono chiesta quindi cosa poteva piacere a più persone e di "grande", perché ci tenevo che fosse qualcosa in linea col numerone raggiunto. Tutte le opzioni che mi venivano in mente però comprendevano cose che si trovano anche da Sephora e che la maggior parte di voi sono sicura abbia già (poi non ero nemmeno molto propensa all'idea di fare un altro ordine da Sephora), oppure si potevano acquistare online dal UK col rischio di vedere il pacco solo tra un mese. Così mi è venuta in mente Nabla!
Credo che moltissime persone abbiano già ordinato dei loro prodotti ma magari quelle che hanno acquistato la nuova collezione sono meno e quindi...
per chi si aggiudica il giveaway c'è l'intera collezione Butterfly Valley di Nabla!
(nelle foto ci sono i miei prodotti usati ma il/la vincitore/vincitrice riceverà ovviamente tutti i prodotti nuovi nella loro confezione sigillata - e i rossetti li sto custodendo nel frigo).

È un po' la forma materiale del mio GRAZIE
(invero se dovessi materializzarlo ci sarebbe sicuramente anche qualche emoticon a cuore ma non divaghiamo)


ISTRUZIONI PER L'USO:
leggici, siamo importanti!

  • Per partecipare è necessario seguire Dottedaround sia su Bloglovin' che su Facebook.
  • Le due azioni precedenti sbloccano altri modi di partecipare che sono del tutto facoltativi ma aumentano le chance di vincita. Successivamente, basta seguire le istruzioni nel form di Rafflecopter (nota a margine: controllo ogni partecipazione e mi accorgo degli account che barano e che saranno esclusi al momento dell'estrazione).
  • Sarà estratto 1 vincitore.
  • I lettori di vecchia data hanno 5 possibilità in più di vincere che possono reiterare ogni giorno, ma il giveaway resta aperto anche a nuovi iscritti.
  • Per partecipare è necessario possedere un indirizzo di spedizione su suolo italiano. 
  • In caso di minorenni, la partecipazione è possibile solo previo consenso dei genitori o di tutori. 
  • Il vincitore sarà contattato via email e avrà 48 ore per rispondere e confermare. Qualora non dovessi ricevere notizie entro le 48h, verrà selezionato un vincitore alternativo.
  • Ricordatevi di inserire i dati richiesti (email, nickname etc) nel form di Refflecopter e NON nei commenti. Se i vostri dati non sono nel sistema, Rafflecopter non può selezionarvi e farvi eventualmente vincere! 
  • Il giveaway inizia ora e termina il 30 luglio.

a Rafflecopter giveaway


Buona fortuna!

Nabla Butterfly Valley eyeshadows | swatch

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Nabla butterfly valley

Nabla ha lanciato la sua nuova collezione dal nome Butterfly Valley, composta da 8 ombretti e 2 rossetti Diva Crime.
Alla fine ho deciso di sciorinare i miei 2 cents sulla collezione in due post separati, uno per gli ombretti ed uno per gli altri due prodotti. Non provandoli da settimane e settimane o mesi, prendete ovviamente quanto segue come impressioni iniziali - potenzialmente soggette a cambiamento quindi. Cominciamo!


Nabla butterfly valley

Anzi no, prima di partire con le singole cialde è il caso di fare una breve (sé vabbè tanto sarà lunghissima come al mio solito) premessa.
Se non avete ancora avuto l'occasione, vi consiglio di guardare il video di presentazione della Butterfly Valley girato da MrDaniel perché fa comprendere meglio l'idea dietro a questa collezione e alle scelte cromatiche che nessuno può spiegare meglio di lui, essendone il direttore creativo. Se la Butterfly Valley mi sembrava promettente già dalle anteprime, dopo questo video credo di aver proprio iniziato ad amarne il concept alla base.
Oltre a qualche consiglio su come abbinare tra loro i colori, Daniele fa anche presente d'aver voluto per questi ombretti delle polveri più pressate e texture più leggere e stratificabili.
Che se la Genesis era basata sul "contrasto", Butterfly Valley si fonda sulle "iridescenze".
(la sua frase "iridescenze leggere e delicate come ali di farfalle" credo riassuma bene la collezione).
Tutto questo in effetti si nota quando andate a provare gli ombretti.
Se avete presente le cialde quasi cremose di Tribeca, Citron o molti ombretti Nabla dello scorso anno, con le cialde di questa nuova collezione vi troverete davanti a texture un po' diverse: più pressate, più sottili, meno morbide e "cremose", alcune meno pigmentate ma più stratificabili. Non avrete comunque bisogno del martello pneumatico per ricavarne del colore, solo che con alcune cialde non otterrete un risultato pieno e saturo proprio perché, a quanto pare, non sono pensate per quello.


Se moltissimi Nabla per me sono assolutamente paragonabili agli ombretti Urban Decay, la maggior parte della Butterfly Valley non lo è e mi ricorda piuttosto la texture più compatta, non morbidissima ma stratificabile di ombretti come i Nars - non tutti, ma volendo generalizzare...
(non quella ciofeca della Narsissist però, per carità! *corone di aglio per tenerla lontana* Ché lì i Nabla vincono 10 a 0)
(invero a me i Nars non fanno impazzire a dismisura e tra un duo che ho preso e questi Nabla preferisco ancora questi Nabla, sarò strana, regà. Mentre un altro duo è pazzesco - ciao Kauai - diverso dagli altri Nars e vince tutto ma sto divango per niente)
(non sto quindi dicendo che i Nars e i Nabla siano identici ma è solo per fare un paragone tra le differenze di texture)
Fine parentesi.

Se con Citron avete una cazzuolata di colore pieno, denso, ultra saturo alla prima passata, con questa texture meno cremosa e più compatta non otterrete lo stesso risultato. Non se ne ottiene uno peggiore né migliore, semplicemente diverso e il ritenerlo meglio o peggio dipende dalle preferenze personali. 
(ovviamente vi sciorinerò le mie per ogni cialda giusto per rendere questo post un poema lunghissimo e noiosissimo).
Se Citron o Tribeca o Daphne 2 o altri "morbidi" di Nabla non sono strettamente pensati per giocare su trasparenze, riflessi e stratificazioni, alcuni di questi ombretti della Butterfly Valley invece lo sono.


Non vi nascondo che io sono una fan delle texture morbide morbidissime pigmentatissime quasi cremose, però negli anni ho imparato a riconoscere che la qualità di un ombretto va oltre eventuali preferenze soggettive e soprattutto non la si può definire da un solo aspetto ("pigmentatoo!") ma, a patto che non servano il martello pneumatico e la cazzuola per farli scrivere, da un insieme di molti aspetti (pigmentazione, sfumabilità, tridimensionalità, brillante
zza, durata...).
Quindi ecco, mi premeva sottolinearlo bene a scanso di equivoci, perché io li sto trovando dei buoni ombretti e mi stanno piacendo molto quasi tutti ma mi sembra doverosa questa premessa, in caso qualcuno vada dritto su Clementine, ad esempio, sperando di avere il cugino arancione di Citron e si trovi invece un ombretto luminoso ma con una texture diversa, pensata per risultati differenti, ottima da stratificare e sfumare con altri colori senza stacchi ma molto meno d'impatto se usata da sola.
Solo che magari chi la vuole acquistare sta invece cercando l'effetto della spalettata di colore shock e rischia di ritrovarsi poi deluso.
Il rapporto qualità-prezzo degli ombretti Nabla per me è uno dei migliori evah, ma ritengo sempre utilissimo essere consapevoli delle caratteristiche del prodotto che si sta per acquistare e poter così decidere se fa al caso nostro o meno, soprattutto quando è diverso dai precedenti e da ciò che forse ci si aspetta di default, come in questo caso.

nota: gli swatch sotto sono stati realizzati su una base di primer Shadow Insurance di Too Faced perché per me "no primer no ombretti" (di qualunque marca, dico).


Wild Side, Peach Velvet

Nabla Peach Velvet*
"Peach Velvet è un pesca aranciato pastello, un meraviglioso color di transizione
che permette di scaldare qualsiasi trucco rinfrescando allo stesso tempo lo sguardo"

La texture di Peach Velvet è sottile, leggera, abbastanza morbida e non polverosa.
La pigmentazione è bassa, stratificabile ma con dei limiti e a mio avviso questo è un ombretto da intendersi come "da sfumatura". Un neutro pescato piuttosto che un ombretto pesca colorato e pigmentato e non a caso Nabla lo definisce "colore di transizione".
Se siete alla ricerca di un pesca intenso, pastello, che sull'occhio risulti come nella cialda in stile Sugarpill, Peach Velvet non farà al caso vostro.
Avete presente quegli ombretti color avorio o il mio amato Foxy di Urban Decay, che tingono ma non moltissimo, si vedono ma non tantissimo, sembrano inutili e alla fine sono invece quelli che si usano di più per uniformare e sfumare? (Che periodo lunghissimo, riprendiamo fiato).
Ecco, Peach Velvet lo considero un po' una versione pesca di Foxy: uniforma un po' la palpebra con una sfumatura calda e pescata senza stravolgerne completamente il colore e aiuta nelle sfumature di toni più scuri e intensi, scaldandone i bordi ma senza creare una forte chiazza aranciata.
Personalmente sto preferendo di gran lunga l'effetto di Peach Velvet ad un suo cugino pigmentatissimo menzionato qui di seguito, ma non è detto che tutte stiate cercando lo stesso risultato quindi mi preme sottolineare questi aspetti, again.
nota a margine: l'ho provato anche come blush e ha il suo perché, soprattutto abbinato ad un'altra cialda presente più sotto.

Nabla peach velvet swatch

Dalle anteprime Peach Velvet mi ha ricordato un ombretto Inglot che ho felicemente usato molto nelle estati di anni passati...e lo ricordava per un buon motivo! Volendo essere veramente P.I.T.A. pignoli, l'Inglot 368 ha una leggerissima punta rosata e di bianco in più ma potremmo dire che sono dupe al 99% dai, almeno come colore. Come effetto finale invece la questione cambia perché l'Inglot è più pigmentato (quella in foto è mezza passata mentre ce ne sono due-tre per Peach Velvet), con una texture anche più spessa e polverosa. È l'ombretto da prendere se, come accennato prima, non vi interessa un tocco pescato di transizione ma volete proprio un colore pesca più intenso.
Caramel è tutt'altra cosa ma ho pensato che un confronto potesse rendere meglio l'idea della tonalità di Peach Velvet.


Nabla Wild Side*
"Wild Side è un marrone caldo medio. Punto di riferimento per qualsiasi makeup" 

Descrizione perfetta.
La texture di Wild Side è abbastanza morbida, non serve scartavetrare la cialda per prelevarlo ma la pigmentazione resta bassa, un po' modulabile. Forse è più pigmentato rispetto a Peach Velvet ma comunque meno di altri matte Nabla, quindi anche qui dipende tutto dall'effetto che volete ottenere: un intenso smokey "grunge" marrone caldo e opaco su tutta la palpebra sarà difficile se non impossibile da realizzare con Wild Side, mentre se vi interessa per sfumatura e definizione, ci siamo.
È utile infatti come classico colore di transizione o per dare una leggera definizione nella piega dell'occhio, che sarà leggera e fine ma si noterà, testato. Trovo inoltre che si sfumi senza problemi.
Questo almeno su una carnagione chiara mentre su una più scura credo possa assolvere alla stessa funzione di Peach Velvet: scaldare, uniformare e sfumare. Credo.
Non è un colore "originale" ed è probabile che abbiate già qualcosa di simile e più intenso, ma immagino che Nabla abbia guardato alla sua linea, dove un marrone basic di questo genere non era ancora presente.

Nabla wild side swatch

Nabla Wild Side è leggermente più chiaro e più soft di Buck di Urban Decay dalla Naked 1 ma i due colori potrebbero essere considerati cugini se non fosse che l'effetto del secondo è un po' più scuro e intenso. Urban Decay Faint dalla Naked Basics è più scuro e meno caldo. Fossil di Nabla è tutt'altro colore freddissimo, mentre Narciso* di Nabla ha una sfumatura più rosata.



Babylon, Moonrise

Nabla Moonrise
"Moonrise è una tonalità scura e magnetica di grigio con un tocco di viola al suo interno"

Se la texture di Peach Velvet e Wild Side è diversa da quella di altri matte Nabla, la texture di Moonrise la trovo invece più in linea con gli ombretti precedenti del marchio: morbida, non polverosa e dalla pigmentazione alta in una sola passata.
Dopo un entusiasmo iniziale, sono stata indecisa se acquistarlo o meno perché il grigio è un colore che, a ben vedere, non uso mai. Poi però il suddetto video di Daniele e le parole "tocco viola" mi hanno fatta cedere.
Appena swatchato mi ero quasi pentita dell'acquisto perché mi sembrava né più né meno che un grigio, ma quando l'ho provato sulla palpebra la faccenda è cambiata: lì tira fuori il riflesso violaceo (almeno sulla mia carnagione) oltre alla luminosità e tridimensionalità.
Alla fine è tra gli ombretti che sto usando di più e ho già realizzato felicemente alcuni smokey.

Nabla moonrise swatch

Temevo fosse come Gunmetal di Urban Decay dalla Naked 1 che è praticamente ancora intonso dopo anni, ma questo è un grigio pieno molto più freddo e con qualche micro glitter. Interference* di Nabla è invece molto più malva (qua ci sarebbe da capire perché su di me Interference non stia bene quanto Moonrise ma credo sia a causa della base meno cupa).


Nabla Babylon* 
"Babylon è un verde petrolio intenso e vibrante"

Da estimatrice di lunga data dei toni petrolio/teal/ottanio sono parecchio difficile da accontentare:
troppo blu...troppo verde...troppo acceso...
E Babylon è invece tra le sfumature ottanio che di solito definisco "perfette", con quello che a mio gusto è un ottimo equilibrio tra blu e verde.
La texture è abbastanza morbida, si sfuma senza chiazze e la pigmentazione è media/medio-alta, anche se è necessario stratificarlo con un paio passate per ottenere un colore intenso come lo swatch qua sotto - a me personalmente i makeup teal piacciono intensi del tipo SBEM.
Tra l'altro me lo vedo benissimo sopra una base nera perché qua sempre trucchi luminosissimi inverno-estate.
Per quanto io ami questo ombretto non vi nascondo però che qualcosa dentro di me avrebbe tanto voluto per Babylon una texture di super impatto come quella di Tribeca o Citron. Aww.
Ammesso sia possibile realizzarla coi pigmenti di questo colore, s'intende.

Nabla babylon swatch

Negli ultimi anni del liceo ero innamorata del color teal/ottanio e ricordo di aver fatto scorta di maglie, maglioni, top in questo colore. La cosa si è poi ridimensionata ma è rimasto un tono che mi piace parecchio ed ero sicurissima di aver acquistato, nel corso degli anni, un sacco di makeup ottanio.
...Il deserto.
Non so neanch'io come sia possibile ma non ho trovato un solo ombretto teal in tutto il cassetto, solo matite. Quindi la comparazione che posso fare lascia molto a desiderare ed è solo quella con Pacifico, della palette Makeup Delight di Neve Cosmetics, che è un colore totalmente diverso con una texture totalmente diversa: più verde, più shimmer e con piccole pagliuzze all'interno.

Pegasus, Lilac Wonder


Nabla Lilac Wonder*
"Lilac Wonder è un viola lievemente duochrome caratterizzato da
una base di ciclamino medio-chiara con delicati riflessi blu ed iridescenze di glicine"

Lilac Wonder è un color ciclamino chiaro, quasi un mix tra i rossetti Violetta e Show Orchid di Mac, con un riflesso freddo bluastro. Quel colore che su di me probabilmente non applicherei mai in modo intenso a tutta palpebra epperò la sua texture facilita l'utilizzo, o almeno se ricercate come me un effetto sfumato e non ultra saturo.
La texture è infatti sottilissima, leggera, non polverosa, non cremosa ma stratificabile, mentre la pigmentazione è media e modulabile.
Anche se la polvere è sottile, riesce a creare un effetto luminoso e riflessato.
Sulla mia palpebra si nota abbastanza ma steso così come colore principale non mi fa impazzire e, a mio avviso, la sua bellezza esce piuttosto nelle sovrapposizioni con altri toni, magari più scuri, o quando viene usato per le sfumature.
Prevedo grandi smokey scuri o neri assieme a lui sfumato sui contorni: ho già provato a realizzare uno smokey con una base di Moonrise ed una sfumatura di Lilac Wonder, come suggerito da MrDaniel, ed il risultato finale non era affatto male. Detto da me che non uso un lilla o un rosa dall'era dei tempi, è tutto dire.

Nabla lilac wonder swatch

Magari vi chiederete perché l'ho confrontato con un tono blu e la risposta è che non lo so nemmeno io, forse per la complementarietà "rosato con riflessi blu VS blu con riflessi rosati", chi lo sa. Sempre per la carenza di ombretti colorati descritta sopra, ahimè non ho nessun colore simile con cui poter confrontare Lilac Wonder. Forse potevo usare il viola Casa Delight di Neve Cosmetics al posto di un azzurro - che è comunque un viola intenso diversissimo - ma evidentemente avevo la testa altrove. Sorry.

Nabla Pegasus*
"Pegasus è un duochrome dalla base lavanda pastello con un accenno di lilla
al suo interno e con riflessi oro-champagne decisi e luminosissimi"



Pegasus, soprattutto negli swatch in foto, può sembrare una cosa nulla di che.
Invece non lo è. Parere mio, s'intende.
Come da descrizione, ha una base lilla e dei riflessi dorati ma una volta applicato la base lilla diventerà invisibile per lasciare spazio solo alle iridescenze. In altre parole, avrete un ombretto che creerà un riflesso dorato (quindi se come me avete un po' timore dei colori lilla, niente paura).
La texture è moderatamente morbida anche se meno di altri vecchi Nabla e lo definirei pigmentato nel suo essere cangiante. Avete presente Madreperla* di Nabla? Pegasus ha un po' lo stesso concept ma colori di base e riflesso totalmente differenti.
Se cercate un ombretto *oro* probabilmente vi deluderà, ma se cercate un ombretto con *riflessi* oro allora dategli un'occhiata.
L'ho utilizzato da solo su tutta la palpebra per un trucco da 10-secondi-contati e illuminava in modo piacevole pur senza strafare. Mi sta piacendo moltissimo anche sovrapposto ad altri colori o per accentuare la luminosità di altri ombretti.

Se poi siete alla ricerca di un illuminante dorato (ma proprio dorato) lasciate perdere tutto e provate Pegasus sullo zigomo prima di fare altri acquisti.
Non sono una grandissima fan degli illuminanti ma quando l'ho provato mi è uscito un "Cheeeee?".
Il riflesso oro è molto spiccato e luminosissimo tipo raggio di sole o tipo "ciao sono catarifrangente", ma se rientra nei vostri gusti vale la pena provare. Sull'abbronzatura o su una pelle medio-scura dovrebbe essere una meraviglia.
In realtà può avere il suo perché anche su una carnagione chiara quindi non so cosa sto scrivendo: l'ho applicato sullo zigomo quando ho usato Peach Velvet come blush e l'effetto era luminoso, estivo e d'impatto. Davvero bello.
Roba che dalle foto seguenti non si direbbe minimamente ma ombretti come Pegasus sono difficili da fotografare.

Nabla pegasus swatch
Nabla pegasus madreperla swatch


Clementine, Unrestricted

Nabla Clementine
"Clementine è un color mandarino brillante dai morbidi riflessi oro"

Come da descrizione di Nabla.
La texture non è morbidissima a causa delle micro pagliuzze dorate ma nemmeno secca, la sfumabilità c'è decisamente e la pigmentazione non è altissima ma, anche qui, un po' modulabile.
Non è comunque un arancio pieno come nella cialda nemmeno stratificandolo (a scanso di equivoci, quando dico queste cose penso sempre all'effetto ottenuto sull'occhio coi pennelli e non in uno swatch sul dorso della mano con le dita) e se questo sia un bene o un male sta a voi e al vostro gusto deciderlo.
Su una carnagione calda come la mia colora ma il tono mandarino è in quella giusta intensità da non creare troppo stacco e fondersi invece in modo piacevole col giallo presente nell'incarnato, quasi un "wash of color" (come si dice in italiano?) caldo, aranciato e luminoso.
Personalmente lo preferisco mille volte così perché sapete che non mi avventuro spesso nei colori e che toni più intensi mi ritroverei ad usarli con fatica (ehm Trinacria più in giù ehm), mentre l'intensità di Clementine è quella giusta per renderlo facile e sfruttabile non solo a tutta palpebra ma anche come ombretto da sfumatura o punto luce caldo.
Quindi, anche qui: yes a Clementine se cercate un arancione facile e leggero, no a Clementine se desiderate un arancione intenso, saturo à la Sugarpill e SBEM.
Tra l'altro, se amate i blush shimmer tipo Orgasm di Nars ma in veste aranciata, vi suggerisco di provare Clementine sul viso.

Nabla clementine swatch

Vi confesso che non ho poi moltissimi ombretti colorati e quindi scarseggia anche la possibilità di fare tanti confronti, ma in qualche modo ci arrangiamo.
Tipo ripescando la Naked 1 e la palette Makeup Delight di Neve Cosmetics per confrontare Clementine con Half Baked e Trinacria. Quest'ultimo è un arancione inteso mentre il Nabla ha molto più giallo all'interno, che a mio avviso lo rende anche molto più facile da usare come detto poco sopra, mentre Half Baked per quanto caldo resta comunque un color oro che non sfocia in richiami color mandarino.


Nabla Unrestricted*
"Unrestricred è una tonalità duochrome dalla base prugna-bordeaux immersa nell'oro"

Lo dico subito, così, senza troppi giri: Unrestricted è l'ombretto che mi ha sorpresa di più, scalzando Babylon dal podio che si era conquistato durante le immagini d'anteprima.
Se dovete comprare un solo ombretto della Butterfly Valley e siete indecise, andate su questo.
Dalla cialda può sembrare marrone, a volte dorato, ma in realtà non è nulla di tutto ciò: di base è un bordeaux, opaco, in cui sono immersi shimmer e micro glitter oro.
La texture, vuoi anche per queste pagliuzze luminose, è compatta e credo che nella foto sotto si noti la differenza con la cremosità di Tribeca, ad esempio. Questo però non compromette la qualità dell'ombretto che è comunque facile da sfumare e ha una pigmentazione medio-alta.

Sulla palpebra è bello ma più di tutto mi ha stupita nella sfumatura: sui contorni il borgogna si ritrova infatti sfumato da una nuvola di riflessi dorati finissimi e pure raffinati.
In modo del tutto irrazionale mi ricorda qualcosa di settecentesco. Stupendo.
Inoltre è uno di quegli ombretti che fa "tutto da sé": lo si applica sulla palpebra, lo si sfuma con se stesso in un minuto e l'effetto che si ottiene sembra realizzato con 3 ombretti diversi.
Temevo il problema fallout ma per il momento, sempre col fidato primer, non mi sembra di avere grandi problemi.

Nabla unrestricted swatch

Non mi viene ancora in mente nessun ombretto identico ad Unrestricted ma qualche comparazione era comunque doverosa. Daphne 2* è più rosso e luminoso, Tribeca* è più marrone, mentre la cialda Too Faced dalla Chocolate Bar è più scura e con meno shimmer.


* * * * *
Cosa, dove, quando, a quanto?
Gli ombretti Nabla sono disponibili nel formato refill o nella confezione singola, ad un costo rispettivamente di 6,50€ e 7,90€ per 2,5g di prodotto.
Con l'acquisto di 6 refill viene data in omaggio la palette Liberty Six rosa presente nelle foto, mentre con 12 refill viene regalata la palette Liberty 12 turchese.
Tutti i prodotti della collezione Buttefly Valley fanno ora parte della linea permanente e si possono acquistare presso il sito Nabla Cosmetics o i rivenditori (di cui trovate una lista in questo post di Misato).


* * * * *

I colori della Butterfly Valley li trovo ricercati e, per la maggior parte, originali e non banali.
Si coglie che è una collezione studiata, nei colori, negli effetti da ottenere, nel concept e che non è presente solo per fare numero all'interno del marchio.
Dal canto mio, ribadisco le impressioni positive che avevo avuto alla prima anteprima, con qualche modifica su quelli che sono per i migliori della collezione: Unrestricted, Pegasus, Moonrise, Lilac Wonder.
Voi invece che ne dite?
Avete già acquistato qualcosa o non vi attira molto?


Nabla buttefly valley swatch
*PR Sample

Nabla Moonrise + Lilac Wonder makeup look

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All'inizio avevo in programma di pubblicare questo makeup.
Poi no. Poi sì. Poi no. 
Alla fine vada per il sì.

Quando si tratta di makeup che prevedono qualche colore la mia fantasia scarseggia e trovo a fatica degli abbinamenti che mi convincono. O perlomeno che mi convincano su di me.
Dopo anni di esperimenti col makeup sono arrivata alla conclusione che il mio viso ed i miei colori reggano poco...i colori. Ancor peggio se accesi e super peggio orrore orripilante se i colori sono pastello. Mon dieu.
Ragion per cui non credo di poter semplicemente pensare "bello l'arancione col rosso!" ma di dover anche trovare un modo per inserire arancione e rosso senza renderli troppo protagonisti e infilare da qualche parte pure del nero, del marrone scuro della pece dell'inchiostro qualunque cosa che renda il trucco occhi più cupo.

Tutta questa premessa per dire: Nabla Lilac Wonder.
Sapevo che il colore usato a tutta palpebra su di me non sarebbe stato un granché ma ero decisa a trovare un escamotage per utilizzarlo comunque.
Ecco, in realtà non l'ho trovato io ma MrDaniel in questo video. Quando ho sentito suggerire "Moonrise sfumato sui bordi con Lilac Wonder" ho pensato fosse il caso di fregargli subito l'idea.
A dirla tutta, dopo aver visto la sua realizzazione di un trucco con Moonrise+Lilac Wonder (da ammirare qui) ho avuto l'istinto di prendere la scheda SD con dentro le foto del makeup che avevo realizzato, chiuderla in un baule col lucchetto, dargli fuoco e seppellire ciò che ne restava ventimila leghe sotto i mari.
Come scritto su Facebook, è un po' come pensare di paragonare il sushi del giapponese con quello surgelato della Coop (ché poi io nemmeno ci vado alla Coop ma era per dire).
Paragoni che non sussistono.
Inoltre lì per lì ho pensato che, a conti fatti, un makeup con l'abbinamento Moonrise+Lilac Wonder fosse già stato mostrato sul web nel migliore dei modi e ci fosse poco da aggiungervi.
Invece ho poi notato che più ragazze hanno realizzato un trucco occhi Moonrise+Lilac Wonder e, magie del makeup, ognuno di questi alla fine era diverso dagli altri, ognuno realizzato con uno stile diverso.
Qui trovate il makeup di Soffice Lavanda, ad esempio.

Quindi, a questa serie, alla fine ho deciso di aggiungere anche la mia versione.
Tra l'altro nella foto sul pc, come per magia, si notano abbastanza anche le sfumature create da Lilac Wonder, quando dall'anteprima la situazione sembrava peggiore. Lo prendo come un segno.


Nabla Moonrise & Lilac Wonder
(titolo dell'immagine: il naso che vorrei.
Sottotitolo: utilizza anche tu i capelli per coprire la gobba del naso e farlo apparire ciò che non è!)

Il trucco è realizzato solamente con: Moonrise, un ombretto neutro Inglot (numero non pervenuto) per aiutarmi nelle sfumature, Lilac Wonder e una matita morbida nera.
E un punto luce che mi convince poco nell'angolo interno.
È di assoluta semplicità e velocità ma crea un effetto che, a mio avviso, sembra qualcosa di molto più complesso ed è tutto merito di Lilac Wonder.

Ho semplicemente realizzato uno smokey monocolore con Moonrise, prima applicando e sfumando una matita nera lungo le ciglia inferiori, nell'angolo esterno e all'attaccatura delle ciglia superiori.
Ho poi steso Moonrise su tutta la palpebra e ho creato il normalissimo smokey, cercando di tenere la sfumatura grigia non troppo alta. Infine Lilac Wonder sfumato sui bordi, fin nella piega dell'occhio, sotto le ciglia inferiori e verso l'angolo interno. Da solo crea un alone rosato, mentre su una base più scura tira fuori dei riflessi che vanno dal violaceo all'indaco a seconda di quanto è scura questa base. Praticamente, una volta costruita l'impalcatura, alle sfumature ci pensa Lilac Wonder.


Prodotti utilizzati
Mac Prolongwear concealer NC20
NARS Radiant concealer Chantilly per illuminare
Laura Mercier Silk Crème foundation Cream Ivory
Too Faced Shadow Insurance primer
MAC Feline eye pencil
Nabla Moonrise*
Inglot numero non pervenuto
Nabla Lilac Wonder*
Nabla Atom* + Madreperla* nell'angolo interno
House of Lashes ciglia finte Pixie Luxe
Nabla Atom* come illuminante
MAC Azalea Blossom blush
Charlotte Tilbury lip pencil in Pillow Talk
Nabla Diva Crime lipstick in Ombre Rose*


Riuscirò mai a fare un post breve, per una volta?
Speriamo di sì, ma non stavolta.

*PR Sample

NARCISO by Narciso Rodriguez EDP & EDT

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PR Sample
Ci sono profumi che apprezzo ma che non riesco a tenere addosso. 
Ce ne sono altri che sulla carta non hanno nulla per rientrare nei miei gusti e che invece sono diventati i miei preferiti.
Poi ci sono quelli che utilizzo in qualunque occasione. Accanto ad altri per le occasioni. O per le stagioni.
Perché faccio parte di quella categoria di persone che il profumo lo cambia in base allo stato d'animo o al clima esterno (ammettere un problema è il primo passo per risolverlo, dicono).
E se lo scorso autunno-inverno c'è stato un profumo che ha spiccato sugli altri, quello è sicuramente l'eau de parfum Narciso di Narciso Rodriguez dalla confezione bianco latte.
L'ho adorato. 

E continuerei a farlo se non fosse che la percepisco irrimediabilmente come una fragranza invernale (siamo sofisticati qua e quando si scrive sofisticati, si legge pesanti e abbastanza P.I.T.A.). 

narciso bianco eau de pafum
narciso bianco eau de pafum

Vi passo davanti, levo il tappo dalla boccetta. Respiro.
E sto di nuovo camminando per le vie di una Siracusa stranamente piovosa. 
È novembre.
Non riesco ad evitare tutte le pozzanghere e ci immergo le uniche ballerine che ho portato con me e che asciugherò poi in casa col phon, perché forse era meglio un paio di scarpe in più e tre rossetti in meno ma io la valigia intelligente non la so fare un granché.
Respiro ancora ed è notte, sto di nuovo camminando per le antiche vie di Ortigia
Le luci gialle, le strade deserte, solo il rumore dei miei tacchi e la sua eco che rimbalza tra i vicoli stretti.
Se lo respiro di nuovo ritorno a Taormina.
È notte, ancora novembre.
Un freddo pungente che non ti aspetti, chiusa in uno striminzito giubbino nero di pelle ed un abito poco adatto all'aria tagliente.
Le gambe avvolte da collant neri con le caviglie che si muovono in un paio di stivali larghi.
Il tacco 10 sulle scale di pietra.
Lo provo e sa di mare nero all'orizzonte a mezzanotte, di una sciarpa di lana soffice e bianca in cui avvolgersi, di incontri e bicchieri di vino perché si è astemi ma non sempre.
Richiudo la boccetta.

Mi ritrovo qui, che è estate, i libri mi sommergono, il freddo pungente è parecchio lontano così come certe realtà spaziotemporali e Narciso per me è pure troppo cremoso, troppo in generale per questa stagione.
"Dovrebbero inventare qualcosa di simile ma meno intenso"
Ed è lì che un giorno ricevo una mail di presentazione della nuova versione eau de toilette di Narciso e ça va sans dire, mi appunto nell'agenda mentale delle cose di dubbia importanza vitale l'andarlo a provare alla prima occasione.
Immaginate invece la mia espressione intelligente quando il corriere ha bussato alla porta, proprio con Narciso.
L'Eau de toilette dico.
(ma che battuta triste...)

narciso nero eau de toilette
narciso nero eau de toilette

In una riga lo descriverei come una versione più estiva, soft e meno cremosa dell'eau de parfum. E se avete provato Narciso EDP saprete già cosa intendo per cremoso. E se lo avete provato e amato, ci sono ottime probabilità che apprezziate anche l'eau toilette dato che l'impronta generale del profumo è similare.

Narciso EDT ha delle note di testa di rosa e peonia, mentre nella versione EDP sono rosa e gardenia, ma nonostante questo non è affatto il tipico profumo alla rosa, già visto e rivisto
Le note di cuore per entrambi sono il muschio, presenza fissa nei profumi di Narciso Rodriguez.
Quelle di fondo, vetiver e legno di cedro.

Narciso EDP bianco si apre subito con una nota un po' talcata ma (su di me) arriva poco dopo anche il retrogusto del cedro e del vetiver. Le note fiorite non riesco a coglierle in modo distinto e le trovo anzi così amalgate con la base e col muschio da non poter affatto considerare Narciso un profumo floreale.
Il muschio gli conferisce una sensazione cremosa, talcata (in inglese direbbero comforting, tipo) stemperata dagli accenni di vetiver alla base che gli danno invece un retrogusto più "freddo", quasi maschile ma in senso positivo: l'insieme è comunque di un profumo, a mio gusto, estremamente femminile e sensuale (ho davvero scritto sensuale, mon dieu).
Nell'eau de parfum io ci sento dei contrasti; un qualcosa di avvolgente misto a freddezza, cremosità sinuosa con una punta quasi talcata mista ad un fondo di note decise, vagamente balsamiche e più taglienti. Crea una sensazione "comforting" e innocua ma al contempo di sensualità. Sa del calore di una sciarpa morbida per ripararsi dall'aria gelida.
L'Eau de toiletteè sovrapponibile in più punti ed ha lo stesso richiamo generale del EDP ma ci sono delle differenze. Si apre subito con la parte floreale e risulta più frizzante. Il muschio arriva man mano, seguito dal vetiver e dal cedro, ma l'insieme resta meno cremoso, molto meno avvolgente ed il retrogusto talcato è più soft. Narciso nero per me ha una resa più leggera e dai contrasti meno accentuati e, in definitiva, ci sento note un po' meno sinuose e più definite, più "frizzanti" quasi e meno profonde.
A dirla tutta, per il mio modo di concepire questi due profumi probabilmente avrei invertito i colori delle boccette, ma non ho studiato marketing quindi forse sto scrivendo cose a caso.

Se dovessi descriverli per immagini:

ellehanleyphotography

Narciso eau de parfum

Narciso eau de toilette
http://m.flikie.com/33576074/flower-in-sunlight.html?skey=sunlight


Come altre fragranze Narciso Rodriguez, è facile apprezzarle se le note di muschio rientrano nelle vostre preferenze.
Se invece amate i profumi freschi, agrumati o la tipica fragranza fiorita, non so quanto possano incontrare i vostri gusti ma io un tentativo lo farei (però sono di parte, ve lo dico).
Il sillage (la scia) inoltre è molto buona per l'eau de parfum mentre è più ridotta per l'eau de toilette ma comunque presente.
La durata è molto alta per l'EDP e inferiore nell'EDT - prevedibile forse - ma resta comunque buona (dopo 3-4 ore l'EDT è ancora presente e non è uno di quei profumi che svanisce dopo un'ora, o almeno mel mio caso).
Narciso eau de parfum lo si trova presso tutte le profumerie che trattano il marchio, ad un prezzo consigliato di 78€ (50ml) e 99€ (100ml).
Narciso eau de toiletteè in vendita nei medesimi luoghi ad un prezzo consigliato di 69,50€ (50ml) o 91€ (100ml). Attualmente sono disponibili solo nei due formati da 50ml e da 100ml.


* * * * *


Il mio preferito resta NARCISO eau de parfum, probabilmente per il bagaglio di ricordi emotivi che porta con sé ed anche per la mia preferenza, di solito, verso le fragranze intense e persistenti. Se avvolgenti e dal retrogusto un po' cremoso o talcato, ancora meglio.
Nonostante questo, NARCISO eau de toilette resta per me la validissima alternativa che cercavo, più adatta alle temperature di questa stagione o, semplicemente, più adatta a chi di solito preferisce la leggerezza delle eau de toilette e profumi più delicati e meno ingombranti, dal momento che non è una fragranza prettamente estiva (penso a quei profumi dalle note agrumate o salate, ad esempio). Tralasciando la mia percezione personale è infatti un profumo che obiettivamente può essere usato facilmente durante tutto l'anno.

Siete anche voi tra coloro che cambiano il profumo in base alla stagione o sono sola in questa cosa di dubbia utilità? Avete già provato uno dei due Narciso?
Sono vagamente utili questi post sui profumi o meglio darsi all'ippica?
Dilemmi a fine post.

I prodotti menzionati mi sono stati inviati dal brand a scopo valutativo. Non sono stata obbligarne a parlarne in questi termini e non vengo pagata per questo post.
Le opinioni espresse sono le mie, sincere e personali, al solito.

Nabla Balkis & Beverly lipsticks | swatch

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Nabla Balkis beverly
PR Sample
La collezione Butterfly Valley di Nabla è uscita con otto ombretti di cui avevo parlato qui e con due rossetti, Beverly e Balkis, a cui è arrivato il momento di dedicare un post.



Nabla Balkis beverly
Nabla Balkis beverly

Nel post sui rossetti Nabla Diva Crime avevo descritto un po' la formula e nonostante quelle fossero prime impressioni, posso dire che attualmente le confermo.
Beverly e Balkis hanno infatti la formula tipica dei Diva Crime (più come Alter Ego e meno come il più morbido Panta Rei): diventano opachi col passare del tempo mantenendosi leggeri.
La texture è molto morbida, iper scorrevole e cremosa ma si fissa man mano opacizzandosi.
Il finish non diventa super matte quanto un Retromatte di Mac, ad esempio, ma quanto un matte standard, sì.
Personalmente trovo che la formula sia molto confortevole e non secchi affatto; anzi, recentemente le mie labbra hanno attraversato un periodo di aridità degna del deserto e tra i pochissimi rossetti matte che sono riuscita ad indossare rientrano i Diva Crime di Nabla. Ci sono altre formule altrettanto o più confortevoli (i Matte Revolution di Charlotte Tilbury, ad esempio, di cui devo decidermi a parlare qui sopra) ma considerate le condizioni in cui erano le labbra ho preferito un finish come questo, che fosse sì opaco ma mantenesse un aspetto più cremoso e saturo - perché il colore qui è saturo e coprente alla prima passata.
Per ulteriori dettagli sulla formulazione vi rimando a questo post.

Come accade con altri Diva Crime, anche la durata di Beverly e Balkis la trovo buona e, almeno su di me, durano per ore. Ho notato che Beverly tende a sbiadire un po' dopo un pasto ma resta in condizioni discrete senza il bisogno di essere riapplicato.

Parentesi calore estivo: se li acquistate dal sito Nabla Cosmetics vi arriveranno ben imballati e con un'etichetta che vi consiglia di tenerli in frigo qualche ora prima di utilizzarli, a causa delle temperature elevate che possono aver incontrato durante il viaggio col corriere. Il mio consiglio è invece quello di tenerli sempre in frigo durante questo clima tropicale.
Io non l'ho fatto, non vedendo alcun segno di cedimento, ma l'ultima volta che ho usato Alter Ego me ne sono pentita: il rossetto infatti mi si è rotto.
(un minuto di silenzio per il mio preferito tra tutti i Diva Crime...)
Nel tempo ho letto che è un problema che hanno avuto alcune ragazze ma a me non era capitato con gli altri rossetti Nabla prima dell'altro giorno - e vi assicuro che Alter Ego s'è fatto i suoi viaggi in borsa uscendone sempre indenne - e temo che il caldo possa aver influito.
In ogni caso, qualora vi capitasse una situazione simile vi consiglio di contattare il servizio clienti Nabla che a quanto sento è sempre molto gentile e disponibile anche per eventuali sostituzioni.

Nabla Balkis beverly
Nabla Balkis beverly



Nabla Balkis
Nabla Balkis swatch

"Balkis è un color nocciola rosato.
Le due componenti cromatiche comunicano tra di loro in perfetta armonia per fondersi in una tonalità sfaccettata che dona tridimensionalità alle labbra. I richiami rosati rendono Balkis seducente e raffinatissimo. Semplice e sofisticato allo stesso tempo, ricorda il color marsala nella sua essenza naturalmente elegante."

Lo adoro.
La spariamo così, subito, per sembrare per nulla imparziale anche se lo sei.
Tra i due rossetti questo è stato la scoperta: immaginavo che un color lampone come Beverly mi sarebbe piaciuto tanto, ma da Balkis mi aspettavo di meno.
Come da descrizione di Nabla, è proprio un color nocciola ma con una forte componente rosata che lo rende più semplice da portare e molto più "democratico" di un nocciola classico.
Personalmente apprezzo moltissimo questi toni e sono la tipologia di "rossetto da tutti i giorni" che utilizzo di più: donano colore senza strafare e fanno apparire le labbra molto più definite.

nota a margine per lo swatch più sopra: ne avevo parlato qui ma preferisco sottolinearlo ogni volta che si parla di rossetti con una base marrone. Su di me il marrone appre sempre meno marrone e ciò significa che un bordeaux sembra più rosso e che colori come Balkis appaiono più rosati. Tenetelo a mente quando guardate lo swatch perché su di voi potrebbe risultare più nocciola.
Tuttavia ha un buon equilibrio tra marrone e rosa e quindi non lo vedo troppo difficile nemmeno per chi ha un sottotono freddo (qui ad esempio lo vedete su Misato, che ha un sottotono diverso dal mio).

Nabla Balkis swatch Velvet teddy mac
Nabla Balkis swatch lolita

Sincera? Che i viola fossero difficili da fotografare e per molte macchine fotografiche lo fossero anche le sfumature lampone che sembrano solo rosse lo sapevo, ma che i marroni-rosati fossero anche peggio l'ho scoperto in questa occasione.
Sarà il sottotono giallo del mio braccio, sarà qualche altra cosa, ma non è stato semplice immortalare questi colori che sono marroni ma non del tutto, rosati ma non del tutto. Alla fine ho preferito mettere due foto con due luci differenti (sole - nuvole) così magari rende meglio l'idea.

Balkis mi ha fatta innamorare al primo swatch, dicevo, e confrontandolo con altri rossetti ho capito perché: tra i tanti è quello che più si avvicina a Lolita di Kat Von D, mio preferito già da marzo.
Non sono identici, Lolita è un po' più scuro, ha una punta marrone in più e l'effetto che creano è diverso a causa della formulazione differente, però come colore non è un universo totalmente a parte ed è il primo rossetto così che riesco a trovare.
La matita Whirl di Macè invece più marrone, Velvet Teddy di Macè molto più chiaro mentre 1995 di Gerard Cosmeticsè più caldo e contiene meno marrone.



Nabla Beverly
Nabla Beverly swatch

"Beverly è un rosso lampone di media tonalità.
Ad una base di rosso caldo è stato aggiunto del bianco per rendere Beverly semplicemente unico! La componente candida raffredda il tono di partenza donando la nota rosata e l'irresistibile tocco pastello. È ibrido, celestiale, dal sapore vagamente retrò, completamente diverso dai rossi più classici"

Ovvietà a ore 12: bellissimo pure lui.
Volevo trovare qualche giro di parole per sembrare meno esaltata ma niente da fare.
Come detto poco sopra, era certo che un colore come Beverly avrebbe incontrato totalmente i miei gusti, ma non per questo vorrei sminuirlo rispetto a Balkis.
Come descritto da Nabla, è esattamente un rosso lampone medio. Uno di quei colori che varieranno moltissimo in base alla persona e sembrerà rosso su alcune e più lampone su altre (su di me è piuttosto lampone). Non è troppo brillante né troppo cupo, non è un lampone freddo né un rosso classico ed è quindi ciò che considero un "rosso" facile e adatto anche per il giorno.
Va bene, sono quel genere di persona che indossa Ruby Woo di Mac anche per fare la spesa, ma ci sono comunque delle occasioni più formali o lavorative dove ritengo sia più adatto puntare su colori meno...SBEM.
In quei casi io mi sento più a mio agio con rossetti come Beverly.

Nabla Beverly swatch alter ego
Nabla Beverly swatch

Rispetto a Rouge Mon Amour di Nabla, Beverly è tutt'altra cosa. Alter Ego a una componente più fucsia e accesa (parentesi: se su di voi già Alter Ego appare più rosso che fucsia ci sono buone probabilità che Beverly risulti più rosso che lampone). Lo credevo simile a Perpetual Flame di Mac ma mi sbagliavo e quest'ultimo è più lampone e meno rosso. Nars Cruella ha un colore molto simile ma una base leggermente più rossa (il risultato è che su di me è più rosso e meno lampone di Beverly): non sono identici ma nemmeno due mondi a parte, texture e finish esclusi.


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Cosa, dove, quando, a quanto?
Balkis e Beverly appartengono alla linea di rossetti Diva Crime di Nabla, ad un prezzo di 12,90€ per 4,2g.
Fanno parte della linea permanente e sono rossetti vegetariani e vegani. Qui trovate la lista ingredienti.
Si possono acquistare sul sito ufficiale Nabla Cosmetics o presso alcune bioprofumerie.

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Se a suo tempo avevate letto il post sui Diva Crime lo saprete già ma a me la formula di questi rossetti piace parecchio e né Balkis né Beverly fanno eccezione. L'unico neo è che sembrano soffrire abbastanza il calore - anche se purtroppo non sono i primi né saranno gli ultimi rossetti a farlo.
Non saprei nemmeno scegliere il mio preferito tra i due perché se da una parte Beverly rientra nei miei gusti al 101%, Balkis mi ha sorpresa così tanto da rivelarsi uno di quei colori che più amo usare nelle occasioni quotidiane da basso profilo.

Voi li avete già acquistati? Già provato qualche altro Diva Crime?

Nabla butterfly valley diva crime

I prodotti presenti mi sono stati inviati dall'azienda a scopo valutativo. Non vengo pagata per parlarne né per aver scritto questo post. Le opinioni espresse sono le mie personali e sincere, come sempre.
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